Non sono tra le figure più amate dagli automobilisti, eppure, sono molto utili per evitare la “sosta selvaggia” delle auto.
Gli ausiliari del traffico sono infatti di aiuto e sostegno per l’accertamento delle violazioni di sosta e fermata ma non tutti sanno che ne esistono diversi tipi con ambiti di competenza differenti. Vediamo insieme che funzioni svolgono e che doveri hanno.
Chi sono gli ausiliari del traffico
La figura degli ausiliari del traffico è stata istituita dall’articolo 17, commi 132 e 133 della legge n.127 del 5 maggio 1997, detta Legge Bassanini.
Nascono come aiuto alle pubbliche amministrazioni e, in particolare, alla Polizia Municipale per l’accertamento delle violazioni al Codice della Strada relative alla fermata e alla sosta su strade e terreni comunali.
Hanno infatti pieno potere di contestazione, redazione e sottoscrizione dei verbali di accertamento, le cosiddette multe, e possono richiedere la rimozione del veicolo secondo le norme previste dal codice stradale.
Gli ausiliari del traffico rivestono la qualifica di pubblici ufficiali, in relazione alla loro specifica competenza per materia e nel corso degli anni le loro aree di attività sono aumentate. Devono indossare una divisa, solitamente con bande rinfrangenti, ed essere muniti di tesserino di riconoscimento visibile.
I tipi di ausiliari del traffico
Esistono quattro diversi tipi di ausiliari del traffico che svolgono funzioni leggermente differenti:
- Gli ausiliari dipendenti comunali che fanno capo a Comune, Regione o Polizia Municipale;
- Gli ausiliari dipendenti delle società di gestione dei parcheggi;
- Gli ausiliari dipendenti delle aziende di trasporto pubblico, per il reparto personale ispettivo;
- Gli ausiliari dipendenti delle aziende municipalizzate o delle imprese per la raccolta dei rifiuti urbani e la pulizia delle strade.
L’ultima categoria è stata inserita solo recentemente, esattamente a maggio del 2022.
Che funzioni svolgono gli ausiliari del traffico
Vediamo ora, le funzioni che svolgono gli ausiliari del traffico a seconda del tipo:
- Gli ausiliari dipendenti comunali si occupano della prevenzione e dell’accertamento delle violazioni in materia di sosta sul territorio comunale;
- Gli ausiliari dipendenti delle società di gestione di parcheggi si occupano solamente delle aree oggetto della concessione, ma possono intervenire nelle aree vicine se la sosta vietata limita l’utilizzo degli spazi blu;
- Gli ausiliari delle aziende di trasporto pubblico si occupano, insieme alle funzioni di controllo della sosta, anche della prevenzione e dell’accertamento delle violazioni per la circolazione e sosta sulle corsie riservate ai mezzi pubblici;
- Gli ausiliari appartenenti alle aziende municipalizzate o alle imprese responsabili della raccolta dei rifiuti urbani e pulizia delle strade possono contestare le violazioni che impediscono lo svolgimento della normale attività.
Recentemente, inoltre, il loro potere è stato ampliato proprio in virtù della loro funzione di aiuto alla pubblica amministrazione. Possono infatti sanzionare anche chi occupa abusivamente i parcheggi per le persone diversamente abili e altre infrazioni come il parcheggio in doppia fila, davanti un passo carraio o sopra i marciapiedi.
Questo aumento dei poteri è disciplinato dalla legge 120/2020 che ridefinisce queste figure come “accertatori del diritto alla mobilità” a tutela delle persone più fragili e contro la “sosta selvaggia”.
Come comportarsi in caso di multa?
I verbali emessi dagli ausiliari del traffico sono dello stesso tipo di quelli utilizzati dalla Polizia Municipale e possono essere sia di tipo tradizionale oppure prodotti con computer palmare.
Anche la loro gestione (trattamento dei dati, spedizione, pagamenti, ricorsi, etc.) è quella prevista dal Codice della Strada e fa riferimento al Comando di Polizia Municipale.
Meglio sarebbe evitare le violazioni e documentarsi prima sulle strisce blu e su dove parcheggiare.
Se però, la multa è arrivata lo stesso puoi fare ricorso presso il Prefetto, entro 60 giorni, o il Giudice di Pace, entro 30 giorni, nella città dove è stata accertata la violazione.