340 voti favorevoli, 279 contrari e 21 astenuti: la Plenaria del Parlamento Europeo si è espressa così sullo stop definitivo alle auto inquinanti a partire dal 2035.
Il Parlamento europeo ha dato l’ok definitivo all’accordo raggiunto dall’Ue lo scorso novembre: stop alle immatricolazioni di veicoli inquinanti (ovvero benzina e diesel) a partire dal 2035. Il voto ha visto i Sì vincere con 340 voti, mentre i No si sono fermati a 279. 21 gli astenuti.
La votazione traduce quello che è un percorso che si propone di eliminare del tutto le emissioni di C02 legate a nuove autovetture e veicoli commerciali leggeri entro il 2035, così da favorire la mobilità sostenibile. Nel frattempo, entro il 2030 c’è l’obiettivo di ridurre le emissioni del 55% per le automobili e del 50% per i furgoni.
Stop immatricolazioni 2035: la Commissione valuterà i dati sulle emissioni
Da qui al 2035 un ruolo molto importante spetterà alla Commissione Europea, che entro il 2025 svilupperà una metodologia per la valutazione e comunicazione delle emissioni di CO2 di autovetture e furgoni durante l’intero ciclo di vita. Inoltre, entro il 2026, monitorerà la distanza esistente tra i valori limite di emissione e i dati reali sul consumo di carburante ed energia. Infine, sempre per quella data, presenterà una metodologia per l’adeguamento dei costruttori con riferimento alle emissioni specifiche di C02, consigliando anche eventuali misure di follow-up.
Al vaglio una proposta di regolamento anche per i mezzi pesanti
Nelle prossime ore, la Commissione sottoporrà una proposta di regolamento per i nuovi standard di emissione di CO2 per mezzi pesanti. Si discute la possibilità di avere bus cittadini a zero emissioni dal 2030, ma non solo: secondo il testo della proposta, i mezzi pesanti nuovi dovranno ridurre le loro emissioni di CO2 del 45% entro il 2030, del 65% entro il 2035 e del 90% entro il 2040 in modo progressivo.
La proposta in questione ha subito diversi ritardi a causa delle divergenze all’interno della stessa Commissione Europea. Alcuni commissari hanno proposto il 2040 come data limite per la produzione di veicoli che emettono CO2, vietando tutti i motori a combustione tradizionale tranne quelli elettrici a celle a combustibile o a batteria. Tuttavia, alla fine si sono considerate opzioni per ridurre le emissioni dal 70 al 100% entro il 2040.
In una lettera congiunta di un centinaio di imprese e associazioni di categoria, si è chiesto di considerare anche i combustibili sostenibili e rinnovabili come possibili contributi alla decarbonizzazione dei trasporti.
Benzina e diesel al bando: ci saranno alcune deroghe
Stando a quanto riportato nel testo di legge approvato dal Parlamento, alcune categorie di aziende possono richiedere una deroga allo stop imposto alla produzione delle auto inquinanti. Si tratta dei costruttori con un volume di produzione annuo ridotto (1.000-10.000 nuove autovetture o 1.000-22.000 nuovi furgoni), che hanno la possibilità di usufruire di una deroga fino alla fine del 2035. Sono esentati anche dopo il 2035 tutti quei produttori che realizzano meno di 1000 nuovi veicoli all’anno.
Per quanto concerne l’iter legislativo, il testo – per essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale – dovrà essere approvato formalmente dal Consiglio UE.