Inizia il conto alla rovescia per l’Overshoot Day globale: ovvero la data che segna il momento in cui il nostro Pianeta esaurisce le risorse che è in grado di rigenerare nell’anno solare. Nel 2022 era caduto il 28 luglio, quest’anno sarà mercoledì 2 agosto, ma i pochi giorni di ritardo non fanno ancora la differenza.

Il calcolo del superamento del limite è realizzato dal Global Footprint Network: organizzazione internazionale che ha come missione la sensibilizzazione e la promozione di azioni volte alla sostenibilità ambientale.

Sebbene quest’anno la data che segna l’overshoot arrivi con 5 giorni di ritardo rispetto all’anno precedente, i progressi reali ammontano a meno di un giorno: gli altri 4 sono dovuti all’introduzione di set di dati migliorati nel conteggio della nuova edizione.

Come viene calcolato l’Overshoot Day mondiale?

Il calcolo dell’Overshoot Day è basato sulla misura del rapporto fra la domanda della popolazione e le risorse naturali disponibili. In sintesi, la quantità di risorse che la Terra è in grado di offrire nell’arco di un anno solare è divisa per l’impronta ecologica dell’intera umanità e poi moltiplicata per i giorni dell’anno.

Con impronta ecologica si indica una metrica che tiene conto del più ampio ventaglio di risorse biologiche e naturali suddivise per i 180 Paesi esaminati, come cibo, acqua, legname e cattura e stoccaggio della CO2. Ad oggi le emissioni di carbonio, derivanti dalla combustione di combustibili fossili, rappresentano il 61% dell’impronta ecologica dell’intera umanità.

Nel 1971 l’Overshoot Day cadde il 25 dicembre, segnando il primo anno nel quale la popolazione mondiale ha sfruttato le risorse disponibili in tempi più rapidi rispetto a quelli necessari alla Terra per generarle. Da allora la data ha continuato ad arretrare e dal 2018 si è assestata al 28 luglio circa, ad eccezione del 2020 quando la pandemia di Covid-19 ha spostato il giorno di superamento al 22 agosto.

Overshoot Day in Italia

Come è la situazione in Italia? Il nostro Paese ha esaurito in anticipo rispetto alla data globale le risorse disponibili e sta già utilizzando quelle necessarie per il futuro. L’Overshoot Day in Italia è stato lo scorso 15 maggio: in appena 4 mesi e mezzo abbiamo esaurito il ‘bonus biologico’ e a questo ritmo consumeremo il 167% in più delle risorse che dovremmo conservare.

Ma c’è chi ha fatto peggio. Il Qatar è stato il primo Paese al mondo a raggiungere l’Overshoot Day 2023, avendo terminato le proprie risorse annuali a febbraio. Viceversa, secondo il Global Footprint Network, la Repubblica del Benin (Africa occidentale) le terminerà il prossimo 26 dicembre.

Nessun Paese, in sostanza, chiuderà l’anno solare con un bilancio in pari nei confronti dell’ecosistema naturale.

Come invertire la tendenza: esempi di pratiche virtuose

Procrastinare l’Overshoot Day è fondamentale per raggiungere gli obiettivi della transizione ecologica come quello primario relativo alla riduzione di emissioni di carbonio del 43% in tutto il mondo entro il 2030.

Affinché ciò si verifichi è necessario spostare l’Earth Overshoot Day di 19 giorni all’anno per i prossimi 7 anni. Global Footprint Network ha elencato alcuni cambiamenti in grado di procrastinare la data in modo significativo:

  • Aumento dal 39% al 75% dell’utilizzo delle fonti di elettricità a basse emissioni di carbonio: + 26 giorni;
  • Riduzione del 50% dello spreco alimentare: + 13 giorni;
  • Tecnica agricola di consociazione, ovvero diversificazione ottimizzata delle colture: +2,1 giorni.