Bonus Trasporti 2023, c’è ancora un’opportunità: è arrivato il momento del nuovo “click day”. Dal 1° novembre gli aventi diritto possono richiedere il contributo per l’acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico locale e non.

Ciò è possibile grazie al rifinanziamento con ulteriori 35 milioni di euro da parte del Governo. Agli inizi di ottobre, infatti, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, responsabile dell’erogazione, aveva detto temporaneamente stop a causa dell’esaurimento della dotazione finanziaria.

Torna così la possibilità di fare domanda per il Bonus Trasporti. Una misura che ha l’obiettivo di incentivare i cittadini all’utilizzo dei mezzi pubblici, nel quadro di una progressiva transizione verso una mobilità sostenibile finalizzata a ridurre le emissioni inquinanti.

Bonus Trasporti 2023: come funziona e quali sono i requisiti

Il Bonus Trasporti consiste in un’agevolazione dello Stato. Grazie ad essa, chi è in possesso dei requisiti può coprire fino al 100% (ma con un limite massimo di 60 euro) la spesa d’acquisto degli abbonamenti per i trasporti pubblici. Questi possono essere mensili, plurimensili o annuali per servizi locali, regionali e interregionali su gomma e rotaia. Il bonus è valido anche per abbonamenti a treni nazionali, fatta eccezione per prima classe e soluzioni business.

Il contributo è nominativo e hanno facoltà di accedervi le persone fisiche che nel 2022 hanno percepito un reddito non superiore a 20.000 euro. Si può inoltrare richiesta anche per un minorenne a carico (quindi per il proprio figlio o figlia fino a 18 anni): in tal caso il reddito dichiarato deve essere riferito al beneficiario.

Tale bonus non è una tantum. Infatti lo si può richiedere ogni mese, purché si acquisti l’abbonamento agevolato entro la fine dello stesso mese. Quindi chi ottiene il contributo facendo richiesta il 1° novembre, deve poi comprare l’abbonamento entro il 30. Tuttavia può decidere di iniziare la validità del titolo anche in un momento successivo.

Come richiedere il Bonus Trasporti

Per presentare la richiesta, è necessario collegarsi all’apposita piattaforma digitale e accedere tramite SPID o Carta d’identità elettronica (CIE) a partire dalle ore 8.00 di mercoledì 1° novembre 2023. Quindi, indicare il gestore del servizio di trasporto pubblico che si vuol utilizzare (sullo stesso sito è presente la lista di quelli attivi in tutta Italia) e fornire due autocertificazioni:

  • Dati anagrafici: nome, cognome e codice fiscale del beneficiario. In caso di minore, la persona richiedente deve indicare il codice fiscale del beneficiario e attestare che sia a suo carico;
  • Reddito non superiore a 20.000 euro. In caso di minore, il reddito è a questi riferito, a prescindere da quello del maggiorenne richiedente.

La storia di un successo

Il Bonus Trasporti, finora, è stato un successo, soprattutto nelle fasce giovani della popolazione (gli under 30 sono il 57,2% ). La misura era stata attuata nel 2022 dal Governo Draghi e poi riproposta quest’anno dal Governo Meloni. La differenza, però, è nella soglia di reddito: dagli originari 35.000 euro è stata abbassata a 20.000.

Nel 2023 l’erogazione del contributo è partita il 17 aprile e il termine ultimo previsto era il 31 dicembre. Allo stop del 1° ottobre erano stati emessi complessivamente 2.134.534 Bonus Trasporti, per un totale di 108.769.318,26 euro. Un numero destinato ora ad aumentare, grazie al nuovo “click day” sostenuto dai nuovi 35 milioni a cui si aggiungono i residui generati dal mancato utilizzo dei bonus rilasciati ad ottobre. La misura resterà attiva fino al definitivo esaurimento delle risorse.

Anche per il 1° novembre si prevede un’altissima affluenza di contatti alla piattaforma ministeriale. Trattandosi del giorno festivo post Halloween, soprattutto per i giovani alzarsi la mattina presto non sarà proprio l’ideale. Ma considerate l’utilità e l’importanza di questo contributo, sia in qualità di aiuto economico che di incentivo all’utilizzo di un servizio fondamentale come i mezzi pubblici, il gioco varrà sicuramente la candela.