In queste ore in Parlamento si sta discutendo sulla possibilità di introdurre un’assicurazione per le bici obbligatoria. Ecc cosa cambierebbe rispetto al quadro normativo attuale.

In Italia circolano tra gli otto e i nove milioni di biciclette. I loro proprietari non hanno un obbligo assicurativo: esistono delle assicurazioni infortuni fuori casa che possono essere utili, ma non è obbligatorio stipularle. Una situazione normativa che potrebbe cambiare presto. Vediamo nel dettaglio cosa bolle in pentola.

Assicurazione per le bici obbligatoria in discussione in Parlamento

Ad anticipare le modifiche normative che presumibilmente saranno in discussione parlamentare già nel mese di giugno è stato Matteo Salvini, ministro per i Trasporti e le Infrastrutture: «Il pacchetto interverrà anche sulla mobilità dolce sulle due ruote, che non era disciplinata nel 1992 ».

Tenendo come riferimento quel numero di otto milioni, il conto complessivo del mercato assicurativo delle biciclette sarebbe milionario. Gli attuali prodotti assicurativi, sia per i mezzi muscolari che a pedalata assistita, hanno costi medi di 4-5 euro al mese. Coprono la tutela legale e l’assistenza, tra cui trasporto del mezzo, consulenza medica o assistenza domiciliare a seguito di un infortunio.

Non è prevista la responsabilità civile, che invece dovrebbe essere introdotta dall’assicurazione obbligatoria. Ciò dovrebbe comportare un aumento del prezzo delle polizze, rendendo il settore ancora più redditizio.

Gli incidenti in bici sono i più pericolosi

Come precisato dallo stesso Salvini, l’obiettivo delle riforme è la sicurezza. Nel 2021 i ciclisti che hanno perso la vita sono stati 229, dati che fanno riflettere e che richiedono un intervento normativo chiaro e tempestivo. Secondo le statistiche Istat, un incidente in bici provoca quasi sempre conseguenze fisiche, dalle più lievi alle più gravi, fino alla morte del ciclista.

L’indice di lesività in bicicletta, che misura il numero di morti e feriti ogni 100 incidenti, è 94,1. Facendo un confronto, l’indice delle automobili è 61,5. In una città come Milano, dall’inizio del 2022, sono già quattro i ciclisti che hanno perso la vita.

Il mercato delle bici continua a crescere

Il trend del mercato delle biciclette in Italia è caratterizzato da numeri significativi sia per la produzione che per l’importazione e la vendita. Secondo l’ultimo rapporto pubblicato da Ancma, l’associazione di produttori di cicli e motocicli affiliata a Confindustria, nel corso del 2022 sono state commercializzate 1.435.000 biciclette tradizionali e 337.000 ebike, generando un fatturato complessivo di 3,2 miliardi di euro.

Tale risultato rappresenta un notevole incremento rispetto al valore di mercato registrato nel 2019, che ammontava a 2,1 miliardi di euro. Inoltre, vale la pena sottolineare che la bilancia commerciale del settore è in attivo, con un valore di esportazioni superiore alle importazioni, pari a 174 milioni di euro.