Vi siete mai chiesti che effetto fa sullo spazio pubblico la presenza di decine, centinaia, migliaia di auto parcheggiate? La risposta la fornisce Dott, player del settore della micromobilità elettrica in varie città europee. Il risultato è una serie di immagini che invitano a riflettere su come le nostre scelte possono trasformare il contesto urbano.

In occasione della Giornata Mondiale della Bicicletta, che si celebra il 3 giugno, l’azienda di sharing ha visivamente mostrato qual è l’impatto dell’auto privata sullo spazio pubblico in diverse città d’Europa, paragonando la superficie occupata dai mezzi a quella di grandi ‘polmoni verdi’ cittadini.

Il motivo? Lo spiega il CEO di Dott, Henri Moissinac: «La Giornata Mondiale della Bicicletta è un’opportunità per pensare a come le nostre città si trasformano se incrementiamo l’uso delle biciclette come mezzo di trasporto quotidiano».

La superficie occupata dalle auto parcheggiate a Milano è 9 volte Parco Sempione

Lo studio sulle auto parcheggiate in zone pubbliche in Italia ha preso come riferimento il capoluogo lombardo.

Il servizio di Dott, relativamente al bike sharing a Milano, ha registrato una crescita della domanda, in base al numero di corse, pari a +15% nel primo trimestre del 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022 e +27% del numero di utenti. Mentre la distanza media percorsa da una bici elettrica in condivisione è di 2 km circa.

Numeri incoraggianti che si scontrano con la realtà dei fatti: dai rilievi fotografici effettuati si vede come la superficie di suolo pubblico occupata a Milano dalle auto parcheggiate sia di oltre 375 ettari, corrispondenti a più di 9 volte l’estensione di Parco Sempione.

Una situazione critica che lede la qualità della vita delle persone, soprattutto quando ha come conseguenza il fenomeno della ‘sosta selvaggia’, ovvero di mezzi parcheggiati senza regole sulla strada pubblica.

Contro tale fenomeno sono partite proprio a Milano azioni dimostrative dei cosiddetti ‘attivisti degli sticker’: cittadini, professionisti e studenti che si sono riuniti con l’intento di sensibilizzare automobilisti e amministrazione locale sulla sottrazione di spazio pubblico a discapito della collettività. In quale modo? Attaccando adesivi gialli sulle auto parcheggiate in sosta vietata: ogni sticker ha il disegno di una macchina parcheggiata su un albero e la scritta “Questo non è un parcheggio”.

Dott Milano

Auto parcheggiate su suolo pubblico: la situazione nelle altre città europee

Non molto diversa è la situazione nelle altre città europee fotografate nell’indagine di Dott. Ecco i numeri nel dettaglio:

  • Londra: le auto parcheggiate occupano oltre 1.400 ettari (oltre 10 volte la superficie di Hyde Park);
  • Parigi: lo spazio pubblico occupato è di 197 ettari (pari a 26 volte i Jardin du Luxembourg);
  • Bruxelles: le automobili sottraggono 316 ettari di suolo pubblico (10 volte Parc Cinquentenaire).

Mobilità sostenibile e nuova mentalità: le risposte al problema

Le fotografie scattate sono un’istantanea dello stato dei fatti che ha come scopo quello di creare un’urgenza condivisa per trasformare le città europee, attraverso scelte coerenti con i principi della mobilità sostenibile.

Il cambiamento di sensibilità sta già dando i primi frutti, come attestano i numeri del bike sharing Dott: +77%, in base al numero di corse e di utenti, nell’utilizzo delle e-bike in tutti i mercati nel primo trimestre del 2023. Cresce anche la distanza media percorsa (+12%) rispetto al primo trimestre del 2022.

Affinché le scelte di trasporto alternative all’automobile diventino la nuova normalità, servono non soltanto investimenti sulle infrastrutture – per rendere più facili e soprattutto più sicuri gli spostamenti green nei centri urbani – ma anche investimenti sulle persone, ad esempio portando all’attenzione delle nuove generazioni i grandi temi di educazione ambientale.