La piccola regione italiana della Valle d’Aosta è una delle più belle e caratteristiche di tutto il nostro Paese. Un luogo ricco di storia, cultura e tradizioni dove antichi borghi incastonati tra le montagne si alternano a paesaggi mozzafiato, e dove la cucina ricca di sapori è un invito a scoprire il meglio della tradizione italiana. I borghi più belli d’Italia in Valle d’Aosta sono posti unici da visitare almeno una volta nella vita perché ognuno di essi racchiude in sé una storia e un patrimonio culturale di grande valore. L’anima di questi luoghi è sempre viva grazie al ricco patrimonio artistico e architettonico, alle tradizioni che si tramandano da generazione in generazione e a un’offerta gastronomica senza paragoni. Ti portiamo alla scoperta di alcuni dei borghi più belli e caratteristici della Valle d’Aosta che non puoi assolutamente perdere.

Quali sono i borghi più belli in Valle d’Aosta?

Situata nella parte nord-occidentale d’Italia, considerata fin dall’antichità un importante crocevia delle Alpi occidentali, la Valle d’Aosta è una regione ricca di tesori architettonici e d’importanti testimonianze storiche.
Collegata alla Francia tramite il traforo del Monte Bianco e il colle del Piccolo San Bernardo e alla Svizzera attraverso il colle e il traforo del Gran San Bernardo, la Valle d’Aosta è la meta ideale per chi vuole trascorrere una vacanza all’insegna della natura, della cultura e dei suoi borghi tutti da scoprire.

Nei paesini della Val d’Aosta, infatti, si vive un’atmosfera magica e si respirano profumi che ricordano tempi lontani. Camminando tra i vicoli e le strade dei borghi della Valle d’Aosta puoi scoprire la vera essenza della cultura alpina, tra specialità enogastronomiche, edifici storici e artigianato locale, senza dimenticare che ci troviamo in una regione ricca anche di siti archeologici, chiese e castelli. A rendere ancora più affascinanti questi luoghi ci pensano le numerose tradizioni che ancora oggi sono vive e ben radicate nella cultura locale. E non si possono certo non citare le spettacolari montagne che, come sentinelle, vegliano dall’alto e proteggono questo angolo di paradiso: dal maestoso Monte Bianco all’imponente Cervinio, dal grandioso Monte Rosa al solenne Gran Paradiso.

Se per te viaggiare significa riempirti gli occhi di bellezza e il cuore di emozioni, scoprire posti che raccontano storie e dove ogni strada nasconde un segreto, lasciarti sedurre da sapori, profumi e suggestioni che ti portano indietro nel tempo, allora i borghi della Valle d’Aosta sono la destinazione che fa al caso tuo.
I primi due di cui ti parliamo sono borghi più belli in Valle d’Aosta selezionati dall’associazione che promuove i piccoli centri abitati italiani che si distinguono per spiccato interesse storico e artistico. A questi noi ne abbiamo aggiunti altri otto che non puoi assolutamente perderti!

Il borgo di Bard

I borghi d'Italia più belli della Valle d'Aosta: Bard

Iniziamo il nostro viaggio tra i borghi più belli d’Italia in Valle d’Aosta dal piccolo comune di Bard, il cui nome dovrebbe derivare dal celtico bar che indica una rocca, un luogo fortificato, e non dal vocabolo francese bar che si riferisce al barbo, pesce d’acqua dolce che si ritrova sullo stemma dei signori del luogo e che per questo motivo ha tratto in inganno gli studiosi.
Punto di partenza perfetto per passeggiate ed escursioni, nel centro storico di Bard passa il percorso della Via Francigena, proveniente da Arnad e Hône, dopo l’attraversamento del ponte sulla Dora Baltea, e diretto successivamente verso Donnas e Pont-Saint-Martin.
Nella tua passeggiata tra le stradine di Bard, non puoi che partire dall’omonimo Forte, simbolo del paese, un complesso fortificato fatto riedificare nel XIX secolo da Casa Savoia e posto sulla rocca che sovrasta l’abitato. Al suo interno ospita il Museo delle Alpi, che attraverso suoni, video e ricostruzioni tridimensionali, racconta il rapporto tra l’uomo e la montagna. Vale davvero la pena visitarlo perché si divide in quattro sezioni che consentono di approfondire le diverse tematiche legate alla cultura alpina: la prima è dedicata alla natura, la seconda alla genesi delle Alpi, la terza al tema della civiltà alpina dall’età del bronzo alla fine dell’800 e la quarta al periodo che inizia dalla scoperta romantica delle Alpi fino al turismo di massa.
Degni di nota sono anche gli edifici risalenti al XV e XVI secolo, fra cui la Casa del Vescovo, Casa Valperga, Casa Ciucca e Casa della Meridiana, senza dimenticare l’elegante palazzo dei nobili Nicole, ultimi conti di Bard, risalente al Settecento, e la piccola chiesa parrocchiale intitolata all’assunzione di Maria, la cui storia risale al XII secolo. Ti segnaliamo inoltre che da Bard si raggiunge facilmente la strada romana di Donnas, in gran parte scavata nella roccia, e la frazione di Albard dalla quale poi si arriva, attraverso boschi di castagno e faggio, alla Tête de Cou, un rilievo panoramico sul fondovalle.
Se vuoi spingerti ancora oltre c’è tutto il territorio compreso tra Gressoney La Trinité e Champorcher ricco di storia, tradizioni e sapori da scoprire.
E a proposito di piatti della tradizione, non salutare Bard senza prima aver assaggiato le fiuor di cousse, ossia i fiori di zucca ripieni e cotti al forno, e le paste ad melia, le paste di meliga, fatte con la farina di mais.

Il borgo di Étroubles

I borghi d'Italia più belli della Valle d'Aosta: Etroubles

Anche quello di Étroubles è un piccolo borgo e conta circa 500 abitanti. Sorge nella Valle del Gran San Bernardo, vallata laterale della Valle d’Aosta, e si trova a metà della strada che da Aosta conduce al Colle del Gran San Bernardo.
Il suo nome latino era Stipulae, che vuol dire “paglia”, in riferimento alle stoppe di paglia rimaste sul terreno dopo la raccolta del grano. Qui, infatti, fino agli anni Sessanta circa, era possibile ammirare nelle frazioni del comune di Étroubles campi coltivati a frumento e segale, abbelliti dal rosso dei papaveri e dall’azzurro dei fiordalisi. Gli studiosi pensano che il toponimo potrebbe derivare dal patois valdostano (un dialetto francoprovenzale) e più precisamente dal termine etrobla, che significa “campi coperti di paglia”.
Quello che rende davvero molto particolare questo paesino valdostano è essere un museo a cielo aperto, con una ventina di opere d’arte disseminate nelle vie, nelle piazze, sulle facciate delle case. Sculture, pitture, installazioni, ma non solo: anche i numeri civici sono stati ricreati per rendere più colorato e attraente il borgo. Étroubles però è anche un luogo ricco di storia: allo sbocco del vallone, nella frazione di Vachéry, trovi la torre del XII secolo, mentre il campanile del borgo fu costruito in pietre di taglio su piano quadrato nel 1480 e la vecchia chiesa parrocchiale è stata riedificata nel 1814.
Non perderti anche la prima latteria turnaria della Valle d’Aosta, oggi trasformata in museo che illustra le varie fasi di lavorazione dei formaggi con gli attrezzi dell’epoca, la prima centralina idroelettrica della Valle del Gran San Bernardo, la Centrale Bertin, risalente al 1904, con il suo piccolo museo dell’energia e le cinque cappelle, ossia quella di Bezet, con i suoi affreschi, di Echevennoz, con le sue pitture murali, di Eternod, rifatta nel 1935 sulla preesistente cappella secentesca, di Saint-Roch e di Vachéry, costruita nel 1506, che conserva un altare in legno scolpito del Settecento.
Il piatto tipico del borgo? La zuppa con fontina e pane nero, fatto con segale e frumento, ma ti suggeriamo di assaggiare anche la profumata e saporita fontina d’alpeggio Dop, prodotta con latte intero di mucca di razza valdostana.

Il borgo di Antagnod

I borghi d'Italia più belli della Valle d'Aosta: Antagnod

Situato nel versante occidentale della Valle di Ayas, a 1710 metri di quota, ai piedi del Monte Zerbion, da Antagnod, rinomata località alpina della Valle d’Aosta, nota soprattutto come centro sciistico e punto di riferimento per gli amanti degli sport invernali, si può godere di una splendida vista sul Monte Rosa e sui valloni limitrofi.
In questo caratteristico borgo di baite in legno, immerso nel verde e perfetto come punto di partenza per escursioni nella natura, uno degli edifici che merita assolutamente di essere visitato è la millenaria chiesa di Saint Martin de Tours, al cui interno è conservato uno splendido altare barocco intagliato nel legno che ti lascerà davvero a bocca aperta. Presso la Maison Fournier, contraddistinta da una lunga balconata in legno ed affiancata da una torre scalare cilindrica, è invece allestita la mostra permanente dell’artigianato tipico che ti permette di conoscere meglio la cultura e le tradizioni locali.
Dopo una passeggiata tra le strade e le botteghe del borgo una sosta per il pranzo è d’obbligo e tra i piatti tipici da non perdere assolutamente, il primo posto spetta senza dubbio alla carbonada, carne di manzo cotta con il vino rosso.

Il borgo di Saint-Pierre

I borghi d'Italia più belli della Valle d'Aosta: Saint-Pierre

Saint-Pierre è il regno delle mele renette e dell’uva di alta qualità, grazie al terreno ricco di minerali e argilla che ne assicura una produzione eccellente. Quindi, se ami i sapori dolci e intensi, questo è il posto giusto per te. Il borgo situato a 731 metri d’altitudine, si trova sulla sinistra orografica della Dora Baltea, in una delle zone più soleggiate della Valle d’Aosta, e secondo alcuni reperti risalenti all’epoca preistorica testimoniano che proprio qui si sarebbe sviluppati i primi insediamenti della Regione.
Uno degli aspetti più interessanti di Saint-Pierre è che sorge sorge attorno ai due castelli medievali, quello di Saint-Pierre, vicino al villaggio Tâche, uno dei simboli della Valle d’Aosta e sede del Museo regionale di scienze naturali della Valle d’Aosta, e quello di Sarriod de la Tour, non lontano dal borgo, lungo la SS26 in direzione di Villeneuve. Ma da vedere ci sono anche la chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, ancorata a uno sperone roccioso, appena sotto il castello di Saint-Pierre, la cappella di Rumiod, risalente al del XVI secolo e quella di Vétan, precedente al XV secolo.
Invece, tra le specialità locali da assaggiare, oltre alle già citate mele renette, ti consigliamo di provare il capriolo alla valdostana, il formaggio pavé d’homené e il gustoso paciocco di St.Pierre (un dolce a base di mele).

Il borgo di Arnad

I borghi d'Italia più belli della Valle d'Aosta: Arnad

Il piccolo borgo medievale di Arnard si trova nella bassa Valle d’Aosta e si sviluppa attorno alla chiesa di San Martino di Tours, l’esempio più importante di architettura romanica della Valle d’Aosta. Di particolare pregio è la facciata che presenta un portale centrale in tufo del XV secolo, decorato con un arco carenato che raffigura due tronchi d’albero intrecciati ed è sormontato da un rosone. All’interno, inoltre, nello spazio tra il tetto e le volte della navata di sinistra puoi ammirare gli splendidi affreschi tardo-gotici che raffigurano San Giorgio che combatte il drago, il Banchetto di Erode, una Crocifissione e la Decollazione del Battista.
d Arnad si trovano anche due castelli, il Castello superiore, uno dei più antichi castelli della Valle d’Aosta, e il Castello inferiore, che sorge a metà della collina sulla quale si trova anche il Castello superiore. Al Medioevo risale anche il complesso monumentale Casaforte e torre di Ville, costituito da una casaforte e da una torre, anche nota come “Tor de l’Ohta”. Merita una visita anche il Santuario di Notre Dame des Neiges, in località Machaby, a soli 3 chilometri dal centro abitato, al cui interno, olltre a numerosi ex-voto, si trova una statua seicentesca raffigurante la Madonna che lo studioso Bruno Orlandoni ha definito “uno dei maggiori capolavori della scultura barocca in Valle d’Aosta”.
Il prodotto tipico del borgo che non puoi assolutamente perderti? Il Lard d’Arnad, o più semplicemente lardo di Arnad, il gustoso e profumato salume D.O.P che si consuma affettato sottilmente e posto su fette di polenta abbrustolite e calde.

Il borgo di Fénis

I borghi d'Italia più belli della Valle d'Aosta: Fenis

Il comune sparso di Fènis sorge nella Valle d’Aosta centromeridionale e secondo alcuni studiosi il suo nome deriverebbe dal latino fenilis, che significa fienile”, mentre un’altra ipotesi vuole che le origini del toponimo siano riconducibili al termine del dialetto patois Fén-íc..
La principale attrazione turistica di Fénis è il castello, tra i più rappresentativi simboli del Medioevo valdostano, dotato di doppia cinta muraria merlata e numerose torri. A differenza di altri manieri, come quello di Verrès e Ussel, edificati in cima a dei promontori rocciosi per essere più facilmente difendibili, il Castello di Fènis si trova in un punto completamente privo di difese naturali. Questo perché l’edificio fu soprattutto prestigiosa sede di rappresentanza dei maggiori esponenti della famiglia nobiliare Challant, che lo dotarono sia dell’imponente apparato difensivo, sia di eleganti decorazioni pittoriche, simboli di potenza e ricchezza. Ti segnaliamo anche la chiesa dedicata a San Maurizio, in località Fagnan, con il campanile in pietra risalente al XV-XVIII secolo.
Dal punto di vista gastronomico, una vera prelibatezza sono gli involtini di Fénis, un secondo di carne tipico della cucina valdostana. Si tratta di scaloppine di vitello sanato chiuse ad involtino e ripiene di mocetta e fontina, che, dopo essere state infarinate, vengono rosolate nel burro e poi irrorate di brandy e brodo di carne. A cottura quasi ultimata viene aggiunta anche della panna.

Il borgo di Saint Vincent

I borghi d'Italia più belli della Valle d'Aosta: Saint Vincent

Soprannominato la Riviera delle Alpi, per via del clima mite e la vegetazione tipica delle aree mediterranee, il borgo di Sain Vincent è piuttosto conosciuto perché proprio qui si trova uno dei famosi quattro casinò italiani – gli altri sono quelli di Campione, Venezia e Sanremo -, ossia il Casino de la Vallée, meglio moto come Casinò di Saint-Vincent. Non lontano dal Casino de la Vallée si trova inoltre l’imponente edificio in stile Belle époque del Grand Hotel Billia.
Ma c’è anche un’altra attrazione che rende il borgo una meta irrinunciabile della Valle d’Aosta: il complesso termale di Saint-Vincent, con le sue acque curative che sono un toccasana nella cura di patologie legate allo stomaco, all’intestino, al fegato e alle vie biliari. Le proprietà e i benefici delle acque termali sono particolarmente efficaci anche in caso di disturbi digestivi, problemi gastrointestinali e malattie del sistema respiratorio. Divertimento e benessere, ma non solo: il borgo conserva anche, quasi intatte, antiche testimonianze del passato, in particolare nel centro storico, dove si trova la chiesa di San Vincenzo, edificata nell’XI secolo, al cui interno puoi ammirare affreschi quattro-cinquecenteschi. Non lasciarti sfuggire l’occasione di visitare anche il Museo mineralogico e paleontologico, un vero e proprio scrigno dei tesori che custodisce minerali, cristalli, pietre dure e fossili provenienti dalla Valle d’Aosta e da varie parti del mondo. L’esposizione conta circa 750 minerali e 170 fossili.
E per quanto riguarda la cucina? Devi assolutamente assaggiare i torcetti di Saint-Vincent, biscotti al burro dalla caratteristica forma a ciambella intrecciata all’estremità perfetti con té e caffè, ma anche con un vino dolce.

Il borgo di Avise

I borghi d'Italia più belli della Valle d'Aosta: Avise

Avise sorge su una sporgenza rocciosa a picco sulla forra di Pierre-Taillée, all’imbocco della Valdigne, ossia la parte superiore della Valle d’Aosta.
La sua posizione strategica ha reso per secoli, fin dall’epoca romana, questo piccolo borgo un vero e proprio baluardo a difesa dei traffici commerciali verso il valico alpino del Colle del Piccolo San Bernardo. Le origini del toponimo sembrano essere riconducibili al motto di una delle famiglie nobili più antiche e importanti della Valle d’Aosta, quella dei D’Avise. Il motto recita: Qui tost Avise tard se repent, che in francese significa “Chi presto avvisa, tardi se ne pente”.
Ad Avise sono da vedere in particolare il Castello, un fabbricato di tre piani, affiancato da una torre quadrata, costruito verso la fine del XV secolo da Bonifacio d’Avise o da Rodolfo d’Avise, la chiesa parrocchiale San Brizio, con la facciata neoclassica e gli interni affrescati nell’Ottocento, e il Castello di Blonay, nei pressi della chiesa parrocchiale, che si affaccia da un promontorio al centro del borgo. Da non dimenticare anche la Maison de Mosse, oggi importante centro polivalente, che ospita la biblioteca comunale, un piccolo auditorium, mostre temporanee e l’esposizione permanente Au fil des ondes.
Il piatto tipico? La soça, ossia verdure con pancetta e costine.

Il borgo di Gressan

I borghi d'Italia più belli della Valle d'Aosta: Gressan

Gressan si sviluppa lungo le sponde del fiume Dora, ai piedi del Monte Bianco e del Cervino, e dista pochi chilometri da Aosta e dalla celebre località di Pila, una delle stazioni sciistiche più famose d’Italia, da cui si può godere di una vista mozzafiato e senza pari sulle principali vette valdostane. Sono inoltre presenti numerosi percorsi escursionistici di difficoltà varie in base all’esperienza del singolo individuo, quindi se ami camminare e immergerti nella natura incontaminata dell’alta montagna, questo è il luogo ideale per te.
Tra i luoghi più interessanti del territorio ci sono la Chiesa di Sainte Marie Magdeleine, meglio nota come la Cappella della Madeleine, costruita nel XII secolo e con un campanile romanico considerato tra i più belli della Valle d’Aosta, il Castello Tour de Villa, leggermente sopraelevato rispetto alla chiesa di Sainte Marie Madeleine e posto in posizione dominante, immerso tra i meleti e i vigneti che caratterizzano l’area di Gressan, e l’antico edificio che ospita Maison Gargantua, Museo etnografico, spazio espositivo, aula didattica, laboratorio di scultura e punto di partenza per un percorso di scoperta del territorio. Sono, infatti, due i percorsi suggeriti dalla Maison; uno, all’interno, permette di scoprire gli aspetti naturalistici della riserva e racconta la vita della comunità nel passato, l’altro, all’esterno, si sviluppa sui sentieri della Côte e del circondario, attraverso due percorsi di diversa lunghezza.
Come piatto tipico della zona, ti consigliamo di assaggiare la tourta de Saint Grat o torta di San Grato, un delizioso dolce a base di mele renette.

Il borgo di La Salle

I borghi d'Italia più belli della Valle d'Aosta: La Salle

Siamo arrivati al termine del nostro viaggio tra i borghi più belli della Valle d’Aosta. Con La Salle si chiude infatti questa sorprendente lista di luoghi incantevoli e di grande fascino che meritano assolutamente una visita.
La Salle si trova nell’alta Valle d’Aosta, all’ingresso della Valdigne, ed è bagnato dalla Dora Baltea e dominato dal Monte Paramont a sud e da la Grande Rochère a nord.
Qui crescono i vitigni all’origine del vino DOC Blanc de Morgex et de La Salle, tra i più pregiati d’Europa. Oltre ai numerosi percorsi per escursioni in montagna, tra i vigneti o nella Riserva naturale del Marais, il borgo offre anche posti di interesse artistico e storico, come i resti del Castello di Châtelard, edificato nel 1246, situati su un picco roccioso dal quale, un tempo, la fortezza dominava il paese e la Valdigne, il Castello notarile di Derby, edificio medievale situato nella frazione di Derby, originariamente costruito come come residenza di un notaio, tra il XII e il XVI secolo, e la Maison Gerbollier, una casaforte medievale, risalente al XVI secolo, che oggi ospita il municipio e la biblioteca. Fanno inoltre parte di Derby, la Chiesa di Sant’Orso, nota come Torre di Derby, considerato un simbolo identitario dalla comunità locale, e il Castello giudiziario di Derby, oggi trasformato in fattoria. Ti consigliamo di visitare anche la Maison Plassier, o casa-museo Plassier, al cui interno è conservata una notevole e raccolta di opere di artisti valdostani.
Vino eccellente, ma non solo: se visiti La Salle non dimenticarti di assaggiare anche la Grappa di Blanc de Morgex, anche in versione vendemmia tardiva.

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