Tra i progetti studiati per rendere la mobilità sempre più sostenibile e rispettosa dell’ambiente, vi è quello dedicato alle autostrade elettriche, infrastrutture green sempre più pronte a diffondersi in diversi paesi come Germania, Svezia e Italia.
Nel nostro Paese, mentre si procede all’installazione delle colonnine di ricarica per auto elettriche e si programma l’introduzione delle luci a LED nelle gallerie autostradali per ridurre i consumi energetici, si lavora anche ad un’altra importante sfida, anch’essa intrapresa per rispondere all’emergenza climatica.
Stiamo parlando dei progetti di realizzazione delle Autostrade Elettriche. Chiamate anche “eHighways”, costituiscono tratti elettrificati delle reti autostradali, ideati per semplificare e incentivare i viaggi dei veicoli elettrici anche su lunghi tragitti. La loro tecnologia permetterà infatti di eliminare il problema legato alla ricarica delle batterie delle macchine elettriche.
Cosa sono le autostrade elettriche e come funzionano
Le autostrade elettriche sono sistemi stradali in grado di ricaricare i veicoli elettrici che vi transitano. Si tratta di sistemi tecnologici altamente avanzati, basati sullo scambio di energia tra veicolo elettrico a batteria e infrastruttura stradale. Come spiega Fleet Magazine, tale scambio può avvenire per:
- Ricarica conduttiva aerea, già sfruttata, ad esempio, per gli autobus elettrici in città come Milano;
- Trasferimento conduttivo di potenza dalla strada, con impiego di binari collegati ad un alimentatore e capaci di ricaricare le auto quando vi passano al di sopra;
- Trasferimento induttivo di potenza dalla strada, che prevede lo scambio energetico tra macchina e strada via wireless, tramite speciali bobine installate in entrambe.
Nel momento in cui i veicoli elettrici percorreranno tratti stradali dotati di tali sistemi potranno dunque ricaricarsi, grazie al trasferimento dell’energia dalla strada alla batteria del mezzo.
Autostrade elettriche: il progetto italiano
Le autostrade elettriche da non confondere con i tratti di asfalto che ricaricano, sebbene ancora in fase sperimentale e con utilizzo limitato, sono al momento attive in alcuni tratti stradali di Svezia e Germania. Attualmente, si lavora alla loro realizzazione anche in altri Paesi, tra cui l’Italia.
Arena del Futuro
A livello nazionale, i primi test per l’elettrificazione autostradale hanno coinvolto la A35 BreBeMi (Autostrada Brescia-Bergamo-Milano) e sono condotti nell’ambito del progetto Arena del Futuro.
Definito come il “Primo Progetto Mondiale Di Innovazione Collaborativa Per La Mobilità A Zero Emissioni Delle Persone E Delle Merci Verso La Carbon Neutrality”, vede la partecipazione di molte aziende, tra cui ABB, Electreon, IVECO, Siemens, Scania, Stellantis, TIM, e dei centri di ricerca di Politecnico di Milano, Università Roma Tre e Università di Parma.
Nato nel 2021, il progetto si pone obiettivi sfidanti, finalizzati a creare le condizioni di sviluppo per sistemi di mobilità alternativa, con azzeramento o riduzione delle emissioni di CO2, lungo vie di trasporto autostradali. Tra gli obiettivi del progetto vi sono:
- La costruzione di un anello di asfalto alimentato con una potenza elettrica di 1MW, lungo 1.050 metri e insediato nei pressi del casello Chiari Ovest della A35;
- L’impiego della tecnologia “Dynamic Wireless Power Transfer”;
- L’applicazione di sistemi di connettività avanzata per favorire la sicurezza stradale;
- L’ottimizzazione della pavimentazione stradale per favorirne durata e capacità di tenuta.
Perché servono le autostrade elettriche
Le autostrade elettriche sono ancora in fase di sperimentazione e pertanto non possiamo ancora disporre di dati precisi circa le loro prestazioni e l’effettiva ricaduta in termini di decarbonizzazione e impatto sulla sostenibilità ambientale. Di sicuro, però, queste strade innovative rappresentano un’alternativa green all’uso dei motori a combustione. Potranno infatti incentivare l’acquisto e l’utilizzo delle auto elettriche, per le quali consentono di superare l’ostacolo legato alla necessità di ricaricarle.
Ad esempio, dai risultati dei test più recenti condotti nell’ambito del progetto Arena del Futuro e sintetizzati da Stellantis, emerge che un veicolo elettrico può viaggiare sul tratto di strada elettrificato della BreBeMi tenendo le tipiche velocità autostradali e senza consumare l’energia immagazzinata all’interno della sua batteria.