La carbon neutrality è l’obiettivo di bilanciare le emissioni di gas serra emesse e quelle riassorbite. Per questo le aziende e le organizzazioni si impegnano a ridurre le emissioni di CO2 e di gas serra generate dalle loro attività, in un processo di quantificazione, riduzione e compensazione delle stesse.

La carbon neutrality rientra a tutti gli effetti nella strategia di Corporate Social Responsibility (CSR) che deve essere adottata dalle organizzazioni di ogni dimensione e settore produttivo per contrastare il riscaldamento climatico globale.

Come raggiungere la carbon neutrality

Se ciascuno nel proprio piccolo può fare qualcosa per ridurre le emissioni inquinanti, come utilizzare monopattini e biciclette elettrici, magari in bike-sharing, sono le aziende le più impegnate sul fronte della carbon neutrality. Diventare carbon neutral significa infatti farsi carico della propria impronta climatica e scegliere di rendere le proprie attività carbon free.

Per raggiungere la carbon neutrality le aziende sviluppano un iter tecnico di decarbonizzazione per quantificare e ridurre le emissioni di gas serra, arrivando a compensare le emissioni residue e non riducibili fino alla carbon neutrality del prodotto o servizio oppure dell’organizzazione, con rilascio della cosiddetta carbon neutral label.

La carbon neutrality diventa quindi un’azione fondamentale, in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione definiti negli accordi climatici internazionali. Tra questi c’è l’importante COP 21 di Parigi che ha posto l’obiettivo di contenere l’aumento della temperatura media terrestre a + 2°C rispetto al periodo pre-industriale.

La carbon neutrality fondamentale per l’obiettivo net-zero

La scienza indica che, per limitare gli impatti del riscaldamento climatico, le emissioni globali di gas serra dovranno essere dimezzate entro il 2030 per raggiungere l’obiettivo net-zero emissions nel 2050. A tal proposito, il report dell’IPCC “Global Warming of 1.5°C” precisa che se si raggiungesse questo obiettivo entro il 2040, la probabilità di contenere il riscaldamento climatico globale entro i +1,5 °C sarebbe molto più alta.

L’obiettivo infatti è di contenere la crescita del riscaldamento climatico di origine antropica ed i suoi effetti sui comparti ambientali, che a loro volta generano numerosi e variegati impatti sui sistemi economici e sociali umani.

Tanti progetti internazionali di carbon neutrality fanno ben sperare

Attualmente, vi sono numerosi progetti promossi dal settore privato a livello internazionale che mirano a raggiungere l’obiettivo di carbon neutrality. Tra questi, c’è la campagna Race to Zero dell’UNFCCC, lanciata nel giugno 2020, che ha l’obiettivo di contenere le emissioni di gas serra a livello globale e favorire l’adozione di un’economia decarbonizzata. Nel mondo della moda invece, il Fashion Pact rappresenta un’iniziativa collettiva volta alla protezione ambientale e climatica e rivolta alle aziende del settore.

In generale, le azioni internazionali carbon neutral action in corso, oltre a contenere il riscaldamento climatico globale, mirano a far adottare un approccio responsabile alla gestione delle emissioni di gas serra. A tal fine, le aziende, per contrastare il climate change, sono sollecitate a calcolare la propria impronta di carbonio e quella dei loro prodotti/servizi. Inoltre devono dichiarare gli obiettivi quantitativi da raggiungere, entro tempistiche chiare e definite.

Per fermare il riscaldamento globale e raggiungere gli standard di decarbonizzazione definiti a livello globale, quindi è necessario che tutti i soggetti dell’economia e della società civile assumano un impegno volontario e proattivo per la responsabilità climatica. Tutto ciò per superare la carbon neutrality e andare verso il net-zero.