L’assicurazione auto può arrivare a costare il 20% in più, se la vettura è vecchia. Non solo: oltre al maggiore costo della RC auto, che cresce con l’aumento dell’anzianità del mezzo, i proprietari devono fare i conti con le spese di riparazioni e manutenzioni più frequenti. E un’automobile datata è meno sicura e più inquinante di una nuova.
Lo sostiene Segugio.it, che in un’analisi stima il risparmio sulla polizza assicurativa rinunciando a un’auto vecchia per una più recente, laddove per “vecchia” si intende superiore ai 15 anni, arco di tempo normalmente considerato la vita tecnica media di un’auto. Nel dettaglio, una vettura immatricolata tra 2003 e 2007 costa in media 416,20 euro di assicurazione. Invece, per una immatricolata tra 2018 e 2022 si scende a 348,50 euro. Un risparmio di circa il 20%.
Insomma, guidare un’auto vecchia comporta in generale più costi assicurativi. Inoltre è una cattiva pratica di sostenibilità, dal momento che i motori nuovi sono meno inquinanti dal punto di vista delle emissioni. Il problema è che in Italia, complice il generale calo delle vendite degli ultimi anni, le auto datate sono nettamente aumentate.
In Italia sempre più auto obsolete
Secondo i dati dell’Automobile Club d’Italia, il parco auto in Italia è diventato più obsoleto. Tra 2011 e 2021 il numero di automobili in circolazione che hanno più di quindici anni è più che raddoppiato, salendo da 7,2 a 14,7 milioni (+105,1%). Il tutto a discapito, oltre che delle tasche dei proprietari, anche della qualità dell’aria e della sicurezza stradale. L’età media è 12 anni e 2 mesi.
Quindi, vetture più inquinanti, pericolose e dalle tariffe assicurative più elevate. A questo si aggiunge un aumento del 7,2% delle auto totali, il cui numero cresce da 37,1 a 39,8 milioni. Tale incremento è trainato proprio da quello delle auto vecchie. Al contrario, quelle più nuove sono diminuite nel decennio preso in esame: -15% per le vetture con meno di cinque anni e -33,7% per quelle tra cinque e dieci.
La media nazionale delle auto con oltre quindici anni è del 36%, ma sul territorio nazionale la distribuzione non è omogenea. Al nord è bassa, con le punte virtuose di Valle d’Aosta (12,1%) e Trentino-Alto Adige (14,9%). Incidenza bassa anche nel parco auto di Toscana (27,9%), Lombardia (28,3%) ed Emilia-Romagna (29,9%). Al sud, invece, si va oltre la metà, come in Calabria (53%), Sicilia (52,1%) e Campania (51,6%).
Assicurazione auto vecchia: un esempio
Lo stesso Segugio.it riporta un esempio concreto di preventivo per spiegare l’aumento del costo dell’assicurazione auto per i veicoli più vecchi.
Se un proprietario di Roma con determinati requisiti (coniugato, prima classe di merito, patente mai sospesa, nessun sinistro negli ultimi cinque anni, mezzo in box di notte, 15.000 chilometri in media all’anno) vuole assicurare una BMW 320d Eletta diesel del 2003 acquistata nel 2023, la miglior tariffa al 27 febbraio 2023 è di 462,76 euro (polizza Linear per guidatori esperti).
Invece, la stessa polizza per un modello di pari cilindrata del 2021 – in questo caso una BMW 318d 48V acquistato nel 2023 – ha un prezzo di 376,82 euro. La differenza, di 85,94 euro, corrisponde al 22,8%. In definitiva, scegliendo di cambiare un modello di oltre quindici anni con uno attuale si risparmia fino a un quinto dell’assicurazione auto e si fa del bene all’ambiente e alla sicurezza.