In un mondo sempre più smart, non possiamo ignorare la digital divide, ossia il divario digitale che separa chi può permettersi di stare al passo e chi rimane escluso. Il caso di Baltimora potrebbe rappresentare un’iniziativa da cui prendere esempio.
Ne abbiamo avuto una dimostrazione lampante durante il lockdown dovuto alla pandemia di Covid: non tutte le famiglie hanno avuto accesso ai mezzi digitali per poter far seguire ai figli le lezioni in DAD (Didattica a Distanza), una disparità di accesso che ha avuto un impatto negativo sulla qualità della loro istruzione.
Se è vero che lo smart working da espediente si è trasformato in opportunità, è anche vero che la smart city ideale deve includere e non escludere: aiutare chi ha bisogno, andare al passo del più lento, non lasciare indietro nessuno dovrebbe essere la filosofia che ci muove nella direzione più giusta, cioè rendere le città del futuro più inclusive e alla portata di tutti.
In questo senso la città di Baltimora ha messo in atto un’iniziativa virtuosa: distribuire computer portatili a chi non se li può permettere, proprio con lo scopo di superare la digital divide.
Superare la digital divide è possibile: l’esempio di Baltimora
Grazie a una sovvenzione del programma Connected Devices, la città di Baltimora, in Maryland, distribuirà gratuitamente 30.000 portatili Chromebook alle famiglie considerate idonee secondo precisi criteri reddituali.
«L’eliminazione del divario digitale è uno dei passi più importanti che la nostra comunità deve compiere per migliorare l’equità nella nostra città», ha affermato il sindaco Brandon M. Scott, che continua: «Gran parte della battaglia per affrontare questo problema riguarda l’accesso e l’accessibilità economica, e con questi 30.000 Chromebook, la nostra città è pronta ad aiutare ad affrontare entrambi per altrettante famiglie. Con questa tecnologia, possiamo aiutare queste famiglie a connettersi meglio e garantire che gli studenti acquisiscano le competenze di cui avranno bisogno per avere successo nell’era digitale».
Il progetto è affiancato ad altri programmi di assistenza digitale, come l’Affordable Connectivity Program e il sussidio di emergenza per l’installazione della banda larga: una serie di iniziative volte a dare a chi ne ha bisogno i mezzi per partecipare attivamente al progresso della società e a non lasciarlo indietro mentre la società avanza.
Che cos’è la digital divide?
La digital divide, o divario digitale, è un termine che fa riferimento alla disparità nell’accesso e nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, in particolare l’accesso a Internet e alle risorse digitali.
Questa divisione può manifestarsi a diversi livelli:
- Accesso all’infrastruttura tecnologica: la digital divide si verifica quando alcune persone, o intere comunità, hanno un accesso limitato o nullo a Internet, computer e dispositivi mobili. Questo può essere dovuto a limitazioni geografiche, economiche o sociali;
- Competenza digitale: molte persone possono subire il divario a causa della mancanza di competenze digitali. Questo significa che non sono in grado di utilizzare efficacemente le tecnologie per scopi come la ricerca di informazioni, la comunicazione, la creazione di contenuti, la partecipazione a servizi online o anche la prenotazione di un volo aereo attraverso un’app: tutte cose che per molti di noi sono all’ordine del giorno e che diamo per scontate;
- Risorse economiche: la digital divide può anche riflettersi nelle differenze economiche, poiché molte persone non possono permettersi di acquistare computer o dispositivi mobili, o di pagare per servizi Internet a banda larga.
Le implicazioni della digital divide
Le conseguenze della digital divide possono essere significative:
- Isolamento sociale ed economico: l’incapacità di accedere a Internet e alle tecnologie digitali può portare a un isolamento sociale ed economico, che può limitare l’accesso alle opportunità di lavoro, all’istruzione, alla sanità e alla partecipazione alla società in generale;
- Limitazioni nell’istruzione: gli studenti che non hanno accesso a Internet possono avere difficoltà a svolgere ricerche, partecipare a corsi online o sfruttare le risorse digitali per l’apprendimento, rimanendo in svantaggio rispetto ai loro coetanei più privilegiati;
- Limitazioni occupazionali: molte opportunità lavorative richiedono competenze digitali. La mancanza di tali competenze può limitare le prospettive di carriera delle persone;
- Esclusione sociale: la mancanza di accesso alle tecnologie digitali può portare all’esclusione sociale, in quanto molte attività sociali, culturali e politiche si svolgono sempre più online;
- Disuguaglianza economica: il divario digitale può aggravare ancora di più il divario economico, poiché coloro che sono in grado di sfruttare le tecnologie digitali possono accedere a un panorama più ampio di opportunità economiche.
È chiaro dunque che per combattere la digital divide è essenziale promuovere politiche e iniziative che aumentino l’accesso alle tecnologie digitali, che migliorino le competenze digitali e che riducano le disparità economiche: superare il divario digitale è una sfida nella costruzione di una comunità davvero smart che garantisca a tutti pari opportunità.
Quali iniziative possono contribuire a ridurre il divario digitale?
Molti progetti contribuiscono attivamente a ridurre il divario digitale, spesso attraverso la collaborazione tra governi, organizzazioni non profit, aziende private e comunità locali al fine di garantire che l’accesso alle tecnologie digitali sia più equamente distribuito.
Alcuni esempi:
- Programmi di connettività nelle aree rurali: le aree rurali possono avere accesso limitato o nullo a Internet. I governi e le organizzazioni non profit spesso lanciano programmi per espandere l’infrastruttura di rete in queste aree. Lo scopo può anche essere quello di valorizzare un territorio a fini turistici: ne è un bell’esempio il borgo di Colletta, in Liguria;
- Biblioteche e centri comunitari: le biblioteche e i centri comunitari spesso offrono accesso gratuito a computer e Internet. Alcuni di questi luoghi offrono anche corsi di alfabetizzazione digitale per aumentare le competenze digitali, oppure offrono l’accesso agli abbonamenti dei quotidiani locali e nazionali, dando così l’opportunità, tra le altre cose, di consultare le offerte di lavoro;
- Programmi di sovvenzioni e sconti: in alcuni Paesi, i governi e le aziende offrono programmi di sovvenzioni o sconti per aiutare le famiglie a basso reddito a ottenere accesso a Internet a banda larga e dispositivi;
- Accesso a Internet gratuito in luoghi pubblici: molte città offrono connessione Wi-Fi gratuita in luoghi pubblici come parchi, piazze e trasporti pubblici, offrendo così un accesso più ampio a Internet per coloro che non possono permettersi un piano dati o una connessione a casa;
- Iniziative di riutilizzo di dispositivi: organizzazioni e aziende spesso raccolgono dispositivi elettronici usati, li ricondizionano e li distribuiscono a persone o comunità bisognose: questo, oltre a ridurre il costo di accesso a dispositivi digitali, ha un grande valore anche dal punto di vista della sostenibilità e del riuso.