I numeri che raccontano il mercato delle auto elettriche in Italia

Quella che stiamo vivendo è una stagione di grandi trasformazioni che coinvolgono anche il settore automotive, dove alle esigenze di mobilità dei cittadini si aggiunge una crescente attenzione alla sostenibilità: basti pensare che, secondo i dati dello Smart Mobility Report 2021, redatto dalla School of Management del Politecnico di Milano in collaborazione con Energy&Strategy Group, nel mondo sono state immatricolate oltre 2,5 milioni di auto elettriche nei primi sei mesi del 2021 (+168% rispetto al 2020), mentre in Italia nei primi nove mesi del 2021 è stata superata la “soglia psicologica” delle 100.000 auto elettriche immatricolate (+333% rispetto allo stesso periodo del 2020).

Dallo studio emerge che nel corso del 2020, sono state immatricolate in Italia 59.875 auto elettriche (+251% rispetto all’anno precedente), di cui: 32.500 BEV (+203% rispetto al 2019) e 27.375 PHEV (+334% rispetto al 2019). Un trend che, grazie agli incentivi per gli acquisti, all’incremento dell’offerta di modelli elettrificati disponibili sul mercato e alla crescente disponibilità dell’infrastruttura di ricarica ad accesso pubblico, si è ulteriormente rafforzato nel 2021 facendo registrare un complessivo di circa 100.000 veicoli elettrici (BEV e PHEV).

A trainare il mercato delle auto elettriche è il Nord Italia con oltre 40.000 unità immatricolate (sia BEV sia PHEV), pari al 67% delle immatricolazioni totali registrate in Italia (-3% rispetto all’incidenza percentuale registrata nel 2019). Seguono le Regioni del Centro Italia, con oltre 15.000 auto elettriche immatricolate nel 2020, pari a quasi il 26% delle immatricolazioni totali registrate in Italia (+2% rispetto al 2019), mentre nel Sud Italia e nelle Isole maggiori sono state immatricolate oltre 4.000 auto elettriche nel 2020, pari al 7% delle immatricolazioni totali registrate in Italia (in leggero aumento, +1%, rispetto al 2019).

Che differenza c’è tra auto ibrida e ibrida plug in?

Se ti stai domandando che cosa significano le sigle BEV e PHEV, prima di approfondire i pro e i contro legati all’acquisto delle auto elettriche, scopriamo qualcosa in più sulle parole che compongono il vocabolario della mobilità green:

  • BEV (Battery Electric Vehicles): sono veicoli 100% elettrici che al posto di un motore a combustione interna hanno un motore alimentato esclusivamente dall’elettricità stoccata nella batteria che può essere ricaricata utilizzando la rete elettrica, presso un’apposita colonnina di ricarica oppure attraverso una wallbox domestica. Le auto elettriche presentano due sistemi che riducono lo spreco di energia: idle-off (arresta il motore quando la macchina non è in movimento) e frenata generativa (che ricarica la batteria in fase di frenata);
  • PHEV (Plug-in Electric Vehicles): i modelli PHEV sono equipaggiati di un doppio motore benzina/elettrico oppure diesel/elettrico e dispongono di un sistema di rigenerazione in grado di recuperare il calore generato dalle decelerazioni e dalle frenate e di usare l’energia accumulata per ottimizzare la ricarica della batteria. Le modalità di ricarica dell’auto ibrida plug-in è molto simile a quella delle vetture elettriche, ma l’autonomia con la sola elettricità è ridotta a poche decine di chilometri;
  • Full Hybrid: nei veicoli ibridi convenzionali la trazione del mezzo è affidata al motore termico, all’elettrico oppure ad entrambi a seconda delle condizioni di marcia.  Se le batterie sono cariche la partenza avviene in modalità elettrica, mentre in fase di accelerazione i due motori collaborano per aumentare prestazioni ed efficienza. In rilascio in frenata il dispositivo elettrico si trasforma in un generatore ricaricando le batterie. Qual è la differenza principale tra i veicoli Full Hybrid e i PHEV? Le auto dotate di tecnologia Full Hybrid ricaricano le batterie in fase di frenata o di rilascio e possono percorrere solo pochi chilometri in modalità 100% elettrica, mentre per le vetture PHEV la ricarica delle batterie avviene mediante cavo collegato alla presa di corrente e possono percorrere circa 50 km in modalità a zero emissioni

Un’altra tecnologia disponibile sul mercato è quella delle auto Mild Hybrid, ovvero veicoli con un sistema ibrido leggero, dotate di un motore-generatore in grado di recuperare energia in fase di rilascio, la quale viene utilizzata per avviare in modo silenzioso e veloce il motore termico e per sostenerlo in fase di spunto. A differenza degli altri sistemi ibridi ed elettrici, le auto Mild Hybrid non sono in grado di viaggiare in modalità solo elettrica: infatti, in questi veicoli il motore termico e quello a zero emissioni lavorano sempre in sinergia.

Auto elettriche, benzina o diesel: qual è la forma di alimentazione più economica?

Vuoi sapere se la ricarica delle auto elettriche è davvero conveniente rispetto al rispetto ai carburanti tradizionali? Secondo i dati forniti dal MiTE (Ministero della Transizione Ecologica) questi sono i prezzi medi mensili dei carburanti e combustibili riferiti ad aprile 2022:

  • Benzina: 1.769,00 €/1.000 litri
  • Gasolio auto: 1.768,74 €/1.000 litri
  • GPL: 839,15 €/1.000 litri
  • Gasolio riscaldamento: 1.784,14 €/1.000 litri
  • C. fluido BTZ: 1.156,92 €/1.000 kg
  • C. denso BTZ: 787,55 €/1.000 kg

Alla luce di questi dati, in media il prezzo di un pieno di benzina da 50 litri si aggira attorno ai 90 €.

La spesa di un pieno per una macchina elettrica, invece, varia in base al costo dell’energia elettrica, alla capacità della batteria e alla modalità di ricarica che può essere effettuata presso la propria abitazione o in un’area di sosta pubblica. Anche in questo caso facciamo un esempio, prendendo in considerazione una batteria da 45 kWh e un costo in media dell’energia elettrica pari a 0,25 €/kWh: la spesa per una ricarica completa sarà di circa 11-12 euro per un’auto elettrica di medie dimensioni.

Auto elettriche e autonomia: quanto dura la batteria?

Quando si parla di auto elettriche una delle principali preoccupazioni è legata all’autonomia del mezzo e alla cosiddetta range anxiety, ovvero alla paura di non riuscire a trovare un posto dove ricaricare il veicolo prima che la batteria si esaurisca.

Qual è l’autonomia reale delle vetture elettriche? I modelli attualmente disponibili in commercio sono in grado di percorrere, con una ricarica, dai 160 Km fino ai 600 Km, rispondendo perfettamente alle esigenze di spostamento quotidiane che nel 95% dei casi, secondo i dati del National Household Travel Survey, vanno dai 40 ai 200 km.

Per calcolare l’autonomia di un veicolo elettrico bisogna considerare diverse variabili a cominciare dalla capacità effettiva della batteria, espressa in kilowattora (kWh), ovvero la quantità di energia che può immagazzinare. Un altro elemento importante è il consumo medio di energia, espresso in kilowattora assorbiti per percorrere 100 chilometri (kWh/100km), che si calcola su un ciclo WLTP (Worldwide Harmonized Light Vehicles Test Procedure).

Non va poi dimenticato che l’autonomia di una macchina elettrica, proprio come accade per i veicoli tradizionali, varia anche in base alle modalità di utilizzo: ad esempio, guidare a velocità elevate o utilizzare il climatizzatore ha un impatto sul consumo di energia.

Auto elettriche e ricarica: l’infrastruttura tra pubblico e privato

Ora che sai quanti chilometri un’auto elettrica può coprire con una singola ricarica, vediamo perché il fenomeno dell’ansia da autonomia non deve spaventarti.

A spiegarlo, ancora una volta, sono i dati dello Smart Mobility Report 2021: nel corso del 2020 la crescita dell’infrastruttura di ricarica per veicoli elettrici ad accesso pubblico (ovvero i punti di ricarica installati su suolo pubblico e quelli installati su suolo privato ad accesso pubblico) ha fatto il pari con la crescita delle immatricolazioni di veicoli elettrici.

Nel dettaglio, a fine 2020, si stimano oltre 1.300.000 punti di ricarica pubblici disponibili a livello mondiale, in crescita di oltre il 51% rispetto all’anno precedente. Oltre il 70% di questi punti è di tipo “normal charge”, in crescita di oltre il 54% rispetto al 2019, mentre i restanti punti (oltre 380.000) sono di tipo “fast charge”, in crescita del 46% rispetto al 2019.

In Italia, in particolare, a luglio 2021 si stimano circa 21.500 punti di ricarica pubblici e privati ad accesso pubblico (+34% year-on-year), con una netta prevalenza di installazioni in ambito urbano (nell’ordine del 55-60%), su strada o in parcheggi pubblici. Sul fronte della potenza che caratterizza le infrastrutture di ricarica, oltre il 90% dei punti di ricarica è di tipo “normal charge”, mentre il 9% è di tipo “fast charge”.

L’analisi del Politecnico di Milano fornisce informazioni interessanti anche sui punti di ricarica privati che nel 2020 sono più che triplicati rispetto al 2019 per un totale di oltre 24.000 di cui oltre il 75% è rappresentato da wallbox, mentre il restante 25% da colonnine auto elettriche.

Auto elettriche: costi di acquisto e gestione

Se stai pensando di passare a una soluzione di mobilità sostenibile e acquistare un’auto elettrica sicuramente uno degli elementi che stai considerando con particolare attenzione è il prezzo a cui si aggiungono i costi di gestione.

Secondo i dati di un sondaggio condotto da Areté, società di consulenza specializzata nel settore automotive, alla “Se dovessi acquistare un’auto nuova quale alimentazione sceglieresti?” 1 italiano su 2 indica una vettura ibrida e il 38% si dichiara pronto per l’elettrico. Tra i principali motivi ci sono la volontà di inquinare meno (50%) e l’opportunità di risparmio su consumi e costi di manutenzione (42%) che sono inferiori rispetto a quelli di un’auto a combustione interna.

Basti pensare che il motore elettrico non ha parti soggette ad usura, come la frizione, né liquidi da monitorare e sostituire al contrario dei veicoli tradizionali. Inoltre, anche l’usura delle pastiglie dei freni è ridotta grazie all’impiego dei sistemi di recupero dell’energia in fase di di decelerazione.

Dall’indagine, inoltre, emerge che 4 italiani su 10 hanno già avuto modo di guidare una vettura elettrica, apprezzandone la silenziosità (43%), il relax di guida (19%) e i consumi ridotti (19%). Inoltre, per acquistare un’auto elettrica, 3 italiani su 4 sarebbero a servirsi di finanziamenti, noleggio a lungo termine e leasing, mentre il 25% la pagherebbe in contanti.

Tuttavia, nonostante il crescente interesse per i veicoli green, lo studio evidenzia che per 1 italiano su 2 il prezzo rappresenta il maggiore ostacolo all’acquisto: il 56% degli intervistati, infatti, sarebbe disposto a pagare meno di 30.000 euro per acquistare una vettura elettrica, meno di 20.000 euro, per una Citycar e tra i 30.000 e i 40.000 euro per una berlina piccola premium.

Esistono però delle soluzioni al problema che rendono l’acquisto delle auto elettriche meno impegnativo in termini economici.

Auto elettriche: incentivi, bollo e accessi a ZTL

Se stai valutando l’acquisto di un’auto elettrica questo è l’anno giusto per dire addio alla tua vecchia automobile e convertirvi all’ecologico grazie agli incentivi previsti dal Decreto-Legge n. 17/2022 (cosiddetto Decreto Bollette).

Il Governo ha infatti stanziato 615 milioni di euro all’anno per il triennio 2022-2024 e previsto tre differenti fasce di emissioni per differenziare i contributi:

  • 0/20 g/Km di CO2: chi sceglie di acquistare un veicolo di prima fascia ha diritto a un contributo di 3.000 €, somma che sale a 5.000 € in caso di rottamazione di un’auto inquinante (Euro 0-5). In questa categoria rientrano i veicoli BEV e PHEV;
  • 21/60 g/kM di CO2: in questo caso, per le vetture plug-in, è previsto un incentivo di 4.000 € che scende a 2.000 € se non hai un’auto da rottamare;
  • 61/135 g/Km di C02: per la terza fascia è previsto un contributo di 2.000 € esclusivamente in caso di rottamazione. In questa categoria rientrano le auto ibride, benzina, diesel, metano e GPL.

Sono previsti anche dei tetti di spesa: se il veicolo rientra nella prima o nella terza fascia non può superare i 35.000 €, mentre per i mezzi di seconda fascia si sale a 45.000 €. I limiti del prezzo di listino sono stati calcolati escludendo IVA, IPT e messa su strada.

Ma i vantaggi non sono finiti qui: in 18 regioni se acquisti un veicolo elettrico per i primi cinque anni, non paghi il bollo auto e a partire dal sesto anno la tassa è ridotta del 75%. Inoltre, se risiedi in Lombardia o Piemonte e sei proprietario di un’auto elettrica puoi godere dell’esenzione a vita della tassa automobilistica.

In più, per incentivare il passaggio a una mobilità urbana sostenibile, le amministrazioni locali offrono l’accesso gratuito alle zone ZTL a coloro che guidano un veicolo elettrico e la possibilità di parcheggiare nelle strisce blu senza pagare il tagliando. Per maggiori informazioni sull’ingresso nelle zone a traffico limitato e sulla sosta gratuita nelle strisce blu ti consigliamo di consultare il portale online del singolo Comune.