Chissà quanto volte avrai pensato: “Dovrei cominciare ad andare a lavoro in bici”, senza mai dare seguito al buon proposito. E allora, per passare all’azione e vincere ogni resistenza, proviamo a riflettere sui vantaggi del Bike to Work. Vedrai che alla fine del post non vedrai l’ora di iniziare a pedalare.

Il pendolarismo in bicicletta è una modalità di spostamento comune nei Paesi del Nord Europa, come Olanda, Belgio e Germania, laddove le infrastrutture sono all’avanguardia (basti pensare al parcheggio sottomarino di Amsterdam) e la mobilità urbana è a misura di ciclista.

In Italia, il boom delle biciclette è un fatto più recente, ma la tendenza sembra inarrestabile: sempre più persone guardano alla bicicletta come a un mezzo di trasporto a tutti gli effetti, anche grazie all’esponenziale diffusione dei servizi di bike sharing.

Insomma, la bici è utile non soltanto per andare a pedalare la domenica mattina, ma anche per spostarsi in città e svolgere le attività quotidiane, compreso lo spostamento casa-lavoro.

Andare a lavoro in bici fa bene al cuore e…

Pedalare fa bene al sistema cardiovascolare e migliora la tonicità muscolare. Con un’ora di bicicletta a ritmo sostenuto si arriva a bruciare fino a 600 kcal, diminuendo l’adipe e migliorando il metabolismo.

Chi va a lavoro in bici non ha ovviamente finalità di performance sportive, ma può comunque trarre benefici per la salute dall’attività quotidiana, quali una migliore capacità respiratoria e la diminuzione della pressione arteriosa diastolica.

… rispetta l’ambiente

Che la bicicletta sia al centro dei progetti di pianificazione e sviluppo della mobilità sostenibile, soprattutto a livello urbano, non è una sorpresa.

Del resto, i mezzi privati a motore hanno un alto costo ambientale in termini di inquinamento e un altrettanto oneroso costo in termini di spese sanitarie per patologie respiratorie e per incidenti.

A quanto ammontano tali oneri? Secondo Udo Becker, professore di Ecologia dei trasporti all’Università di Dresda, ogni auto con motore endotermico in circolazione costa alla società civile circa 2.000 € annui.

Utilizzando la bicicletta, un mezzo economicamente ed ecologicamente sostenibile, contribuiamo a ridurre il traffico delle auto, migliorando la qualità della vita e abbassando i costi ambientali, ovvero quelli che sono diretta conseguenza dei danni derivanti dall’emissione di gas di scarico e di CO2 nell’aria.

Se vai in bicicletta a lavoro risparmi tempo

Sì, hai letto bene! Andare a lavoro in bici permette di risparmiare tempo sugli spostamenti. Studiando bene il tragitto su Google Maps si potrebbe, infatti, scoprire che usando una ciclabile, o una ciclovia, ed evitando il traffico dei mezzi pubblici e privati si impiega meno tempo che ad andare in auto.

Ciò è vero, soprattutto, quando il percorso è inferiore ai 5 km: tale distanza si percorre tranquillamente in 20 minuti senza fatica. Usando la macchina nel rush hour mattutino si rischia di impiegarne altrettanti senza contare il tempo dedicato a cercare parcheggio e quello speso a raggiungere il luogo di lavoro dall’area di parcheggio.

Scegliere la bici giusta per andare a lavoro

A questo punto, dopo aver maturato la convinzione che andare a lavoro in bici è conveniente sotto diversi punti di vista, non resta che scegliere il mezzo giusto. La cosa buona del Bike to Work è che non serve averne uno di proprietà. Proprio così! I progetti di bike sharing in Italia sono pensati per agevolare gli spostamenti urbani non soltanto dei turisti, ma anche – anzi, soprattutto, se l’Amministrazione Comunale lavora bene! – quelli dei residenti e dei pendolari. Nelle condizioni ottimali questi ultimi troveranno alla stazione dei treni o presso i parcheggi scambiatori i mezzi, pubblici o privati, per raggiungere la propria destinazione.

Se già possiedi una bici, invece, per i tragitti soft può andare benissimo anche quella, altrimenti se desideri comprarne una ad hoc, ci sono alcuni fattori da considerare, come ad esempio la taglia della bicicletta e anche le condizioni del percorso.

Per muoversi agilmente nel traffico cittadino, la bicicletta ibrida (un po’ da strada e un po’ mountain bike) è maneggevole e leggera e, al contempo, regolabile con le marce. Nel caso il tragitto casa-lavoro-casa fosse un po’ più lungo e presentasse pendenze, l’e-bike è la soluzione più efficace da prendere in considerazione.

Progetti Bike to Work in Italia

Sono diversi i progetti attivati in Italia per incentivare l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto ecocompatibile e salutare. Tra quelli che coinvolgono territori più estesi citiamo:

  • Bike to Work co-finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, rientra nel piano regionale triennale per la mobilità sostenibile e coinvolge 13 Comuni ciascuno con popolazione superiore a 50.000 abitanti;
  • Bike to Work Marca Trevigiana, 18 comuni aderenti per un bacino complessivo di circa 300.000 abitanti.

Ma anche realtà più piccole, come Legnano (a sud di Milano) e Forte dei Marmi (regina della Versilia) hanno già sperimentato la formula che nella sua essenza resta sempre uguale: accumuli chilometri pedalando, non inquini e, come premio, ricevi un contributo economico mensile.