E’ possibile assicurare un’auto non nostra? Sì, è sempre possibile assicurare un’auto non di proprietà. La legge lo consente e non impone che il contraente della polizza sia anche il proprietario del mezzo. È però consigliabile fare attenzione, perché in caso di incidenti stradali o multe potrebbero sorgere dei problemi.

Il contraente e il proprietario del mezzo possono essere due figure disgiunte. Occorre quindi fare chiarezza in merito alle tre figure di cui tenere conto nella stipula di una assicurazione auto: il proprietario dell’auto che è l’intestatario del mezzo, il conducente che è colui che materialmente lo guida e infine il contraente, colui che sottoscrive la polizza assicurativa.

Ma perché stipulare una assicurazione su un’auto che non è di nostra proprietà?

Spesso capita di prestare il proprio veicolo a un amico o a un familiare, in questo caso non è necessario stipulare un contratto scritto, ma viene data la possibilità di intestarsi la polizza assicurativa.

Ma perché farlo? Perché può esistere una convenienza nello stipulare un’assicurazione su auto intestata ad un altro, ad esempio nel caso in cui il conducente appartenga ad una classe di merito più vantaggiosa rispetto al proprietario del mezzo, oppure risieda in una Regione con meno rischi per alcune categorie di automobilisti.

Tutti i pro e i contro di sottoscrivere l’RC Auto a persona diversa dal proprietario

Intanto è il caso di evidenziare che non tutte le compagnie assicurative permettono di farlo, quindi prima di stipulare una polizza è opportuno informarsi se è possibile assicurare un’auto non di proprietà.

I pro dell’assicurazione su auto non di nostra proprietà

E poi va valutato l’unico vantaggio che si può ottenere, quello di non dover pagare il passaggio di proprietà. Questo può avvenire nel caso in cui si tratti di un veicolo utilizzato all’interno del nucleo familiare, avvalendosi della Legge Bersani, che consente di ereditare la classe di merito di un altro componente della famiglia.

Ma come dicevamo tutto il vantaggio alla fine si riduce a questo, mentre gli svantaggi sono davvero tanti e a volte anche costosi.

Tutti i contro di una RC Auto su un veicolo intestato ad un altro

Uno su tutti, in caso di multe prese dal conducente e non dal proprietario del veicolo, entrambi sono tenuti a pagare in solido la sanzione. E se avviene una contestazione differita, sarà il proprietario del veicolo a dover pagare, anche se si potrà rivalere in seguito con il conducente.

Un altro svantaggio è quello riguardante il sistema bonus – malus, che nel caso specifico non prevede l’applicazione del vantaggio della classe di merito del conducente, visto che dal 2011 la classe di merito si riferisce esclusivamente al proprietario.

Cosa succede in caso di incidente e risarcimento danni

Per calcolare il costo della polizza la compagnia assicurativa prenderà in considerazione i dati del proprietario, e sarà quindi proprio lui ad assumersi i rischi di chi guida il suo veicolo e in caso di incidente ad avere la classe di merito penalizzata.

Per quanto riguarda il risarcimento danni, non ci sono problemi se alla guida del veicolo c’è il conducente senza la proprietà dell’auto ma non ha colpa nel sinistro. In questo caso sarà il proprietario del veicolo ad avere diritto al risarcimento dei danni materiali, mentre il conducente in caso lesioni fisiche otterrà il risarcimento dei danni fisici.

Nel caso in cui invece sia il conducente stesso ad essere responsabile dell’incidente, la responsabilità civile ricadrà sia sul conducente che sul proprietario del mezzo. Questo, a meno che il conducente non dimostri di aver fatto il possibile per evitare il danno, oppure il proprietario dichiari di non essere a conoscenza del prestito del veicolo al conducente, ma allora dovrà tempestivamente denunciare il furto della macchina.