Il Comune di Bari si prepara a colorare di verde il sistema del trasporto pubblico locale e a rimodularlo completamente entro il 2026, grazie ai fondi del Pnrr.

La transizione verso un sistema di trasporto a basse emissioni è diventata una priorità in molte città, in Italia e nel mondo. In questo contesto, i bus elettrici stanno emergendo come una soluzione chiave per ridurre l’inquinamento e migliorare la qualità dell’aria nelle aree urbane densamente popolate.
Anche Bari, approfittando dei fondi del Pnrr, si sta accodando a questa tendenza, che – in Italia – ha già visto altre città muoversi nella direzione di una mobilità più sostenibile.

Bari: i nuovi bus elettrici e il sistema Brt

È di questi giorni la notizia che il Comune di Bari ha dato il via libera per l’acquisto dei primi 36 bus elettrici, che arriveranno a quota 135 entro il 2026. L’acquisizione di nuovi e più sostenibili bus è stata resa possibile grazie ai fondi del Pnrr, destinati proprio al rinnovo del parco veicoli dei servizi di trasporto pubblico locale.

L’amministrazione ha come obiettivo, non solo quello di ridurre l’impatto ambientale della città, ma anche quello di dare nuovo slancio al trasporto pubblico barese. L’acquisto di bus elettrici, infatti, si affianca a un progetto ben più ambizioso: l’installazione di un sistema Brt (Bus rapid transit), che vedrà la sua completa realizzazione nel 2026.

Come ha dichiarato in un comunicato stampa il sindaco del capoluogo pugliese, Antonio Decaro, questo progetto «ha tutte le carte in regola per rivoluzionare il trasporto pubblico cittadino [e potrà, ndr] rappresentare davvero l’alternativa all’automobile privata sia per i residenti sia per tutti quelli che vivono giornalmente la città».

Si tratta di un trasporto bus rapido con impianti fissi, comprendente una rete di 4 linee, che connetterà punti importanti della città, come le sedi universitarie del centro, il Campus, il Policlinico e 2 dei 3 Park&Ride.
Anche per la realizzazione di questo progetto si è optato per l’adozione di bus elettrici. Più precisamente, di bus elettrici da 18 m, dotati di batterie ricaricabili attraverso servizi di ricarica rapida situati alle fermate.

Bari, verso una rivoluzione della mobilità

Entrambi i progetti si inseriscono in un disegno più grande di trasformazione della mobilità urbana: l’Amministrazione comunale ha, infatti, l’obiettivo di spostare il trasporto urbano, dalle auto private, a mezzi meno inquinanti. Tra questi, non solo i nuovi bus elettrici: il Comune punta anche alla micromobilità, come quella di monopattini e bici elettriche (e non).
Da giugno di quest’anno, infatti, a Bari è possibile spostarsi agevolmente usando monopattini elettrici, grazie al servizio di sharing. Ancora più recente è, invece, l’attivazione del servizio di bike sharing, grazie al quale chiunque arrivi a Bari può noleggiare una bici, elettrica o meno, e muoversi autonomamente in città.
Inoltre, per chi risiede o è domiciliato a Bari, c’è anche la possibilità di acquistare un abbonamento annuale a soli 20€ per poter viaggiare sugli autobus di linea – al momento, non elettrici, ma comunque meno inquinanti rispetto alle auto private.

I vantaggi dei bus elettrici

Uno dei principali vantaggi dei bus elettrici è la significativa riduzione di sostanze inquinanti, dannose per la salute umana.

Secondo Ispra, il settore dei trasporti è responsabile di oltre il 90% delle emissioni di gas serra. Una rivoluzione della mobilità potrebbe dare la spinta a quella transizione ecologica di cui tanto si parla. E i bus elettrici potrebbero esserne co-protagonisti.

Un autobus elettrico rispetto a uno endotermico non genera emissioni allo scarico, contribuendo in modo significativo alla riduzione dell’inquinamento atmosferico e al miglioramento della qualità dell’aria, creando così un ambiente più sano e sostenibile per le comunità urbane.

Non solo: il bus elettrico può contribuire anche alla riduzione di un altro tipo di inquinamento, quello acustico. I motori elettrici risultano molto più silenziosi rispetto a quelli alimentati a combustibili fossili. Questa caratteristica aiuta a creare un ambiente urbano più tranquillo e piacevole, migliorando la qualità della vita dei residenti e riducendo potenziali effetti negativi sulla salute legati all’esposizione a livelli elevati di rumore.