Con i cambiamenti in corso nel settore dell’automotive, idrogeno ed elettrico potrebbero diventare le due tecnologie principali dei motori dei nostri veicoli. Con i loro pro e contro.

Lo stop alle auto a benzina e diesel, deciso dall’Ue a partire dal 2035, ha imposto un rapido ripensamento del settore della mobilità: le auto e emissioni zero andranno a monopolizzare il mercato. In particolare, i veicoli elettrici e quelli ad idrogeno si candidano a ritagliarsi un ruolo da assoluti protagonisti. Le due tecnologie in questione, poste a confronto, hanno peculiarità diverse, pro e contro, che analizziamo nelle prossime righe.

Idrogeno ed elettrico: l’alimentazione

Le auto a idrogeno ed elettriche hanno un obiettivo comune, ovvero la mobilità sostenibile, ma il loro funzionamento è molto diverso, sia a livello di trazione e motore che manutenzione. La distinzione principale tra i veicoli elettrici e quelli a idrogeno risiede nella fonte di alimentazione. Infatti, i primi utilizzano batterie ricaricabili (BEV), mentre i secondi sfruttano celle a combustibile (FCEV).

Nel caso dei veicoli a idrogeno, l’energia elettrica viene prodotta attraverso una reazione chimica avvenuta all’interno della cella a combustibile. Questo significa che non è necessario collegarli alla rete elettrica per la ricarica, bensì sono dotati di serbatoi contenenti idrogeno e ossigeno che generano la forza motrice. Il processo di produzione di energia avviene all’interno della cella a combustibile, la quale genera sia energia elettrica sia acqua. L’energia prodotta viene immagazzinata nelle batterie per alimentare il motore, mentre l’acqua in eccesso viene eliminata sotto forma di vapore dal tubo di scarico.

Al contrario, le auto elettriche sfruttano direttamente l’energia immagazzinata nelle batterie ricaricabili per il funzionamento del motore. In questo caso, la ricarica avviene collegando l’auto alla rete elettrica attraverso una presa.

Anche rifornimento e autonomia sono differenti

L’approvvigionamento di carburante per i veicoli a idrogeno avviene in modo analogo a quello tradizionale, quindi il processo di rifornimento richiede solo pochi minuti, generalmente non più di 3-5 minuti. Invece, il rifornimento elettrico continua a progredire per diventare sempre più rapido, consentendo una ricarica completa in 20 minuti.

In termini di autonomia, i veicoli a idrogeno hanno un vantaggio rispetto a quelli elettrici. Infatti, possono percorrere distanze maggiori, simili a quelle dei veicoli a benzina. Al contrario, i veicoli elettrici hanno un’autonomia più limitata, che varia notevolmente a seconda del modello. Tuttavia, l’industria automobilistica sta investendo molto per migliorare questo aspetto: i risultati si vedono anno dopo anno.

Sviluppo e costi: l’idrogeno è ancora indietro

Le tecnologie delle auto elettriche e a idrogeno differiscono notevolmente anche con riferimento a sviluppo e produzione. Le auto elettriche hanno visto un grande impegno da parte del settore automobilistico mondiale negli ultimi anni, con una vasta gamma di versioni e modelli disponibili, mentre le auto a idrogeno dispongono ancora di una produzione molto limitata e diversi marchi non hanno ancora deciso di investire in questa fonte di energia. Anche la crescita delle stazioni di ricarica per i veicoli elettrici in Europa non si ferma, mentre al momento ci sono pochissimi punti di rifornimento per l’idrogeno.

Da considerare anche alcune importanti differenze per quanto concerne i costi. Attualmente, i modelli a idrogeno hanno un prezzo molto elevato, proprio a causa della scarsa produzione sul mercato. Ad esempio, la Toyota Mirai e la Hyundai Nexo hanno un costo di base superiore ai 70.000 euro.