Parigi è una delle città più care al mondo e, a partire dal prossimo anno, anche per parcheggiare bisognerà spendere qualcosa in più. Ma non varrà per tutti: ad essere penalizzati saranno i SUV, tra i modelli di auto più venduti in circolazione.

Dopo aver detto no ai monopattini, la capitale francese si appresta a istituire nuove tariffe per ridurre la circolazione di auto ingombranti e inquinanti nel traffico cittadino sperando che questo modificherà le abitudini di acquisto e incentiverà la mobilità sostenibile.

Il provvedimento per i SUV

I SUV (sport utility vehicle) sono tra i veicoli più ingombranti e più inquinanti e questo provvedimento intende limitarne l’uso in città e disincentivarne l’acquisto.

Approvato a giugno dal consiglio comunale, entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2024 e riguarderà tutti i modelli di automobile SUV, con le dovute distinzioni tra le auto con motore termico e quelle con motore elettrico. Infatti, solo le auto con motore termico, più inquinanti, saranno costrette a pagare di più per il parcheggio, mentre i SUV con motore elettrico saranno esentati in quanto rappresentano un modello più ecologico.

Il cambiamento di tariffa riguarderà chi sceglie gli abbonamenti mensili per il parcheggio e la tariffazione sarà progressiva. Verrà inoltre calcolata su diversi parametri come il peso e le dimensioni del veicolo, l’inquinamento prodotto dal tipo di motore e il tempo di durata del parcheggio. Si terrà conto anche della situazione economica del proprietario del veicolo con agevolazioni per chi ha redditi più bassi o famiglie numerose.

Stop ai SUV: le motivazioni di Parigi

Negli ultimi anni sono cresciuti dimensioni e peso delle automobili, senza avere però una corrispondente espansione delle vie e dello spazio urbano. Questo ha prodotto delle profonde riflessioni per cercare di ridurre quella che viene definita “autobesità” dei veicoli e salvaguardare la città dai mezzi più grandi e pesanti che danneggiano le superfici stradali, intasano la circolazione e occupano troppo spazio nei parcheggi.

Inoltre, secondo alcuni analisti i SUV sarebbero anche meno sicuri per pedoni e ciclisti e quindi particolarmente poco adatti all’utilizzo in città proprio a causa delle loro dimensioni eccessive, difficili da gestire in vicoli e stradine.

Molte città hanno quindi introdotto dei limiti alla circolazione e, in sinergia con numerose società, propongono servizi di mobilità e parcheggio volti a velocizzare e semplificare il passaggio nelle aree urbane.

La linea ecologica di Parigi

La sindaca Anne Hidalgo, negli ultimi anni, ha effettuato numerose scelte politiche indirizzate alla maggiore sostenibilità della città, realizzando nuove aree pedonali, piste ciclabili, zone con limite ai 30km/h, ed ecoquartieri a misura di uomo che mettono i bisogni della persona al centro: socialità, comodità e spazi verdi e vivibili.
Secondo i dati degli ultimi anni, la città francese è riuscita a diminuire il suo traffico del 40% e a ridurre notevolmente l’inquinamento atmosferico.

Tuttavia, quelli di Parigi non sono i primi provvedimenti presi a riguardo nel mondo e anche in Italia, già nel 2004, Firenze aveva stabilito di limitare l’accesso al centro per i SUV, intendendo tutelare il valore artistico e culturale della città.

Inoltre, per questo provvedimento la stessa Parigi si è ispirata a Lione, dove si paga una quota differente in base al peso dell’automobile, mentre nella capitale si adotterà un sistema con delle agevolazioni basate sul reddito.

L’automobile SUV e le sue categorie

I SUV sono tra i modelli di auto più venduti e ricercati negli ultimi anni ma essendo più pesanti e grandi richiedono più risorse per essere prodotti e sono più inquinanti.

A Parigi circolano 1,15 milioni di veicoli privati, composti per il 15% da SUV che sono aumentati del 60% in poco meno di cinque anni.

Anche in Italia sono tra i modelli più ricercati e diverse case automobilistiche si sono lanciate nel settore ecologico con il SUV elettrico.

In questo periodo, è anche in valutazione una proposta europea per la patente B+ per guidare le auto con peso superiore a 1,8 tonnellate, come appunto i SUV, tutelando la sicurezza stradale e la salute ambientale.

Nella macrocategoria SUV rientrano ben 5 diverse categorie, partendo dai modelli compatti fino a quelli decisamente ingombranti:

  • B-SUV o subcompatti, modelli più piccoli come i crossover a metà strada tra auto e SUV;
  • C-SUV o compatti, modelli con misure medie piuttosto diffusi;
  • D-SUV o medi, marchi di prestigio con trazione integrale di serie;
  • E-SUV o medio-superiori, marchi di pregio hanno linee che richiamano le berline medie;
  • F-SUV o superiori/ammiraglie, con modelli molto grandi e costosi.

La categoria più gettonata in Italia è la B-SUV che ha fatto registrare nei primi 6 mesi dell’anno il 27,5% delle vendite totali con un totale di 250.000 mila auto immatricolate.