È conosciuta soprattutto per essere il centro dell’industria e della finanza italiana, ma la Lombardia è molto di più. È una regione cosmopolita dalle radici antiche, con una ricca tradizione artistica e culturale, numerose attrazioni, bellezze naturali e un ricco patrimonio enogastronomico. Dinamica e proiettata al futuro, la regione custodisce con orgoglio un passato di grande importanza che si può respirare e ammirare percorrendo le strade di alcuni dei borghi più belli d’Italia in Lombardia. Qui i visitatori hanno l’opportunità di sperimentare un viaggio senza tempo tra paesaggi mozzafiato, opere d’arte di sublime bellezza, tradizioni antiche, profumi e sapori che catturano il cuore.

Quali sono i borghi d’Italia in Lombardia che devi assolutamente visitare?

Quando si pensa alla Lombardia la prima città che viene in mente è Milano, centro nevralgico della regione. Ma ci sono molte altre bellissime località che dovresti visitare, come Bergamo e Brescia, Capitali italiane della Cultura 2023, oppure Lecco e Como, per non parlare dei numerosi borghi più belli d’Italia che si trovano proprio qui, nella regione situata sulle principali vie di collegamento tra l’area mediterranea e l’Europa centrale.

La Lombardia non è solo industria e affari, ma anche una regione piena di arte e cultura, dalla bellezza senza tempo, con una storia antica e luoghi affascinanti che richiamano visitatori da ogni parte del mondo. Conoscere i borghi d’Italia che si trovano qui è un’occasione unica per scoprire il passato e perdersi in luoghi mozzafiato. Rimarrete stupiti dalla bellezza della natura, dal gusto dei cibi, dei vini e dei prodotti artigianali locali, e da una cultura dove le tradizioni sono ancora vive e tramandate da generazioni. Insomma, tra le cose da vedere in Lombardia i borghi sono senza dubbio i veri tesori di questa regione.

Dopo il nostro viaggio alla scoperta dei borghi più belli d’Italia nelle Marche, andiamo in Lombardia dove passeggeremo per le strade di dieci di oltre venti borghi lombardi, che con il loro fascino ed un ricco patrimonio culturale ed enogastronomico ti faranno innamorare. Citarli tutti sarebbe impossibile, per questo abbiamo deciso di condividere la nostra personale top ten di quelli che devi assolutamente visitare almeno una volta nella vita.

Il borgo di Bellano

Borghi d'Italia: Bellano
Iniziamo questo tour alla scoperta dei borghi più belli d’Italia in Lombardia da Bellano, il comune in provincia di Lecco, soprannominato il paese degli artisti e situato sulla sponda orientale del lago di Como.
Bellano è uno dei dieci borghi d’Italia che devi vedere prima che arrivino tutti per scoprire la bellezza di questo luogo. Secondo gli storici il territorio di Bellano, abitato già in età romana, era attraversato dalla via Spluga, l’antica strada che collegava la città di Milano con il passo dello Spluga. L’etimologia del toponimo è piuttosto incerta e sono diverse ipotesi sulla sua origine. Ad esempio, Sigismondo Boldoni, scrittore e letterato bellanese, il nome risalirebbe all’epoca etrusca e, con una possibile derivazione latina, deriverebbe da Bellus-Amnis, letteralmente “bel Fiume” probabilmente con riferimento al torrente Pioverna. Secondo lo storico Oleg Zastrow, invece, il toponimo Bellano deriverebbe dall’espressione Bellum-Ano, che significa “luogo di guerra”. Questa seconda teoria è la più accreditata in virtù della posizione strategica del borgo che sorge tra lago e montagna ed è attraversato dalla strada litoranea, dal Sentiero del Viandante a mezza costa e dalla strada che porta in Valsassina. La principale attrazione del paese è sicuramente la suggestiva gola scavata dal fiume Pioverna circa 15 milioni di anni fa, un canyon naturale che Sigismondo Boldoni battezzò Orrido di Bellano e definì un luogo di un “Orrore di un’orrenda orrendezza”.
Non puoi visitare Bellano e andare via senza aver provato il risotto al pesce persico, il pesce in carpione, i pàtoi (Ravioli di San Vincenzo), con brasato, amaretti e pangrattato, i nusit, (tortelli di San Vincenzo), piccoli tortelli tondi fritti in olio e spolverati di zucchero a velo, e la miascia, torta tipica del Lago di Como a base di pane raffermo e frutta secca.

Il borgo di San Caterina

Il borgo di Santa Caterina
Source: borghipiubelliditalia.it

Vivace giorno e notte, ricca di attività ed eventi, con un’atmosfera che sembra unire passato e presente in un abbraccio indissolubile, San Caterina in virtù di queste sue caratteristiche si è guadagnata il soprannome di “borgo d’oro” ed è il luogo perfetto per trascorrere qualche giorno alla scoperta del fascino della Lombardia. Per essere precisi, il borgo Santa Caterina è un caratteristico quartiere della città di Bergamo e trae la sua origine dall’antico vico Plorzano.
Nel XIII secolo, il borgo è stato affidato alla protezione di Santa Caterina da Alessandria, a cui si deve quindi il nome. Facciamo un po’ di chiarezza per capire come mai Santa Caterina fa parte dei borghi più belli d’Italia pur essendo parte di una città più grande. Come forse saprai Bergamo è divisa in due parti, quella superiore e quella inferiore. La Città Bassa, in particolare, è attraversata per circa 8 chilometri dal torrente Morla e nasce dallo sviluppo di alcuni borghi disposti lungo le principali vie di comunicazione che scendendo dai colli portavano al piano. Tra questi borghi c’è quello di Santa Caterina. Per via della particolare conformazione urbanistica dell’abitato, in passato si era soliti chiamare semplicemente sità la città vecchia e i borghi Bergamo bassa.
Il piatto tipico del borgo? Naturalmente i celebri casoncelli, cona gastronomica del bergamasco, una pasta fresca ripiena di carne, da gustare con i vini tipici della zona. Non dimenticarti di assaggiare anche il profumatissimo biscotto del Bigio e il gelato stracciatella che è nato proprio a Bergamo.

Il borgo di Cassinetta di Lugagnano

I borghi più belli d'Italia in Lombardia: Cassinetta di Lugagnano
Il piccolo comune di quasi duemila abitanti, dista poco più di 30 chilometri da Milano e come la maggior parte degli antichi borghi dell’area posti sul Naviglio Grande, è diviso in due aree separate dal corso d’acqua e collegate da un ponte a schiena d’asino: l’una, dove oggi si trovano ancora poche case e ville, che si sviluppa sulla via che conduce alla vicina città di Corbetta, mentre l’altra, su cui sorge il paese vero e proprio, che protende verso Abbiategrasso.
Sarebbe più corretto chiamare questo borgo Cassinetta e Lugagnano, poiché anticamente i due abitati erano distinti. Il toponimo Cassinetta ha origine dalla quattrocentesca Cassina Biraga, fondata da Maffiolo Birago, maestro d’aula della Camera Ducale di Filippo Maria Visconti, signore di Milano, mentre l’origine di Lugagnano è romana poichè il nome deriva probabilmente da Lucanianus, aggettivo riferito al nome proprio Lucanius. Il fiore all’occhiello del borgo sono le meravigliose ville delizia, così battezzate dall’incisore Marcantonio Dal Re, in occasione dell’illustrazione del suo libro sulle bellezze architettoniche del luogo, legate ai nomi delle grandi famiglie milanesi come i Trivulzio, i Visconti, i Mantegazza, i Castiglioni e i Parravicini. Degni di nota sono anche la chiesa di Santa Maria Nascente e Sant’Antonio Abate, di origine quattrocentesca ma rimaneggiata nel Settecento, e l’oratorio di San Giuseppe, splendido esempio di rococò lombardo, costruito nel 1742 e arricchito da una ricca balaustra in ferro battuto dell’epoca.
Inoltre, il territorio di Cassinetta di Lugagnano si presta per passeggiate in campagna, percorsi in bicicletta nel Parco cicloturistico e navigazione sui Navigli, quindi è la meta ideale se volete goderti qualche ora o un intero fine settimana a contatto con la natura. La specialità imperdibile del borgo? Senza dubbio il risotto con il gorgonzola.

Il borgo di Castelponzone

I borghi più belli d'Italia in Lombardia: Castelponzone
Ci spostiamo nel cremonese e più precisamente a Castelponzone, unica frazione del comune di Scandolara Ravara, il cui nome deriva dagli antichi feudatari Castelletto dei Ponzone. Qui, verso la metà del Quattrocento, si diffonde il mestiere dei “cordai”, un lavoro artigianale che coinvolgeva tutte le famiglie e di cui oggi rimangono poche realtà. Se la bicicletta è la tua passione e sei sempre alla ricerca di nuovi percorsi da esplorare allora Castelponzone è il luogo che fa per te. Qui, infatti, le piste ciclopedonali offrono un ricco itinerario che collegano testimonianze di architettura rurale, tra cui chiuse d’argine, case-torri e mulini, di archeologia idraulica, con quelle più prettamente storiche, come strade, rogge, antichi alvei del fiume e città d’arte. Partono dal borgo, di Castelpone o lo lambiscono, le ciclopedonali “I Borghi del Casalasco”, “I Borghi della Postumia Casalasca”, “I Percorsi di Mezzo”, “Itinerario Eridano” e “Golena del Po”. Quest’ultimo, lungo circa 60 chilometri, si snoda tra Casalmaggiore e Cremona e solca la pianura cremonese sud-orientale fino ai confini con le province di Mantova e Parma. Ti suggeriamo di visitare la bella chiesa settecentesca dedicata ai Santi Faustino e Giovita, al cui interno è conservata una Santa Lucia del Genovesino.
Tra le imperdibili specialità locali ci sono i marubini, un primo piatto composto da tre brodi riuniti di gallina, manzo e salame da pentola, i tortelli di zucca, conditi con ragù rosso ai funghi chiodini, il cotechino cremonese e il lesso accompagnato dall’immancabile mostarda.

Il borgo di Cornello dei Tasso

I borghi più belli d'Italia in Lombardia: Cornello dei Tasso
Borgo di origine medievale, tra i più caratteristici e meglio conservati della Lombardia, Cornello dei Tasso è una frazione del comune di Camerata Cornello, in valle Brembana, nella provincia di Bergamo.
La prima citazione di Camerata è datata 1181 e in altri documenti dello stesso periodo appare anche il nome di Cornello. L’etimologia del toponimo, oltre ad essere incerta in entrambi i casi, forse è riferibile alla presenza in zona di un edificio fortificato e dotato di aperture (camere) ad arco. La storia di Cornello dei Tasso è inoltre legata a doppio filo a quella della famiglia Tasso, il cui nome deriva da cornèl o corna, con riferimento a un piccolo spuntone di roccia a ridosso del fiume Brembo, e di cui il più celebre esponente è il poeta Torquato Tasso. Va poi ricordato che il borgo di Cornello, durante il Medioevo, fu uno dei più importanti centri di scambi commerciali e di passaggio di persone e merci, grazie alla presenza della via Mercatorum, ossia la via dei mercanti, che collegava Bergamo alla Valtellina e univa alcuni tra i principali centri della val Brembana. Il borgo è dominato dall’alto dalla chiesa di Sant’Antonio di Padova, conosciuta come chiesa dei Santi Cornelio e Cipriano, che ti consigliamo di non perdere perché il campanile con finestre a bifore è tra i pochi esempi di stile romanico in Val Brembana. Da vedere ci sono anche il Museo dei Tasso e della storia postale e la via porticata, sovrastata da arcate in pietra, coperta da un soffitto in travi di legno e pavimentata in acciottolato.
Nella cucina locale un posto d’onore spetta ai casonséi, grossi ravioli fatti in casa con ripieno a base di pangrattato, formaggio, uovo, aglio e prezzemolo, e conditi con burro e salvia. Tipici della zona sono anche polenta cunsada, servita appena cotta, a bocconcini, ricoperti di taleggio fresco e conditi con panna e burro fritto con salvia, e il chisöl, un involtino di polenta ripiena di taleggio fresco che viene fatto abbrustolire sulla brace o sul piano della stufa.

Il borgo di Gardone Riviera

I borghi più belli d'Italia in Lombardia: Gardone Riviera
Ci troviamo in provincia di Brescia, in una delle più note località turistiche del lago di Garda nonché il luogo che ospita il celebre Vittoriale degli Italiani, che un tempo fu dimora di Gabriele D’Annunzio e oggi fondazione aperta al pubblico con oltre 200.000 visitatori annuali. Costruito tra il 1921 e il 1938, il Vittoriale è un complesso di edifici, vie, piazze, un teatro all’aperto, giardini e corsi d’acqua che, secondo il progetto originale che fu affidato all’architetto Giancarlo Maroni, doveva rappresentare la memoria della “vita inimitabile” del poeta-soldato e delle imprese dei soldati italiani durante la prima guerra mondiale. Ma lo straordinario complesso monumentale non è l’unica attrazione di Gardone. Meritano una visita anche il giardino botanico André Heller, appartenuto al medico e botanico Arturo Hruska, che qui raccolse oltre duemila esemplari diversi di piante, Villa Alba, con la sua monumentale scalinata, e la chiesa settecentesca di San Nicola, al cui interno sono custoditi gli importanti dipinti di Zenone Veronese e Carletto Caliari. A rendere ancora più affascinante Gardone Riviera è l’origine del toponimo che deriva germanico warda, ovvero “luogo di guardia”, con lo stesso significato del tardo latino garda, da cui prende nome anche il lago di Garda.
La specialità locale che ti suggeriamo di provare sono i piatti a base di pesce di lago, ma non dimenticare di assaggiare anche lo spiedo bresciano a base di coniglio, maiale, pollo e patate accompagnato con la polenta.

Il borgo di Gromo

I borghi più belli d'Italia in Lombardia: Gromo
Il piccolo borgo di Gromo, nome che deriva dalla parola latina grumus, cioè “collina/altura”, è territorialmente posizionato nelle Alpi meridionali, dette anche Prealpi Bergamasche, in alta val Seriana, e durante il Medioevo era soprannominato “la piccola Toledo”, con riferimento alle numerose fucine che lo rendevano un centro particolarmente importante per la lavorazione del ferro e la conseguente realizzazione di armi bianche, alabarde, scudi e corazze. Se il trekking è la tua passione Gromo è la meta ideale per te, con i suoi  numerosi percorsi escursionistici e alla bellezza del paesaggio uniscono le testimonianze di antiche attività che si sono sviluppate lungo i corsi d’acqua, come miniere, mulini, edicole votive, fucine, case e rustiche architetture. Insomma, siamo in un luogo di grande fascino e carattere che incanta e conquista al primo sguardo.
Da non perdere il Castello Ginami, al cui interno si trovano oggetti di valore, soffitti a cassettoni e un bellissimo lampadario in ferro battuto con il cigno, stemma del Comune di Gromo, Palazzo Milesi, edificio risalente al XV secolo e realizzato in marmo grigio venato delle vicine cave di Ardesio, la Chiesa Parrocchiale di San Giacomo, fondata nel XIII secolo e che si articola in più parti, risultato aggiunte e integrazioni che nel corso dei secoli hanno cambiato il suo aspetto. E ancora, le ville in stile Liberty dei primi novecento, e la Chiesa di San Gregorio, al cui interno è conservata la tela del 1621 di Enea Salmeggia, detto il Talpino, con la Madonna con Bambino tra i Santi Gregorio e Carlo Borromeo.
Dalle bellezze storico-artistiche alle specialità gastronomiche del territorio: se passi da Gromo devi assolutamente provare la formagella, simbolo di sapori e aromi tipici della tradizione bergamasca, e la maiasa, una specie di torta a base di farina, cipolle, fichi secchi e mele, condita con olio e cotta nel forno.

Il borgo di Monte Isola o Montisola

I borghi più belli d'Italia in Lombardia: Monte Isola
Niente stress, nessun rumore e lunghe passeggiate a piedi o in bicicletta per godere dei panorami mozzafiato e dei profumi di giardini, ulivi, fiori e ampi terrazzi coltivati a vite che caratterizzano le rive del lago. Monte Isola è una vera e propria oasi di pace in provincia di Brescia in Lombardia, che copre l’isola omonima del lago d’Iseo. Qui, infatti, non ci sono automobili e motorini – esclusi quelli dei residenti – l’unico mezzo consentito è il pulmino del Comune, per raggiungere le dodici le frazioni. Insomma, la destinazione perfetta se quello che cerchi da un viaggio è la tranquillità di un luogo ancora incontaminato. Monte Isola, o Montisola, è, come dice il nome, una montagna su un’isola che divide in due il lago d’Iseo: di qui la sponda bresciana, di là la bergamasca. Ci troviamo nell’isola lacustre più grande d’Italia e tra le più estese d’Europa, con un’area totale di 4,5 km², soprannominata la “Capri del Nord”. Qui si trovano il Castello Martinengo, del XIV-XVI secolo, situato in posizione dominante, circondato da mura con due torri semicircolari e difeso da un fossato, la torre Martinengo, che domina la piazza del municipio, e il Santuario della Madonna della Ceriola, posto sulla cima del monte che sovrasta l’isola, al cui interno puoi ammirare affreschi del XVI secolo e un’icona in legno dorato, dello stesso periodo, con le figure della Madonna con Bambino tra S. Faustino e Giovita.
Non puoi andare via da Monte Isola senza avere assaggiato il salame, sarde e cavedano essiccati con polenta, aule con cipolle oppure in carpione, e il risotto al pesce persico oppure la pasta al sugo di pesce di lago, accompagnati da un buon calice di vino Franciacorta. Ti suggeriamo di provare anche i golosi fritulì, una sorta di frittelle con le mele, le ciambelle e le crostate di frutta.

Il borgo di Morimondo

I borghi più belli d'Italia in Lombardia: Morimondo
Avrai sicuramente sentito parlare di questo piccolo comune, a circa 30 chilometri da Milano, in relazione alla sua famosa Abbazia. La vita di questo grazioso borgo, infatti, ruota intorno alle vicende dell’abbazia omonima e dei monaci dell’ordine dei Cistercensi che vi risiedettero. L’abbazia cistercense di Morimondo è una filiazione di quella francese di Morimond, da cui prende nome anche il borgo. Morimond, a sua volta figlia di Cîteaux (Cistercium), fu l’ultima delle quattro abbazie-madri da cui partirono i monaci per fondare altre abbazie in tutta Europa. Il suo nome deriva dal latino moritur mundus, che significa “morire alle cose del mondo”. La storia di questo straordinario edificio, perfetto simbolo dell’architettura monastica, che rifiuta i fronzoli per esaltare l’essenziale e il rapporto luce-ombra, attraversa i secoli e il modo migliore per conoscerla ed entrare in contatto con il pensiero e il lavoro dei monaci cistercensi, è dedicare del tempo alla visita per ammirarne fino in fondo la semplice e al contempo straordinaria bellezza.
Morimondo è conosciuta anche per essere una delle mete preferite dagli amanti del cicloturismo, quindi se siete appassionati di due ruote, non perdete l’occasione di fare qualche giro in questo angolo di Lombardia per conoscere la sua storia. Tra le numerose piste ciclabili tra cui scegliere, c’è quella che costeggia il Naviglio di Bereguardo, da Abbiategrasso a Bereguardo e da Abbiategrasso alla darsena di Milano, sul sentiero E1 che collega il Mare del Nord al Mediterraneo, oppure puoi optare per il Sentiero del Giubileo, inaugurato nel 2000, o il Sentiero delle Cinque Chiese, tra Morimondo e Besate, passando per le strade vicinali della vallata.
La specialità del borgo è la cassoeula con la polenta, ma meritano una menzione anche i risotti, il brasato, i salumi di produzione locale e per finire il dolce abatino. Vuoi provare tutti i sapori del territorio e conoscere le sue tradizioni? Allora ti suggeriamo di prenotare un menù degustazione da Cascina Caremma: non te ne pentirai!

Il borgo di Sabbioneta

I borghi più belli d'Italia in Lombardia: Sabbioneta
Chiudiamo la nostra top ten dedicata ai borghi più belli d’Italia in Lombardia con Sabbioneta, in provincia di Mantova, dichiarata nel 2008 con Mantova Patrimonio dell’umanità dall’Unesco e insignita della Bandiera arancione del Touring Club Italiano. Perfetto esempio di applicazione delle teorie rinascimentali su come vada progettata una città ideale, Sabbioneta fu fondata da Vespasiano Gonzaga Colonna tra il 1554/1556 e il 1591, nel luogo in cui sorgevano una rocca del nonno Ludovico e un antico insediamento. Il nome del borgo deriva da “sabbia”, in relazione ai depositi alluvionali dei fiumi Po e Oglio: qui, sulla sabbia asciutta, frutto della bonifica benedettina dell’X I secolo, Gonzaga Colonna diede forma alla sua città nuova. Soprannominata “piccola Atene”, Sabbioneta è ricca di monumenti e luoghi d’interesse che ti lasceranno senza fiato. Tra questi, il Palazzo Ducale, edificio storico che si affaccia sull’omonima piazza, con due piani, un portico ed una torretta centrale, la Galleria degli Antichi, detta anche Corridor Grande, che ospita una collezione di marmi antichi e i trofei di caccia, Palazzo del Giardino, o Casino, luogo consacrato all’ozio, composto da diverse stanze, tra cui spicca il Camerino di Enea finemente affrescato, e il Teatro all’Antica o Teatro Olimpico, primo edificio teatrale dell’epoca moderna. Dai gioielli del patrimonio architettonico, storio e artistico alle bellezze naturali, Sabbioneta è una meta perfetta anche per gli amanti della bici che qui hanno a disposizione un corridoio ecologico all’interno del Parco Oglio Sud, con la ciclabile costeggia il canale Navarolo-Bogina fino al fiume Oglio.
I piatti di Sabbioneta sono quelli tradizionali mantovani: dal sorbir d’agnoli, vale a dire agnolini in brodo di carne con qualche goccia di Lambrusco di Sabbioneta IGT, i famosi tortelli di zucca mantovani, passando per lo stracotto d’asino e il luccio in salsa, senza dimenticare i biscotti filòs, fatti con strutto e menta o praline di cioccolato, e la mitica torta sbrisolona.

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