Unire mobilità sostenibile e produzione di energia da fonti rinnovabili, in una città già all’avanguardia in questi campi: è l’obiettivo della nuova pista ciclabile di Friburgo, in Germania, di cui un tratto è ricoperto da pannelli solari.
Disporre di una pista coperta, inoltre, rappresenta per i ciclisti una comodità in più non di poco conto, in quanto possono pedalare al riparo dalle intemperie o dal sole troppo forte.
Incrementare i percorsi riservati alle biciclette, e in generale alla mobilità dolce, nelle aree urbane delle smart city è un aspetto fondamentale per migliorare la qualità della vita delle persone e ridurre l’impatto ambientale da traffico automobilistico.
Farlo, come in questo caso, dando anche una spinta alla produzione di energia pulita è un valore aggiunto che potrebbe diventare sempre più centrale in infrastrutture di questo tipo.
Friburgo: una città per le bici
Friburgo in Brisgovia è un’importante e antica città della Germania sud-occidentale, nel land del Baden-Württemberg. È immersa nella celebre Foresta Nera, un’area di grande interesse naturale e paesaggistico caratterizzata da fitti boschi di abeti montani.
Grazie anche a questa collocazione, Friburgo ha sempre riservato profonda attenzione all’aspetto ecologico, con politiche specifiche che durano ormai da decenni. Ha chiuso interamente il centro storico alle auto, rendendolo ben servito da una rete di tram, e realizzando oltre 400 chilometri di piste ciclabili.
Non mancano infrastrutture esclusive per le bici, come la Radstation e la FR1, una pista di 10 chilometri percorsa ogni giorno da 15.000 ciclisti. Molti edifici cittadini, tra cui il nuovo stadio, sono inoltre ampiamente attrezzati con sistemi fotovoltaici.
La pista ciclabile fotovoltaica
La pista ciclabile fotovoltaica di Friburgo è un’opera dalle dimensioni contenute. È un tratto di appena 300 metri, ricoperto da una tettoia su cui sono installati 900 pannelli solari traslucidi, realizzato dalle aziende tedesche Solarwatt e Clickon per il provider energetico Badenova.
Al di là delle dimensioni, quel che è rilevante è la finalità. È un progetto pilota a servizio dell’Istituto Fraunhofer, il maggiore centro europeo per la ricerca sui sistemi a energia solare. I 280 Mwh annui generati dalla pista alimenteranno a impatto zero i laboratori del Fraunhofer. Gli esperti raccoglieranno e analizzeranno dati e informazioni per fornire soluzioni alle esigenze del fotovoltaico nelle città.
Tra mobilità sostenibile e produzione di energia
I moduli della pista di Friburgo sono certificati dal DIBt, l’Istituto tedesco per la tecnologia edilizia. Ciò significa che possono essere già installati in contesti sia pubblici che privati, senza bisogno di ulteriori periodi di test. Tale aspetto darà propulsione alla produzione di energia pulita da piccoli punti, come tettoie dei parcheggi e coperture di qualsiasi edificio o struttura. Lo sfruttamento di spazi ridotti per la produzione di energia pulita è alla base anche del progetto della torre fotovoltaica.
Se però la pista di Friburgo è una novità per l’Europa, da alcuni anni ne esiste una in Corea del Sud lunga circa 30 chilometri che collega le città di Daejeon e Sejong. Un’opera sorprendente costruita al centro di un’autostrada.
Le piste ciclabili coperte con pannelli solari rappresentano quindi una nuova frontiera della sostenibilità, coniugando le esigenze di mobilità green con la produzione di energia pulita. E risolvendo al contempo uno dei più impellenti problemi per chi pedala: farlo anche quando piove, o quando il sole picchia.