Arriva dal Regno Unito e dalla Svizzera la notizia di un’iniziativa che supporta concretamente la lotta al cambiamento climatico: il bonus viaggi sostenibili che regala giorni di ferie aggiuntivi ai dipendenti in cambio di modalità di viaggio green.
Il contrasto al surriscaldamento globale richiede azioni che comportano un necessario cambio di abitudini di ogni singolo individuo. Per tale motivo in UK e in Svizzera è attivo un programma che coinvolge varie aziende e che premia i dipendenti e i collaboratori virtuosi in ottica sostenibilità ambientale.
Come funziona il bonus viaggi sostenibili?
Il bonus viaggi sostenibili è finalizzato a offrire ferie aggiuntive a chi opta per pratiche di turismo sostenibile. L’obiettivo è di incoraggiare dipendenti e collaboratori a utilizzare mezzi di trasporto a basse emissioni a cominciare dal treno, un mezzo che anche in Francia ha preso il posto dell’aereo sulle tratte brevi. Il motivo è presto detto: il volo è, a livello globale, la fonte di gas serra in più rapida crescita. Basti pensare che un singolo volo di andata e ritorno Londra-Berlino produce la stessa quantità di carbonio di 13 viaggi di andata e ritorno in treno.
Invertire la rotta e volare meno, così come ridurre l’uso dell’automobile, sono azioni di contrasto alle emissioni di carbonio. Azioni che meritano un incentivo per chi le mette in pratica. È il caso di Sébastien Chahidi, dirigente presso B Lab Suisse, che si è recato in vacanza a Londra con il treno e che, per tale motivo, ha ottenuto dall’azienda un giorno di ferie extra.
Come è nata l’iniziativa del bonus per viaggi green?
Il bonus viaggi sostenibili rientra nel progetto Climate Perks ideato nel 2020 nel Regno Unito, Paese che conta già due città (Bristol e Glasgow) inserite nel programma NetZeroCities.
Il network iniziale, composto da poche aziende, si è allargato progressivamente fino ad arrivare alle circa 200 organizzazioni aderenti.
Per tutte lo scopo è il medesimo: promuovere una cultura aziendale green che incentiva l’uso di mezzi di trasporto a basso impatto ambientale come treno, ma anche bicicletta e barca a vela. In cambio di questo contributo alla salute dell’ambiente il dipendente che – per spostamenti superiori a 4 ore – rinuncia all’aereo o all’automobile riceve 2 giorni di ferie retribuite. Con benefici per tutti:
- Taglio all’emissione di carbonio nell’aria;
- Leadership climatica per l’azienda;
- Soddisfazione dei dipendenti.
La Svizzera in prima linea per l’obiettivo emissioni zero
Non è un caso che insieme al Regno Unito l’altra nazione pioniera del bonus viaggi sostenibili sia la Svizzera. Recentemente, in un referendum nazionale, i cittadini elvetici hanno votato a favore di una nuova legge sul clima che prevede la riduzione a zero delle emissioni di CO2 entro il 2050. Il dibattito politico però resta acceso.
Da un lato, l’Ufficio Federale di Meteorologia e Climatologia meteo Svizzera ha evidenziato che il riscaldamento del Pianeta, iniziato con l’industrializzazione e cresciuto vertiginosamente negli ultimi decenni, può essere ricondotto alle attività umane. È pertanto urgente ridurre le emissioni per limitare i danni causati dal cambiamento climatico. Dall’altro, l’Unione Democratica di Centro, il partito di maggioranza del Paese, si oppone alle iniziative promosse dai verdi perché contrarie alle libertà individuale e allo sviluppo economico.
Nonostante ciò, però, la sensibilità verso i temi green resta alta sia nella popolazione che nelle aziende, come dimostra anche l’iniziativa del bonus viaggio sostenibile.