Punto della situazione sul Bonus per monopattini elettrici. La dichiarazione dei redditi 2023 è l’ultima in cui si può esercitare il diritto al credito di imposta, ma solo se si è presentata domanda lo scorso anno. Per chi non l’ha fatto però non tutto è perduto.
Lo stop alle auto a combustibili fossili imposto per il 2035 da un lato renderà l’auto elettrica l’unica scelta ad oggi percorribile per muoversi su 4 ruote, dall’altro renderà ancora più importante la micromobilità.
Bonus monopattini elettrici, la situazione 2023
Il governo non ha concesso, nell’ultima legge di bilancio, proroghe al Bonus Mobilità. Il 2023 è dunque l’ultimo anno a disposizione per richiedere il Bonus monopattino, messo a disposizione di chi ne ha acquistato uno nel periodo che va dal 1 agosto al 31 dicembre 2020, consegnando per la rottamazione, contestualmente all’acquisto di un veicolo, anche usato, con emissioni di CO2 comprese tra 0 e 110 g/km, un secondo veicolo di categoria M1. Il bonus per monopattini elettrici consiste in un credito di imposta di massimo 750 euro e, come il Bonus Bici, viene inviato a chi ne ha fatto richiesta all’Agenzia delle Entrate, tra il 13 aprile e il 13 maggio 2022. Non è cumulabile con altre agevolazioni ed è utilizzabile unicamente nella dichiarazione dei redditi come diminuzione delle imposte dovute.
Come funziona il bonus
Nella istanza da presentare i soggetti richiedenti indicano l’importo della spesa agevolabile sostenuta nell’anno 2020 per l’acquisto di monopattini elettrici, biciclette a trazione elettrica o muscolare, abbonamenti al trasporto pubblico, servizi di mobilità elettrica in condivisione o sostenibile. Spetta poi all’Agenzia delle Entrate, sulla base del rapporto tra l’ammontare delle risorse stanziate e l’ammontare complessivo delle spese agevolabili, determinare la percentuale del credito d’imposta spettante a ciascun soggetto.
Occhio alle Regioni
Per chi non ha fatto la richiesta con le dovute tempistiche dunque non ci sono all’orizzonte prolungamenti dei bonus. Il consiglio però è quello di tenere d’occhio le deliberazioni delle regioni in cui si risiede. Il Friuli-Venezia Giulia ha fatto da apripista in questo senso. Al fine di ridurre l’inquinamento atmosferico e migliorare la qualità dell’aria, la Regione ha infatti previsto la concessione di specifici contributi per l’acquisto di biciclette nuove di fabbrica, sia a pedalata assistita che a propulsione esclusivamente muscolare. Il contributo è destinato a persone fisiche residenti nel territorio della regione Friuli-Venezia Giulia al momento della presentazione della domanda, a meno che non abbiano già beneficiato di contributi rientranti nelle misure disciplinate dall’articolo 229 del decreto legge 34 del 19 maggio 2020 (Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19).