Tesla rivede ancora una volta al ribasso i prezzi delle auto elettriche. La casa di Elon Musk continua a trainare la tendenza in base a cui i veicoli a batteria, nel prossimo futuro, potrebbero diventare sempre più economicamente accessibili.

L’obiettivo per Tesla, ma anche per altri produttori, è invogliare sempre più il pubblico all’acquisto di un’automobile elettrica. Aumentare il numero di BEV (Battery Electric Vehicles) in circolazione significa incrementare la mobilità sostenibile e ridurre la dipendenza da combustibili fossili ad alto impatto ambientale.

Il mercato automotive è in subbuglio. Mentre le auto convenzionali (nuove e usate) stanno riscontrando decisi aumenti di prezzo, le elettriche sembrano avviate verso un progressivo calo. Questo grazie a vari fattori: aumento della concorrenza, incentivi statali, maggiore diffusione, sviluppo dei processi produttivi, batterie più economiche.

Tesla: i prezzi delle auto elettriche continuano a scendere

Il marchio statunitense prosegue nella sua sorprendente politica di sconti, Italia inclusa. La Tesla Model 3 a trazione posteriore conoscerà un’ulteriore taglio del 4,7%, passando da 41.490 dollari – già frutto di grosse riduzioni da gennaio 2023 – a 39.990 incentivi esclusi.

Listini giù anche per le Model Y. Quella a trazione integrale Long Range scende da 53.990 a 49.990 dollari (-5,6%), mentre la Performance da 59.900 a 53.990 dollari, con un ribasso del 5,2%.

L’obiettivo di Tesla è quello di stimolare e sostenere una domanda in crescita. E, di conseguenza, far fronte a elevati volumi di produzione e consegna, soprattutto riguardo ai modelli più venduti.

Cosa fanno Renault e altri produttori?

Sulle orme di Tesla potrebbe avviarsi anche Renault. Nonostante non molto tempo fa il CEO del gruppo Luca de Meo si sia detto contrario alla politica di Musk, la casa francese non esclude futuri tagli ai listini, anche se la posizione è ancora indefinita.

Fabrice Cambolive, CEO del brand Renault da febbraio 2023, ha dichiarato che «le riduzioni di Tesla rappresentano una sfida. Si tratta di un avvertimento che stiamo esaminando attraverso l’analisi del nostro posizionamento mercato per mercato, per capire quale livello di competitività dobbiamo mantenere».

Se i produttori cinesi non freneranno il loro sforzo nel far diventare le auto elettriche sempre più concorrenziali, c’è poi Volkswagen che fa sapere attraverso il suo CEO di marchio Thomas Schäfer che non ha intenzione di “svendere” nulla e punta a fare profitti anche con i modelli piccoli.

Le difficoltà del mercato auto convenzionali

Di fronte al calo dei prezzi delle auto elettriche, quelli delle auto convenzionali registrano invece consistenti aumenti. Questo sia per le vetture nuove, sia per il settore usato. Già in crisi da prima della pandemia, l’automotive attraversa ulteriori difficoltà innescate dall’inflazione.

Secondo uno studio di Assoutenti, nel 2013 la spesa media in Italia per un’auto nuova era 18.000 euro. Oggi è 26.000: in dieci anni una lievitazione del 44,4%. Per Istat, inoltre, a marzo 2023 i prezzi delle auto nuove sono cresciuti del 6,1% rispetto allo stesso mese del 2022.

Anche nell’usato la situazione non è ottimale. Federcarrozzieri riferisce di un rincaro medio del 24% nel 2022 e nei primi mesi del 2023 i prezzi hanno continuato a salire sfiorando il +30% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le difficoltà logistiche a livello globale, infine, finiscono per posticipare la consegna del veicolo di oltre 12 mesi rispetto al momento d’acquisto.