Dai freddi ghiacciai dell’Adamello alle fiabesche Dolomiti, dove le vette toccano il cielo e i laghi cristallini riflettono il verde selvaggio dei boschi, si trova una regione che incanta per la sua bellezza naturale e il suo fascino intramontabile: il Trentino. Qui, tra le sinuosità delle montagne e le verdi vallate, si nascondono borghi unici e incantevoli che sorridono silenziosi, in attesa di essere ammirati e vissuti. In questo articolo vi accompagniamo alla scoperta di quelli che per noi sono i 10 borghi più belli del Trentino da visitare almeno una volta nella vita: piccoli paesi che profumano di fiori e pascoli, e raccontano storie di tradizioni, lingue e mestieri antichi. Siete pronti per essere trasportati in un mondo dove il tempo sembra scorrere più lentamente e il ritmo frenetico della vita quotidiana si dissolve, magicamente, in una cornice di paesaggi mozzafiato?
Quali sono i borghi più belli del Trentino
Chi ama la montagna certamente non aspetta altro che ritagliarsi qualche giorno per fuggire dalla città e immergersi nella natura più selvaggia e incontaminata, tra piccoli borghi alle pendici delle montagne ben lontani dal rumore e dalla frenesia cittadina. Cosa c’è di meglio, in questi casi, che trascorrere qualche giorno circondati dalle nostre amate e bellissime Alpi? Se avete già visitato i borghi più belli della Val D’Aosta, del Piemonte e del Friuli-Venezia Giulia, ora è senza dubbio il turno del meraviglioso Trentino. Di meraviglie da scoprire e fotografare questa regione ne ha da vendere, per cui armatevi di macchina fotografica, scarpe da trekking e abbigliamento comodo: si parte per un estasiante tour tra i borghi più belli dell’incantevole provincia di Trento.
Il borgo di Vigo di Fassa
Il piccolo borgo di Vigo di Fassa è un incantevole villaggio che si accoccola tra le maestose cime innevate del Catinaccio e del Latemar e sembra uscire direttamente da un libro di fiabe.
La prima cosa da fare appena si entra nel paese è senza dubbio concedersi un’esplorazione del suo centro storico ricco di testimonianze della tradizione ladina: singolari viuzze, fontane in pietra, crocifissi in ogni incrocio e tobié, i caratteristici fienili in legno. Gli abitanti di Vigo parlano ancora oggi una lingua ancestrale, il ladino, per cui non sarà difficile tendere le orecchie e ascoltare qualche conversazione locale mentre si passeggia per il paese. Dopo aver esplorato il centro in lungo e in largo, è interessante concedersi anche una visita alle due splendide chiese paesane: la Pieve di San Giovanni, la chiesa simbolo di Vigo, che conserva ancora importanti opere e affreschi; e la Chiesa di Santa Giuliana, un edificio di culto duecentesco costruito in onore della patrona del paese e circondato da verdissimi abeti. Da giugno a settembre si può prendere anche la funivia per arrivare al Ciampedìe, a 1998 metri di quota, da dove partono sentieri escursionistici volti all’esplorazione delle magnifiche Dolomiti di Fassa. È possibile, infatti, fare una facile passeggiata verso il Rifugio Gardeccia da cui godere di una vista spettacolare sul Catinaccio, oppure un’escursione un po’ più impegnativa fino al Rifugio Roda di Vael, che offre uno dei panorami più iconici del Trentino.
Parlando di panorami, il tramonto da Vigo è spettacolare: mentre il sole scende all’orizzonte, le rocce del Catinaccio si tingono di rosso, dando origine al fenomeno naturale noto come “enrosadira“, legato alla leggenda locale del re Laurino. Per i più interessati alla storia e alla cultura ladina, consigliamo una visita al Museo Ladin de Fascia, una struttura moderna e innovativa che ripercorre le tradizioni dell’affascinante cultura latina sin dall’epoca preistorica.
E cosa dire della tradizione culinaria di Vigo? Per fortuna, qui non si tratta di leggende: oltre ai prodotti tipici della Val di Fassa, come il formaggio Puzzone, i canederli e il prelibato speck, a Vigo e dintorni le tavole sono imbandite con i cajoncie da fighes (ravioli ripieni di fichi) e il Cher de Fascia, l’ottimo formaggio locale assolutamente da provare. Chi desidera passare una giornata in completo relax, dopo tanto passeggiare (e assaggiare), può optare per una visita al QC Terme Dolomiti, un centro benessere di fama mondiale con saune, vasche idromassaggio e piscine con vista panoramica sulle Dolomiti.
Il borgo di Canale di Tenno
Nascosto a pochi passi dal Lago di Garda, in provincia di Trento, si trova un delizioso borgo dove il tempo sembra essersi fermato: è Canale di Tenno, uno dei Borghi più belli d’Italia, che incanta turisti e curiosi con le sue antiche mura, le case di pietra viva e le suggestive stradine acciottolate.
Passeggiare per le strade di Canale di Tenno è un’esperienza affascinante: i vicoli stretti, le scalinate, le locande storiche e i balconi fioriti allietano la passeggiata in ogni angolo. Grazie alla sua bellezza senza tempo, Canale di Tenno ha ispirato numerosi artisti provenienti da tutta Europa: la Casa degli Artisti è una delle attrazioni principali che ospita mostre di artisti famosi come Dalì, Goya, Picasso e altri. Vicino al centro culturale, inoltre, si trova il Museo degli Attrezzi Agricoli, che offre uno sguardo autentico nella vita dei contadini, esponendo strumenti e ricostruzioni scenografiche delle loro attività quotidiane. A breve distanza dal borgo, una tappa obbligatoria è – ve lo dirà chi ci è già stato – l’affascinante Lago di Tenno, incastonato tra le montagne e famoso per il suo ammaliante colore turchese.
Chi ha tempo e desidera esplorare ulteriormente la zona circostante, può passare una giornata alla scoperta delle Cascate del Varone, e ammirare l’imponente salto d’acqua di 100 metri. Il percorso prevede più punti di osservazione (dal basso, nel punto di caduta; e dall’alto, a circa 40 metri sopra il salto): è davvero un’esperienza unica che vale la pena di provare almeno una volta nella vita. Se si capita a Vigo durante il Natale, poi, l’atmosfera del borgo è resa ancor più magica dal vivace fervore dei mercatini natalizi, imperdibili per riportare a casa prodotti tipici e oggetti di artigianato alpino come ricordo.
Il borgo di San Lorenzo in Banale
San Lorenzo in Banale, una delle perle delle Dolomiti, è uno dei borghi più belli del Trentino che si trova a circa 40 km da Trento, all’interno del Parco Naturale Adamello Brenta.
Appena vi si mette piede si viene avvolti da un’atmosfera unica e rilassante, grazie alle graziose casette di pietra e legno, le vie acciottolate e le montagne incantate della Val d’Ambiez che lo circondano. Il borgo è un affascinante risultato della fusione di sette antichi feudi, ognuno con le sue peculiarità che ancora oggi sono visibili nelle strade e nelle case. È inoltre ricco di piccole botteghe artigianali, dove si possono acquistare decorazioni in legno, dipinti su coppi e deliziosi gioielli. Chi ama praticare Reiki sarà felice di sapere che San Lorenzo in Banale è noto per esercitare un potere rigenerante sulle persone, forse dovuto alla sua posizione nella vallata dichiarata Riserva Biosfera dell’Unesco, o per il fascino dei suoi vicoli e delle casette quiete. Una delle cose più interessanti da fare qui è sicuramente esplorare la splendida Riserva Naturalistica Wwf del lago di Nembia, un luogo tranquillo ai piedi delle Dolomiti di Brenta.
A pochi minuti di distanza, sono sicuramente degne di una visita anche le piccole e caratteristiche frazioni di Dorsino, Prua, Senaso e Dolaso. Una tappa obbligatoria da mettere in programma è senza dubbio un aperitivo o una cena tradizionale a base di ciuìga, un insaccato Slow Food tipico di questo paese. Se si amano le sagre, a San Lorenzo in Dorsino (a dieci minuti di auto da San Lorenzo in Banale), si tiene ogni autunno la sagra della ciuìga, una tipica festa paesana in occasione della quale si aprono le cantine, le vie si riempiono di musicisti e l’allegria fa da padrona.
Il borgo di Molveno
Situato in un affascinante scenario di montagna, il borgo di Molveno si sviluppa accanto al suo omonimo lago, a un’altitudine di 864 metri sul livello del mare. Incorniciato dalle imponenti Dolomiti di Brenta e dal massiccio della Paganella, questo pittoresco borgo è una destinazione turistica molto gettonata da più di un secolo. Molveno ha ottenuto riconoscimenti importanti, tra cui la Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano e le Cinque Vele Blu di Legambiente nel 2011, a conferma della qualità delle acque e delle spiagge dell’incantevole Lago di Molveno. Durante l’estate, a Molveno le opportunità per lo sport sono numerose: dalla vela al nuoto, passando per il windsurf alla canoa; in inverno, invece, è possibile praticare lo sci di fondo e alpinistico. Ma Molveno offre anche suggestive attrazioni, come la caratteristica segheria Taialacqua, costruita nel XVI secolo ma ancora funzionante, che contribuì alla crescita economica del paese grazie alla produzione di tavole di legno chiamate, appunto, tavole molvene.
La passeggiata nel borgo può poi proseguire verso la piccola ma deliziosa Chiesa di San Vigilio, risalente al XIV secolo con l’interno in stile gotico e l’esterno in stile romanico. Poco distante si trova anche la Chiesa di San Carlo Borromeo, edificata nel 1940, che ospita due splendidi altari in legno risalenti al 1642. Nel centro storico è interessante visitare il Palazzo Saracini, costruito nel XVII secolo in stile barocco, una volta residenza dei conti Saracini di Belfort e attualmente sede della parrocchia. Uscendo dal borgo e costeggiando il lago, inoltre, si possono scoprire altre attrazioni di interesse storico e naturalistico, tra cui il Ponte Romano di Mezzolago con i fortini di Napoleone e la splendida cascata sul lago di Molveno.
Il borgo di Ossana
Ossana è un gioiello di borgo incastonato nella Val di Sole, situato all’ingresso delle incontaminate foreste della Val di Pejo. Anche questa pittoresca località trentina è stata insignita, nel 2022, del prestigioso titolo dei Borghi più Belli d’Italia. Ma ciò che la rende davvero unica è il suo cielo, considerato uno dei più belli d’Italia da Astronomitaly, un vero spettacolo celeste che incanta gli osservatori e offre uno scenario ideale per ammirare la Via Lattea.
La visita al centro storico inizia con la Chiesa di San Vigilio, molto simile a quella di Molveno, la più antica dell’Alta Val di Sole, risalente al 1180, con i suoi maestosi altari in marmo e legno. Ma la vera attrazione di Ossana è l’imponente mastio del Castello di San Michele, alto ben 25 metri, che sorge su uno sperone di roccia affacciato sul borgo. Questo castello fa parte del tour del Trenino dei Castelli, che in estate attraversa la Val di Non e la Val di Sole, permettendo ai turisti di scoprire comodamente tutte le bellezze del Trentino.
A Ossana si possono trovare anche tante foreste da esplorare e il fiume Noce, perfetto per praticare rafting. Chi ama camminare avrà quindi l’imbarazzo della scelta sulle escursioni da fare partendo da Ossana e dintorni: molto quotato è il percorso naturalistico che conduce al Parco Nazionale dello Stelvio, lungo il quale ci si imbatte nella graziosa Cascata Rio Vioz, conosciuta anche come Cascata Covel, e si raggiunge il lago di Covel passeggiando tra felici pascoli di montagna. Se si visita Ossana in autunno, si può optare per una piacevole passeggiata di un’ora e mezza nel bosco per ammirare la cascata del Sass Pisador.
Chi è interessato alla fauna e goloso di miele, non può perdersi invece il MMape, il Museo dell’Ape, dove scoprirà il mondo delle api, assisterà all’estrazione del miele e avrà la possibilità di acquistare prodotti locali.
Il borgo di Riva del Garda
Riva del Garda è una delle mete turistiche più ambite nel Trentino-Alto Adige, grazie alla sua eccellente posizione geografica che la colloca nella punta settentrionale del Lago di Garda. Questo affascinante borgo offre tante opportunità per piacevoli passeggiate e itinerari turistici, sia di carattere storico che naturalistico.
Una delle perle del patrimonio artistico e architettonico di Riva del Garda è la Chiesa dell’Inviolata, un capolavoro barocco costruito nel 1603 per volere di Gaudenzio Madruzzo e sua moglie Alfonsina Gonzaga, al cui interno si possono ammirare cinque altari, affreschi, stucchi, meravigliosi pavimenti in marmo e l’immagine della Madonna Miracolosa dietro l’altare. Un altro luogo degno di nota è la Chiesa di Santa Maria Assunta, un importante edificio religioso risalente al 1106 ma restaurato in stile barocco nel 1728.
Tra gli edifici medievali di rilevanza storica sono da citare il Palazzo Pretorio del 1375, che sotto la sua loggia conserva lapidi romane, medievali e moderne, e la Rocca di Riva, una fortezza risalente al XII secolo che domina il lago. Attualmente questo edificio ospita il Museo Alto Garda (MAG), dove si possono visionare testimonianze storiche che spaziano dall’età del rame fino all’era preromana e romana. Dalla maestosa torre, chiamata il Mastio, si può ammirare uno splendido panorama del lago e del centro storico di Riva del Garda. Un tempo il borgo era circondato da mura fortificate con diverse porte, tra cui la splendida e ancora oggi intatta Torre Apponale, alta 34 metri che si affaccia sul porto. Appena fuori dal centro cittadino, inoltre, esiste un’altra magnifica torre conosciuta come il Bastione, un antico rudere di una fortezza veneziana sicuramente degno di una breve visita.
Il borgo di Luserna
Luserna è un affascinante borgo situato tra le montagne dell’Alpe Cimbra nel Trentino, noto per essere uno dei Borghi più Belli d’Italia e per conservare l’antica lingua cimbra, arrivata fino a noi in epoca medievale dalle popolazioni di origine tedesca. Questa lingua è ormai resistente solo in poche zone d’Italia, e Lusérn, come viene chiamata dai suoi abitanti, è il luogo perfetto per immergersi nell’atmosfera di leggende tramandate di generazione in generazione.
Oggi Luserna è una destinazione strategica per gli amanti dell’escursionismo estivo, grazie ai tanti itinerari di trekking che partono dal centro del paese. In inverno, il borgo accoglie anche gli appassionati di sci di fondo e discesa grazie alla sua vicinanza agli impianti sciistici.
Luserna è inoltre famosa per il suo patrimonio culturale e storico: qui non si possono perdere il Forte Werk Lusérn, una maestosa struttura risalente all’Impero Austro-Ungarico che ha giocato un ruolo importante durante la Grande Guerra sul fronte trentino; e la Casa-Museo Haus von Prükk, un’originale casa cimbra ottocentesca restaurata e resa accessibile al pubblico, dove si possono ammirare gli abiti, gli utensili e gli arredi di un tempo.
Anche il palato, però, ha bisogno delle sue soddisfazioni! A Luserna si possono gustare piatti e prodotti tradizionali a base di formaggio Vezzena, burro di malga e deliziosi porcini locali. Prima di ripartire, però, è consigliata una visita al pittoresco Lago di Lavarone, dove in estate si può anche fare il bagno o noleggiare una barca a remi.
Il borgo di Rango
Situato a metà strada tra il lago di Garda e Madonna di Campiglio, Rango è un accogliente borgo che cattura anima e cuore con il suo fascino rurale e l’atmosfera di pace che permea le sue piccole vie. I caratteristici portech (i cunicoli tra le case in pietra e legno), la fontana quadrata al centro della piazza e la storia che distingue questo luogo lo rendono una meta ideale per gli amanti del relax in mezzo alla natura.
Originariamente, Rango era il crocevia strategico della Via Imperiale frequentata da mercanti, pellegrini e pastori con le loro greggi in cerca di rifugio. Oggi è il posto perfetto per vivere giornate serene e assaporare i piaceri semplici: passeggiate tra i prati, esplorazione del borgo e assaggio di prelibatezze locali, come la torta alle noci del Bleggio.
Quando si entra nel centro storico è impossibile non imbattersi in un imponente palazzo con una bifora all’ingresso, risalente all’epoca rinascimentale quando faceva parte della via commerciale che collegava la Val Giudicarie al porto di Riva del Garda e Venezia. Le finestre nere intorno alle case, invece, sono un segno del passato, quando molte abitazioni non avevano camini e il fumo usciva dalle finestre, annerendole. Nella piazza del paese sono degne di una visita la fontana quadrata, che un tempo era un grande abbeveratoio per il bestiame, e la Chiesa di Santa Lucia, un piccolo edificio di stile barocco che comprende un cimitero. A breve distanza da Rango si trova Balbido, noto come il “Paese dipinto” per i suoi murales colorati che narrano storie di mestieri tradizionali, usanze antiche, emigrazione, cavalli e streghe chiamate “le strie” in dialetto locale. Una grande opera in legno e canne di bambù all’ingresso del paese raffigura una colossale strega, entrata nel Guinness dei Primati per essere la strega più grande del mondo.
Per chi ama fare escursioni sono consigliati due sentieri: il Sentiero della Noce, che esplora la storia delle noci del Bleggio, e una passeggiata naturalistica più impegnativa che porta a Cima Sèra per ammirare panorami mozzafiato sulle cime del Trentino.
Il borgo di Rango ospita anche, ogni inverno, uno dei mercatini natalizi più importanti del Trentino: è sicuramente una ghiotta l’occasione per gustare le prelibatezze locali, visitare il panificio Riccadonna (famoso per la sua ottima torta alle noci), e il Salumificio Parisi in cui gustare speck, carne salada e salumi trentini.
Il borgo di Pieve Tesino
Pieve Tesino è un pittoresco borgo nel cuore della Valsugana, inserito di recente nella lista dei Borghi più Belli d’Italia e conosciuto anche per essere la città natale di Alcide De Gasperi, che fu Presidente del Consiglio dal 1946 al 1953. L’interessante Casa-Museo, situata nel centro del paese, e il Giardino d’Europa, un colorato parco dedicato ai valori dell’Unione Europea, commemorano la sua eredità. Passeggiando per il centro storico si arriva in Piazza Maggiore, la piazza principale del paese circondata da edifici e case del XVIII e XIX secolo, al cui centro spicca la monumentale fontana ottagonale nota come Dama delle fonti. Anche la suggestiva Chiesa di San Sebastiano, con il suo campanile romanico e romantico, offre una tappa culturale interessante: l’edificio risale 1575 quando Giacomo Castelrotto, Capitano di Primiero, si rifugiò qui per sfuggire alla peste. Nelle vicinanze della Casa Museo di Alcide De Gasperi è poi possibile visitare il Museo Tesino delle Stampe e dell’Ambulantato Per Via, che racconta le avventure dei venditori ambulanti tesini attraverso le loro stampe artistiche, che hanno raggiunto ogni angolo del mondo.
Parlando di bellezze naturali attorno a Pieve Tesino, una tappa da non perdere è l’Arboreto del Tesino, un percorso pedonale che attraversa boschi, prati fioriti e torbiere, in cui rilassarsi ammirando la natura. Anche le escursioni, ovviamente, non mancano: si può scegliere quella sulle Cannoniere di Monte Silana per godere, alla fine, di una spettacolare vista panoramica, oppure si può propendere per la passeggiata che porta alle cascate della forra di Sorgazza-Cengello, un percorso circolare che attraversa ponticelli di legno e passerelle, offrendo un’esperienza immersiva a 360° nella bellezza naturale della zona.
Il borgo di Caldes
Proprio all’inizio della Val di Sole, attraversato dal tranquillo torrente Noce, si affaccia l’affascinante borgo di Caldes, un pittoresco paese circondato dai boschi che accedono direttamente al Parco Nazionale dello Stelvio. Caldes è il centro di un comune che comprende sette frazioni, ognuna con le sue caratteristiche uniche. Questi nuclei abitati, tra cui Bozzana, Bordiana, San Giacomo e Samoclevo, sono ricchi di antiche cappelle che conservano straordinarie strutture e altari di stile gotico e barocco, per cui se si ha tempo a disposizione sarà sicuramente un piacere riuscire a visitarle tutte.
Il centro di Caldes stesso è affascinante e racconta una storia che ha radici nel 1200, quando vennero eretti il Castel Caldes e la Rocca di Samoclevo. Il Castel Caldes, costruito nel XIII secolo in stile gotico, è una delle principali attrazioni del borgo: tutti sono curiosi di conoscere la storia leggendaria legata alla prigionia della nobile Olinda, che si era innamorata di un menestrello di corte. Le occasioni per immergersi nella natura non mancano nemmeno qui, perché vicino a Caldes si trova Folgarida-Marilleva, il più grande comprensorio sciistico del Trentino, che offre sentieri attraverso i boschi, ideali per escursioni a piedi o in bicicletta in ogni stagione. Il fiume Noce che scorre sotto il paese, come abbiamo già visto per Ossana, offre anche a Caldes l’opportunità di provare i brividi del rafting. Per terminare degnamente e deliziare il palato, impossibile non assaggiare l’ottimo Casolét della Val di Sole, un formaggio di montagna a pasta molle e cruda dal profumo delle erbe alpine.