Puoi estendere la tua copertura assicurativa con un’assicurazione atti vandalici. Vediamo insieme quando si fa e quali casistiche copre.
Hai un’automobile di valore, ad esempio di lusso o d’epoca? Tieni la tua macchina all’aperto, magari in una zona poco sicura? In casi come questi potrebbe essere consigliabile personalizzare la tua assicurazione aggiungendo una garanzia contro gli atti vandalici.
Cosa copre (e cosa no)? Vediamolo insieme.
Quando si fa e come funziona l’assicurazione per atti vandalici
L’assicurazione atti vandalici è una garanzia accessoria che, in parte, si sovrappone all’assicurazione eventi sociopolitici poiché prevede un indennizzo in caso di danneggiamento volontario dell’auto ad opera di terzi, anche in caso di:
- Sommosse;
- Cortei violenti;
- Scioperi;
- Sabotaggio;
- Atti di vandalismo o terrorismo;
- Tumulti popolari o azione di singoli disturbatori.
Attenzione: come detto, si prende in esame il danneggiamento dell’auto (ad eccezione dei vetri, che di norma hanno una copertura assicurativa a parte). Questo tipo di copertura non risponde infatti dei danni riportati da persone o animali.
Essendo una garanzia accessoria, va sottoscritta al momento della stipula della polizza RC Auto o, in alternativa, in fase di rinnovo della polizza stessa. Per stipulare gli atti vandalici dovrai semplicemente allegare una normale documentazione: un tuo documento di riconoscimento, la carta di circolazione dell’auto e l’attestato di rischio.
Se sei assicurato contro gli atti vandalici ci sono delle procedure da seguire per avere l’indennizzo che ti spetta.
Dal momento in cui riscontri che la tua auto ha subito un danno riconducibile ad un atto vandalico, hai 90 giorni di tempo per sporgere denuncia contro ignoti alle Forze dell’Ordine. 90 giorni sembrano tanti (e lo sono), ma in linea di massima si consiglia di procedere prima possibile. Più sei celere nel denunciare il danno, più rapido sarà anche il processo che ti porterà al risarcimento. Solo dopo la denuncia sarà infatti possibile inviare la richiesta di risarcimento alla compagnia di assicurazioni, con la copia della denuncia effettuata e, laddove possibile, con documentazione fotografica dei danni subiti.
Il terzo passaggio consisterà in una perizia, con cui un esperto scelto dalla compagnia assicurativa visionerà la tua auto e stimerà i danni subiti.
Presta attenzione a franchigia e massimale
La valutazione del perito sarà importante anche per sapere se hai diritto all’indennizzo. Anche l’assicurazione atti vandalici ha infatti una franchigia e un massimale.
Nel primo caso, sotto una certa soglia di danno (di norma 500 euro, ma dipende poi dalle clausole della polizza), non avrai quindi diritto ad alcun indennizzo; nel secondo, superato un tetto prestabilito, avrai comunque l’onere di pagare il danno eccedente.
Quali danni non sono coperti dall’assicurazione atti vandalici
Come facilmente puoi intuire, l’assicurazione atti vandalici non copre danni che non siano riconducibili ad atti vandalici e quelli in cui hai un coinvolgimento diretto, ad esempio se guidando urti un ostacolo.
Tieni comunque presente che l’assicurazione atti vandalici non copre i danni derivanti da eventi naturali o da furto e incendio. Come nel caso dei vetri, per tutelarti da queste situazioni dovrai sottoscrivere le apposite garanzie accessorie.
Per semplificare, l’assicurazione atti vandalici copre i danni fatti da terzi per il solo scopo di fare danni. La caratteristica degli atti vandalici, per l’appunto.