L’agenda 2030 è un quadro di riferimento e un piano d’azione strategico. Si pone il proposito di raggiungere obiettivi globali di sviluppo sostenibile. L’agenda coinvolge tutti i Paesi, le istituzioni, le imprese, il settore dell’informazione e l’intera popolazione mondiale.

L’ONU sta monitorando l’impegno e i progressi di ciascun Paese, tramite l’High-level Political Forum (HLPF). Ogni 4 anni, i leader di ogni nazione si riuniscono nell’Assemblea Generale dell’ONU, con il fine di confrontarsi sugli sviluppi degli obiettivi concordati nell’agenda 2030; la prima verifica ha avuto luogo nel 2019.

Come nasce l’agenda 2030

L’agenda 2030 è nata il 25 settembre del 2015, data nella quale ben 193 Paesi aderenti alle Nazioni Unite hanno sottoscritto il programma. Il quadro di riferimento consta di 17 obiettivi di sviluppo sostenibile, che si traducono in un piano d’azione più ampio, formato da 169 propositi concreti.

La sinergia nasce dall’impellente esigenza di ristrutturare il nostro pianeta dal punto di vista economico, ambientale e sociale. Lo scopo è la costituzione di un mondo più sostenibile, che sia coerente con i principi presenti nella Carta delle Nazioni Unite e che si fondi sulla Dichiarazione universale dei diritti umani.

Quali sono i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile

L’agenda 2030, come detto, è costituita da 17 obiettivi di sviluppo sostenibile, concepiti per proteggere il nostro pianeta e migliorare la qualità di vita dell’intera popolazione mondiale. Ecco di seguito l’elenco dei 17 obiettivi:

  1. Sconfiggere la povertà;
  2. Sconfiggere la fame;
  3. Salute e benessere;
  4. Istruzione di qualità;
  5. Parità di genere;
  6. Acqua pulita e servizi igienico-sanitari;
  7. Energia pulita e accessibile;
  8. Lavoro dignitoso e crescita economica;
  9. Imprese, innovazione e infrastrutture;
  10. Ridurre le disuguaglianze;
  11. Città e comunità sostenibili;
  12. Consumo e produzione responsabili;
  13. Lotta contro il cambiamento climatico;
  14. Vita sott’acqua;
  15. Vita sulla Terra;
  16. Pace, giustizia e istituzioni solide;
  17. Partnership per gli obiettivi.

L’agenda 2030 in Italia: la Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile

Con la Legge n. 221 del 28 dicembre 2015, il Ministero dell’Ambiente italiano istituisce la Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile (SNSvS), che si ispira proprio all’agenda 2030 e ai suoi obiettivi. La SNSvS adatta all’Italia la strategia d’azione istituita dall’ONU e si articola in 5 aree, o 5 “P”, visto che le parole tematiche iniziano tutte con questa lettera: “persone”, “pianeta”, “prosperità”, “pace” e “partnership”.

Anche in questo caso, l’obiettivo è quello di rendere l’Italia un Paese più sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico. Gli sforzi dell’Italia sono rivolti sia verso l’interno della nazione che verso l’esterno, in modo da conciliare le necessità dello stato con quelle del pianeta.

La Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile sta coinvolgendo sia i soggetti pubblici che quelli privati. I cittadini stanno facendo la loro parte, indice di una mentalità in trasformazione. In un sondaggio a livello nazionale condotto dal portale Facile.it, ad esempio, ben 7 milioni e mezzo di italiani si sarebbero detti pronti ad avere un’auto elettrica. Gli abitanti del nostro Paese sono, quindi, disposti a cambiare le proprie abitudini, per migliorare la qualità ambientale dell’Italia e di tutto il pianeta.