Siete alla ricerca di una scarica di adrenalina che vi faccia fuggire via dalla quotidianità per qualche giorno? La Via degli Dei, il percorso di trekking che congiunge Bologna con Firenze, è sicuramente l’esperienza che fa per voi, cari amanti dell’avventura wild. Sei giorni di camminate nella natura, tra impervi saliscendi, freschi sottoboschi e paesaggi mozzafiato dell’Appennino Tosco-Emiliano metteranno alla prova – a volte anche duramente – il vostro fisico e la vostra coscienza, concedendovi un piacevole riposo e una rinnovata energia alla fine di ogni tappa. Chi sceglie di percorrere questo cammino parte dalla Piazza Maggiore di Bologna e raggiunge Piazza della Signoria a Firenze dopo circa 130 km da suddividere in varie tappe, a seconda della preparazione fisica e del tempo a disposizione. Per quanto sia un’esperienza unica e indimenticabile, le difficoltà possono essere diverse ed è consigliabile non sottovalutare il percorso. Se avete già sentito parlare della Via degli Dei e siete ancora indecisi se e quando programmare quest’avventura, vi forniamo una guida dettagliata sull’itinerario consigliato, le difficoltà a cui potreste andare incontro, i luoghi dove dormire e mangiare e vi diamo anche qualche consiglio sugli aspetti da considerare prima e dopo la partenza. Che dire ancora? Scommettiamo che leggendo queste prime righe avrete già deciso, per cui non potrebbe esserci cosa migliore da augurarvi se non: buon cammino!
La Via degli Dei è un cammino dalle caratteristiche di un trekking lungo circa 130 km, ideato agli inizi degli anni ‘90 da un gruppo di escursionisti desideroso di ripercorrere le tracce dell’antica Flaminia Militare che un tempo collegava Bologna ad Arezzo. Deve il suo nome ai toponimi di alcuni monti che si attraversano lungo il percorso: Monte Adone (divinità greca di origine semitica), Monte Venere (dea dell’amore) e Monte Luario (Lua era la dea romana dell’espiazione). Con il passare degli anni, la Via degli Dei è diventata un’importante meta per appassionati escursionisti e mountain bikers, che staccano la spina per qualche giorno e partono, da soli o in compagnia, alla volta di Firenze.
Come dicevamo poco fa, si tratta di un percorso al livello di un trekking che si spalma, generalmente, su 6 giorni. Le tappe giornaliere sono di svariati km e i dislivelli, in alcuni punti, sono importanti: si sale anche di 600 o 700 metri in pochi km, per poi ridiscendere rapidamente. Ognuno può scegliere se percorrerla a piedi oppure in mountain bike; in quest’ultimo caso, il percorso in alcuni tratti devia sulle varianti più adatte alle biciclette.
Vivere la Via degli Dei è – come per il Cammino di Santiago – un’esperienza molto personale che richiede spirito di avventura e adattamento. Questo perché, per alcune lunghe tratte, non si incontrano centri abitati ma ci si ritrova in mezzo ai boschi, sulle montagne, a camminare anche per svariati km prima di raggiungere una qualche forma di civiltà. Tenete ben a mente questa cosa, ma non lasciate che vi intimorisca: è ragionevole partire preparati per ogni evenienza ma considerate che ogni cammino, anche la Via degli Dei, vi darà comunque sempre tutto quello di cui avrete bisogno. Vento quando avrete caldo, pietre e tronchi quando sarete stanchi, ombra quando sarete accaldati e aiuto quando sarete in difficoltà. Questa è la magia di tutti i cammini, una convinzione profonda radicata in tutti i camminatori e pellegrini che incoraggia mente e cuore ogni volta che ci si trova stanchi e affranti (dopo tanti km, può accadere spesso).
Dopo questa doverosa premessa, che ci sentivamo di condividere con chi tra voi desidera conoscere proprio tutto sulla Via degli Dei, passiamo dalla teoria alla pratica: quali sono le tappe e quanto sono lunghe? Quali difficoltà si possono incontrare lungo il percorso? Dove si alloggia? Cosa bisogna considerare prima e durante il cammino? Rispondiamo a tutto subito di seguito.
Qual è l’itinerario della Via degli Dei?
Dalla Fontana del Nettuno di Piazza Maggiore a Bologna si arriva alla Fontana del Nettuno di Piazza della Signoria a Firenze dopo circa 130 km da suddividere, come consiglia il sito ufficiale della Via degli Dei, in 6 tappe totali, per una media di circa 20 km al giorno. È ovvio e comprensibile che le tappe indicate dall’organizzazione del cammino siano solo consigliate: ciascuno può decidere se allungarle o accorciarle, in base alla propria preparazione fisica e al tempo che ha a disposizione.
Partendo da Piazza Maggiore a Bologna, dove potrete anche ritirare la credenziale presso l’ufficio turistico ExtraBo, le tappe consigliate dall’organizzazione sono:
- Bologna-Badolo (21 km);
- Badolo-Madonna dei Fornelli (28 km);
- Madonna dei Fornelli-Passo della Futa/Monte di Fò (17 km);
- Passo della Futa/Monte di Fò-San Piero a Sieve (21 km);
- San Piero a Sieve-Bivigliano (18 km);
- Bivigliano-Firenze (18 km).
I km indicati in questo elenco sono approssimativi, perché ognuno di voi può decidere di percorrere varianti oppure allungare per fermarsi in un luogo di interesse che devia un po’ dal percorso. Inoltre, la struttura dove alloggerete potrebbe trovarsi anche a qualche km di distanza dal percorso ufficiale; per questo potrete accorgervi, una volta arrivati a Firenze, di aver camminato qualche km in più rispetto ai 130 indicati nel sito web.
Quali sono le difficoltà che si possono incontrare lungo il percorso?
Intraprendere un cammino di più giorni consecutivi che prevede una media di 20 km al giorno è sicuramente un’esperienza da non sottovalutare se non si è abituati a camminare, oppure se non ci si trova in buone condizioni fisiche, perché potrebbero insorgere varie difficoltà. È altresì vero che percorrere la Via non deve essere una gara e ognuno, quindi, si può regolare in base al proprio ritmo e alla propria resistenza. Ma se si pensa di avere anche il peso dello zaino sulle spalle, e se non si ha un po’ di dimestichezza con salite e discese, la Via degli Dei non è proprio da considerarsi come una passeggiata di piacere. Il livello di difficoltà del percorso, infatti, va dalla T (Turista, di poco impegno) alla E (Escursionista, più impegnativo) a seconda delle tratte. Chi scrive lo ha percorso e si sente di affermare, con sincerità, che può essere abbastanza arduo per chi non è almeno un po’ allenato e in buone condizioni fisiche.
Per quanto riguarda la segnaletica, il sentiero è ottimamente tracciato dalle indicazioni CAI con la sigla VD, per cui perdersi è quasi impossibile, ma è necessario tenere gli occhi ben aperti, soprattutto ai bivi. Se vi sfuggisse un segnale, potreste ritrovarvi in un sentiero errato!
Parlando della tipologia di terreno, sulla Via degli Dei vi troverete a camminare sulle strade più diverse: strade asfaltate (ma poco trafficate), vie sterrate, campi, sentieri ciottolosi e terrosi quando passerete in mezzo ai boschi. In caso di pioggia, questi ultimi possono essere molto scivolosi e fangosi, per cui è bene munirsi di scarpe da trekking adatte e dare ogni giorno un’occhiata al meteo.
Un’altra difficoltà da non sottovalutare è quella della reperibilità dell’acqua lungo il percorso. Sulla guida ufficiale della Via degli Dei, acquistabile online, sono segnati tutti i punti dove sono presenti fontanelle in cui rinfrescarsi. Consigliamo, però, di non fare affidamento solo sulle fontanelle: nel periodo estivo, specie quando non piove da settimane, alcune possono esaurirsi e in alcune tratte non si trovano bar o supermercati dove poter acquistare bottiglie d’acqua. Per cui è sempre meglio partire, ogni mattina, con una buona scorta d’acqua nello zaino.
Quali sono le tappe della Via degli Dei?
Come dicevamo poco sopra, il sito web ufficiale divide la Via degli Dei in 6 tappe ma ognuno può studiare il percorso migliore per sé con l’aiuto del sito ufficiale o della guida cartacea. I più allenati, o i mountain bikers, la percorrono anche in 2 o 3 tappe; ma chi non è avvezzo a lunghe camminate e dislivelli importanti può decidere di percorrerla anche in 7 o 8 giorni.
Noi scegliamo di riportare di seguito le tappe ufficiali che suggerisce l’organizzazione della Via, per una visione più chiara e completa dell’intero percorso, ma la scelta definitiva sulle tappe, alla fine, sarà del tutto vostra.
Tappa 1: Bologna Piazza Maggiore-Badolo
Lunghezza: 21.30 km
Dislivello: +817 m; -515 m
Tempo: 6.50 h
La partenza è prevista da Piazza Maggiore di Bologna, davanti alla fontana del Nettuno, da cui imboccherete subito via Saragozza e procederete alla volta del meraviglioso Santuario di San Luca, percorrendo in salita un affascinante portico di 666 archi che porta alla sommità del colle. Dopo una doverosa visita alla chiesa e una foto per immortalare il delizioso panorama dei colli bolognesi, ripartirete verso il sentiero dei Bregoli che conduce, in discesa, fino al Parco Talon di Casalecchio di Reno.
Da qui vi immergerete nell’ombrosa valle del Reno e affiancherete il fiume fino ad arrivare all’oasi naturalistica di San Gherardo e, successivamente, agli erbosi Prati di Mugnano. Seguendo la segnaletica CAI raggiungerete poi la località La Commenda, dove riprenderete il sentiero che vi porterà in Via delle Orchidee. Siete quasi arrivati a Badolo, ora non resta solo che fermarvi presso la struttura che avete prenotato per cenare e passare la notte.
Molti scelgono di non fermarsi a Badolo, ma proseguire fino a Brento e pernottare in questo piccolo paese. Se anche voi scegliete questa opzione, considerate che sarete provati dai km macinati durante il giorno e che vi aspettano altri 3 o 4 km per arrivare alla cima del Monte Adone, da dove potrete godere di una vista superba sulla vallata sottostante che, forse, vi ripagherà dello sforzo finale. Da lì in poi, il percorso verso Brento è in discesa. Una volta arrivati al vostro alloggio, ricordatevi di farvi timbrare la credenziale! La prima tappa è completata.
Tappa 2: Badolo-Madonna dei Fornelli

Lunghezza: 28 km
Dislivello: +1460 m; -1038 m
Tempo: 9.50 h
Come vanno le vostre gambe oggi? La seconda tappa vi aspetta: se avete scelto di fermarvi a Badolo inizierete subito in salita per vivere tutte le meraviglie del Monte Adone e scendere verso Brento, mentre se partite da Brento percorrerete qualche km sulla strada asfaltata alla volta di Monzuno. Nel percorso troverete alcune fontanelle pronte a dissetarvi e rinfrescarvi, una mano santa quando le temperature si fanno più roventi. Da qui proseguirete verso località Campagne (percorso CAI 019 – VD) e salirete fino al Monte Galletto, per raggiungere, dopo qualche km, la destinazione della vostra seconda tappa: Madonna dei Fornelli. Questa tappa è più impegnativa della prima perché prevede le faticose salite del Monte Adone e del Monte Galletto, ma niente paura: come dicevamo, la cosa migliore è di affrontare il cammino con serenità, senza la smania di arrivare o la paura di non farcela. Durante il tragitto vi accorgerete di non essere mai soli perché incontrerete sempre qualcuno. Inoltre il sito web e la pagina social della Via degli Dei sono costantemente aggiornati e sarete informati quasi in tempo reale su eventuali comunicazioni riguardanti varianti, meteo, interruzioni di percorsi per cause di vario genere e tanto altro.
Tappa 3: Madonna dei Fornelli-Passo della Futa

Lunghezza: 17.25 km
Dislivello: +783 m; -753 m
Tempo: 5.50 h
Dopo aver consumato una buona colazione a Madonna dei Fornelli, ripartite alla volta di Pian di Balestra (ebbene sì: si parte in salita!) seguendo il sentiero 19. Durante il percorso vi capiterà di imbattervi nei resti dell’antica Flaminia Militare, che vi accompagnerà per alcuni tratti di questa meravigliosa tappa. Proseguendo verso Piana degli Ossi, dove ammirerete i resti di 6 fornaci del II secolo a.C., prendete un po’ di fiato perché le vostre gambe, anche se ancora non lo sanno, vi porteranno al punto più alto dell’intero percorso: la radura delle Banditacce, a circa 1200 metri di altezza. Il luogo è ottimo per fermarsi e consumare il pranzo al sacco, per immergervi subito dopo all’interno di un ombroso e bellissimo bosco di conifere. Seguendo la segnaletica arriverete, dopo qualche km, al Passo della Futa dove potrete visitare un grande Cimitero Germanico. Siete arrivati, anche la terza tappa è completata!
Tappa 4: Passo della Futa-San Piero a Sieve
Lunghezza: 21.08 km
Dislivello: +641 m; -1197 m
Tempo: 6.30 h
La colazione è importante per avere le energie che richiede ogni giorno il percorso della Via degli Dei. Ricordatevi di farla ogni mattina e di procurarvi anche il pranzo al sacco e l’acqua, che generalmente forniscono le varie strutture. Adesso state per iniziare la quarta tappa, ed essendo reduci da quella di ieri, che sicuramente avrete un po’ accusato, dovrete essere nel pieno delle vostre energie. Seguite le indicazioni che dalla Futa portano a Monte Gazzaro (sentiero CAI 00) fino ad arrivare alla croce, a 1125 metri di altezza.
Proseguite poi per il Passo dell’Osteria Bruciata, una radura così chiamata perché, come narra la leggenda, un tempo qui sorgeva una locanda dove venivano serviti piatti di carne umana per mano del proprietario, che derubava e uccideva i suoi ospiti. In questa ombrosa radura potrete consumare il vostro pranzo al sacco e troverete anche un carretto in cui i camminatori ripongono oggetti di cui non hanno bisogno, che potrebbero servire ad altri. Se lo zaino vi pesa e vi rendete conto che qualcosa che avete al suo interno potrebbe essere più utile ad altri che a voi, lasciatelo pure lì: anche se non lo saprete mai, qualcuno che passerà dopo di voi vi ringrazierà in silenzio. Dopo la sosta proseguite per Sant’Agata del Mugello, un piccolo e affascinante borgo in cui troverete anche bar e alimentari per fare scorta di provviste. Se invece volete continuare fino a San Piero a Sieve, potrete incamminarvi in direzione Gabbiano e seguire la sterrata segnalata come percorso CAI 46.
Lungo il tragitto, prima di arrivare a San Piero a Sieve, se avrete ancora un po’ di forze fermatevi al Convento di Bosco ai Frati, dove potrete ammirare il Cristo ligneo di Donatello. Manca ancora poco e sarete arrivati finalmente a San Piero a Sieve: rifocillatevi e visitate il grazioso paesino, se le gambe non sono troppo doloranti!
Tappa 5: San Piero a Sieve-Bivigliano

Lunghezza: 18 km
Dislivello: +750 m; -430 m
Tempo: 6 h
Da San Piero a Sieve ripartirete di buon mattino alla volta della Fortezza Medicea, chiusa al pubblico ma ugualmente degna di una sosta per scattare foto e rifornirvi di acqua nell’adiacente fontanella. La Fortezza domina il paese di San Piero a Sieve, quindi potete immaginare che, anche stamattina, partirete in salita.
Proseguite verso località Trebbio e, se ne avrete voglia, fate una piccola deviazione per visitare il Castello del Trebbio. Seguendo le indicazioni CAI 17 Bo-Fi Bivigliano attraverserete i magnifici panorami del Mugello e attraverserete campi coltivati e uliveti, per immergervi nella fitta boscaglia dopo qualche km. Salirete fino alla cima del Monte Senario, dove vi accoglierà un bel convento con bar annesso, gestito dai monaci. Dopo esservi riposati e aver ammirato il meraviglioso panorama dalla terrazza del convento, prendete la strada in discesa e proseguite dritto, attraverso una magnifica foresta di conifere. Alla fine, arriverete alla strada asfaltata che vi farà giungere a Bivigliano. Alcuni scelgono di proseguire fino a Vetta Le Croci, che richiede circa una mezz’ora di cammino in più. Se scegliete questa alternativa, arriverete a Olmo al tramonto attraversando aperte distese di campi e, se l’aria è pulita, sarete anche in grado di vedere Fiesole e Firenze da lontano.
Tappa 6: Bivigliano-Firenze
Lunghezza: 18 km
Dislivello: +250 m; -645 m
Tempo: 4 h
Complimenti, siete riusciti ad arrivare alla tappa finale! Oggi giungerete a Firenze passando attraverso la bellissima Fiesole, percorrendo quasi esclusivamente strade asfaltate ma forse più comode per i piedi, dopo cinque giorni di sterrate e ciottoli. Se avete un po’ di tempo, quando vi fermerete per il pranzo perdete dieci minuti per scattare fotografie dall’alto del borgo di Fiesole, sotto cui si estende, meravigliosa e in lontananza, la cupola del Brunelleschi di Firenze.
Se siete stanchi e provati, soprattutto se è molto caldo, potete prendere gli autobus che collegano Fiesole con Firenze ed evitare gli ultimi 10 km a piedi. Se invece deciderete di continuare il cammino e giungere in Piazza della Signoria a piedi, l’emozione sarà davvero immensa. Appena varcato il cartello dell’ingresso a Firenze, la piazza sembrerà non arrivare mai: niente paura, lei vi aspetta dove è sempre stata, pronta ad accogliervi in tutta la sua maestosità e a farvi riposare sul suo selciato quanto vorrete alla fine di questa incredibile esperienza.
Quando finalmente giungerete in Piazza, ricordatevi di scattare una foto davanti alla fontana del Nettuno, questa volta di Firenze, e recarvi presso il bookshop del Museo di Palazzo Vecchio per farvi apporre il timbro di arrivo nella credenziale.
Dove dormire e mangiare lungo la Via degli Dei?
Le strutture che offrono ristorazione e pernottamento sulla Via degli Dei sono diverse, alcune presenti già da molti anni mentre altre di recente avviamento, vista la costante crescita del turismo che predilige i trekking di montagna. Per essere sicuri di trovare posto, visto il graduale incremento dei camminatori, sia il sito ufficiale che le strutture stesse consigliano di prenotare la cena e la notte con anticipo. Per cui, studiatevi per tempo le tappe che intendete fare e procedete alla prenotazione degli alloggi che più vi aggradano lungo la Via degli Dei.
Considerate che la Via non è un cammino di pellegrinaggio, bensì un trekking turistico; quindi, gli alloggi che troverete non saranno donativi o ostelli ma B&B, campeggi e hotel. I prezzi, per questo, saranno in linea con il mercato del settore, anche se esistono varie possibilità per risparmiare qualcosa, per esempio preferendo i campeggi o gli affittacamere. Per farvi avere un’idea approssimativa dei costi a cui potrete incorrere, potreste spendere dagli 80 € in un B&B con prima colazione ai 50 € in un affittacamere, oppure ai 20/30 € di un campeggio. Chi ama dormire all’aperto ha comunque anche la possibilità di montare la propria tenda, a costo zero, nei bivacchi autorizzati.
Di seguito vi diamo qualche indicazione sulle strutture più conosciute dove poter cenare e trascorrere la notte lungo la Via degli Dei, fermo restando che potrete valutare tutte le strutture disponibili nel sito ufficiale del cammino.
Tappa 1: Badolo o Brento
- Agriturismo Piccola Raieda: è situato in zona Sasso Marconi, a pochi km da Brento, appena prima della salita che porta al Monte Adone. Qui potrete trascorrere una piacevole serata nel rilassante giardino e rinfrescare le gambe nell’antico abbeveratoio. Cenerete nei tavoli interni insieme agli altri commensali, in un’atmosfera calorosa e accogliente.
- Al B&B Da Mara Sulla Via degli Dei troverete Mara pronta ad accogliervi con una merenda rigenerante o una deliziosa cena, subito dopo aver valicato il monte Adone.
Tappa 2: Madonna dei Fornelli
- Elisa del B&B I Romani vi farà trascorrere una piacevolissima cena in cui vi racconterà tutta la storia della Flaminia Militare e dei luoghi attraversati dalla Via degli Dei. Offre camere private e cibi rigorosamente fatti in casa.
Tappa 3: Passo della Futa
- Al Camping il Sergente troverete accoglienti piazzole su cui installare la vostra tenda, oppure potete scegliere di alloggiare in una delle quattro casette mobili. Avrete anche la possibilità di fare un bel bagno rinfrescante nell’adiacente piscina e cenare all’interno del ristorante o nel piazzale esterno.
- Il Campeggio la Futa si trova vicino al Cimitero Germanico e offre casette attrezzate con cucina, posti letto e bagni con docce.
Tappa 4: San Piero a Sieve
- Il BB La Pieve accoglie i camminatori nel centro del paese con un bel giardino, in cui è presente un pozzo artesiano dove si possono immergere i piedi accaldati. Le camere sono private.
- Se sceglierete l’Affittacamere Via degli Dei, Giulia vi metterà a disposizione una tranquilla stanza, vicina a tutti i principali servizi.
Tappa 5: Bivigliano
- Casa Bartolacci è stata una delle prime case di villeggiatura del paese e conta due confortevoli appartamenti che possono accogliere anche gruppi.
- Alla Locanda di Bivigliano potrai invece cenare in giardino e pernottare per un modico prezzo.
Tappa 6: Fiesole
- Il B&B Le Cannelle è situato nel suggestivo borgo etrusco di Fiesole e offre camere comode e silenziose, perfette per riposare bene e ritrovare la giusta energia per percorrere gli ultimi 10 km fino a Firenze.
I nostri consigli per un trekking indimenticabile sulla Via degli Dei
All’inizio di questo articolo abbiamo accennato alle difficoltà più comuni in cui potreste imbattervi mentre vi troverete in cammino sulla Via degli Dei. Per facilitare la vostra avventura, vi diamo di seguito qualche consiglio che potrebbe tornarvi utile prima della partenza e durante il cammino, in modo che riusciate a vivere con il giusto spirito tutte le bellezze e le esperienze che la Via vi regalerà ogni giorno.
Scegliere l’abbigliamento più adatto
La cosa più importante sono le scarpe: avere un paio di calzature comode e robuste, adatte a vari terreni, sarà sicuramente la scelta giusta per evitare mal di piedi o vesciche. Sceglietele almeno di una taglia e mezzo più grande rispetto alla vostra, in modo che se il piede dovesse gonfiarsi non avrete grossi problemi. Un’altra cosa molto utile da portare con voi sono i bastoncini da trekking, che vi eviteranno il gonfiore alle mani (camminare per molte ore tenendo le braccia distese può far gonfiare le mani a causa dell’aumento del flusso sanguigno), ma vi aiuteranno soprattutto nelle discese, che in alcuni tratti sono molto ripide e sdrucciolevoli. Considerate anche di portare con voi un poncho, utilissimo in caso di pioggia, una torcia e maglie tecniche traspiranti, che si asciugano velocemente.
Fare provvista di acqua e cibo per il giorno
Lungo il percorso può capitare di non trovare per molti km strutture ricettive dove rifornirsi di acqua e cibo, per cui consigliamo di partire ogni mattina con un pranzo al sacco (acquistato presso il vostro alloggio oppure in un alimentari) e soprattutto acqua, perché non tutte le fontanelle che incontrerete, specialmente d’estate, potrebbero funzionare.
Utilizzare l’App Walk+
È vero che la Via è ben segnalata, ma se volete stare davvero tranquilli potete scaricare sul vostro smartphone l’app Walk+ che vi mostrerà in tempo reale, tramite la geolocalizzazione, dove vi trovate e se state seguendo la strada giusta.
Considerare le ore di luce
È da tenere in conto anche la stagione in cui si desidera intraprendere il cammino: se partite in autunno o inverno, l’aria è più fresca ma avrete poche ore di luce a disposizione, quindi è necessario pianificare le tappe in maniera tale da arrivare a destinazione prima del tramonto. In estate, invece, le ore di luce saranno di più e quindi avrete più tempo per godere del cammino, ma tenete conto che le temperature possono arrivare ad essere molto alte e in alcuni tratti non troverete zone d’ombra. Quindi, se potete, in estate considerate di partire la mattina molto presto, quando è più fresco.
Mai senza il kit di pronto soccorso
Antizecche, Compeed per eventuali vesciche, crema solare, pinzette, cerotti, antidolorifici e disinfettante non dovrebbero mai mancare nel vostro zaino per i cammini di più giorni. Andrà sicuramente tutto bene, ma come si dice, non si sa mai: è bene quindi trovarsi sempre preparati per qualsiasi intoppo.
Cosa dire di più sulla Via degli Dei? In questo articolo speriamo di avervi dato tutte le informazioni basilari per intraprendere la Via degli Dei con serenità e tranquillità, cercando di rispondere ai dubbi più frequenti che potrebbero sorgere a tutti coloro che vogliono provare questa esperienza. La nostra parte l’abbiamo fatta: adesso tocca a voi scoprire tutta la magia di questo spettacolare itinerario, che si può comprendere appieno solo vivendolo. Buon cammino!