Con oltre 60 milioni di connessioni previste a livello globale entro il 2026, il 5G sarà il protagonista assoluto dei servizi di smart city, su tutti mobilità sostenibile e monitoraggio di reti e infrastrutture. Il costante sviluppo delle città intelligenti farà da traino alle nuova connettività, grazie alla sua capacità di trasportare grandi quantità di dati ad elevatissima velocità.

La crescita del 5G è così stimata dal report di Juniper Research. Nello studio si esortano pubbliche autorità e organi urbanistici a sfruttare tali connessioni come strumento primario per fornire servizi efficienti a cittadini e amministrazioni. In particolare, avrà un ruolo chiave il monitoraggio delle reti di trasporto (bus e treni), per il quale non si potrà prescindere dalla larghezza di banda del 5G.

Se si considera, inoltre, la costante crescita dell’IoT (Internet of Things), il numero complessivo di connessioni di ultima generazione raggiungerà quota 116 milioni nei prossimi tre anni. A partire dagli attuali 17 milioni, si dovrebbe registrare così un incremento del 1100%, soprattutto grazie a smart city e healthcare.

5G e nuove tecnologie per la città intelligente

Il 5G è quindi alla base delle nuove app destinate alla smart city e alle comunità del domani, insieme a intelligenza artificiale, IoT, fibra ottica, cloud, blockchain. Ad esempio, renderà possibile monitorare il movimento non solo sui mezzi pubblici, ma anche in contesti quali eventi, località turistiche, centri commerciali. I dati forniti saranno utili alla fornitura di servizi puntuali.

A sostenerlo è anche uno studio italiano, Moni5G – Smart Sardegna. Avviato alla fine del 2020, è stato finanziato dal Ministero dello Sviluppo economico e realizzato da una partnership tra pubblico e privato che ha visto coinvolti l’Università di Cagliari e varie istituzioni e aziende. I casi analizzati, relativi a mobilità sostenibile e gestione del servizio idrico nell’area del capoluogo sardo, si sono dimostrati replicabili anche in altre realtà territoriali.

In particolare, lo studio sulla smart mobility ha consentito l’elaborazione di dati e statistiche utili a migliorare il trasporto pubblico locale. La rilevazione dei dati sul movimento delle persone, infatti, aiuta a pianificare meglio i servizi di mobilità in determinate occasioni.

Le reti al centro della smart city

La relazione tra reti è il concetto base della smart city. Esse vengono messe a sistema per una gestione efficiente dei servizi, coniugando l’innovazione tecnologica con le esigenze e il benessere delle persone. Il tutto nel rispetto dei criteri di sostenibilità ambientale, energetica, economica.

Così, lo sviluppo sempre più capillare della connettività 5G abiliterà l’implementazione di servizi in grado di migliorare la qualità della vita e la sicurezza di città e territori, con un impatto concreto. Le amministrazioni, grazie alle informazioni acquisite, sono messe in condizione di offrire alle persone soluzioni adeguate in materia di mobilità, comunicazione, sicurezza, salute, gestione energetica e molto altro.

La previsione per le smart city nel prossimo futuro è di forte crescita. Basti pensare che il PNRR, nei comuni di grandi dimensioni, prevede quasi 2 miliardi di euro per l’acquisto di nuovi autobus ecologici, che dovranno essere dotati di sistemi automatici di conteggio dei passeggeri, anticollisione e videosorveglianza esterna e interna.