Il caldo eccessivo a cui l’estate ci ha ormai abituato può mandare in sofferenza le batterie delle auto elettriche, riducendone la durata e causando malfunzionamenti o danni permanenti. Risultato: peggiori prestazioni e minore affidabilità del veicolo.
Al pari del freddo, anche le elevate temperature danneggiano qualsiasi tipo di batteria al litio. Ogni dispositivo tecnologico, quindi anche l’auto elettrica, può subire effetti negativi in condizioni di surriscaldamento o se esposto a raggi solari.
La diffusione di vetture elettriche è una delle più importanti sfide per la mobilità sostenibile. Un’opportunità che rischia però di essere compromessa dai sempre più frequenti fenomeni climatici estremi.
Caldo e batterie delle auto elettriche: i danni possibili
Gli effetti negativi del caldo estremo non compromettono direttamente il funzionamento dell’auto BEV, ma influiscono sulle reazioni elettrochimiche che regolano la sua alimentazione. Con alte temperature, la batteria è costretta a uno sforzo supplementare per funzionare correttamente.
In termini scientifici, con il calore gli ioni di litio accelerano i loro movimenti, lavorando più intensamente per attaccarsi al catodo e all’anodo. È questo spostamento che trasferisce energia al motore e può surriscaldare la batteria, causandone una riduzione di autonomia. Così si è costretti a ricariche più frequenti, con l’efficienza che può diminuire fino al 10-20%.
La temperatura esterna ideale per una batteria non dovrebbe superare i 20-25 gradi. In presenza dei 35-40 gradi di questo luglio 2023, il normale tasso di autoscarica (cioè la perdita di carica nel tempo a circuito aperto, quando la cella non è collegata ad alcun carico) può raddoppiare o quadruplicare. E la batteria deve attivare il sistema di raffreddamento. L’eccessivo caldo può contribuire inoltre alla corrosione della griglia, creando difficoltà nell’avviamento del motore.
Esiste un rischio di incendio?
Il rischio di incendio, per una batteria di auto elettrica, non si esclude, ma grazie a sistemi sempre più sofisticati di raffreddamento, controllo e avviso, è una probabilità remota.
Eventuali fiamme o, nei casi più gravi, esplosioni possono essere innescate dalla fuga termica. Vale a dire quando, caso di sovraccarico, un cortocircuito o una deformazione interna alle celle della batteria può rilasciare calore e miscele di gas.
Tuttavia la maggior parte dei casi di incendio o esplosione non avviene durante la guida dell’auto ma nel la fase di trasporto al centro di smaltimento, se la batteria non è adeguatamente protetta o non è stata smaltita nelle strutture apposite. Tra l’altro, quella del riciclo delle batterie è una questione sempre più importante per la sostenibilità ambientale dell’intero settore.
Batterie auto elettriche e caldo: suggerimenti utili
Chi acquista un auto elettrica sta prestando sempre maggiore attenzione alla durata della batteria. Considerato l’aumento globale delle temperature, è ormai un requisito fondamentale, al pari di ben curare la propria batteria, per evitare di ritrovarsi in situazioni spiacevoli, come rimanere a piedi durante una vacanza.
È utile dunque seguire alcuni suggerimenti per scongiurare il rischio di danneggiare la batteria:
- Non ricaricare oltre l’80% (l’ultimo 20% di ricarica è il più usurante);
- Ricaricare al 100% solo per lunghi tragitti, evitando ricariche veloci di emergenza che facilitano il surriscaldamento;
- Non lasciare l’auto al sole a lungo;
- Evitare una guida troppo sportiva;
- Ricaricare di sera o la mattina presto.
Da tenere presente, infatti, che anche le colonnine di ricarica possono soffrire temperature superiori a 45-50 gradi. Quindi è opportuno garantire a queste stazioni una copertura o un ombreggiamento adeguati.