Usare il cellulare al volante è vietato e comporta sanzioni severe, fino alla sospensione della patente. I rischi e le conseguenze possono essere gravissimi e riguardano tutti gli utenti della strada, non solo chi guida.

Due secondi di distrazione guidando a una velocità di 50 km/h sono sufficienti per percorrere ben 28 metri alla cieca: due secondi di disattenzione che possono costare la vita a qualcuno. È per questo che usare il cellulare al volante è considerata una pratica pericolosa e quindi vietata dalla legge.

Cellulare al volante: quali sono le norme e le sanzioni fino a questo momento

La normativa è regolata dall’articolo 173 del Codice della Strada (lo stesso articolo che stabilisce le norme per gli occhiali alla guida). Questa al punto 2 recita: “È vietato al conducente di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici (smartphone, computer portatili, notebook, tablet e dispositivi analoghi) che comportino anche solo temporaneamente l’allontanamento delle mani dal volante ovvero di usare cuffie sonore”.

Il punto 3-bis dello stesso articolo indica che le sanzioni possono variare da 165 a 660 euro. In caso di ripetizione del reato nell’arco di un biennio, alla sanzione amministrativa viene aggiunta la sospensione della patente da uno a tre mesi.

La violazione comporta inoltre la decurtazione di 5 punti dalla patente, che possono venire recuperati se non vengono commesse nuove infrazioni nei due anni successivi.

Cellulare alla guida: ulteriori specifiche

Due sentenze della Corte di Cassazione riguardano altrettanti aspetti specifici per quel che riguarda l’uso del cellulare durante la guida:

Quali saranno le sanzioni con il nuovo Codice della Strada 2023

Proprio ieri il Consiglio dei Ministri ha approvato il testo del Nuovo Codice della Strada, che quindi sarà legge dopo l’iter parlamentare: tra le misure proposte il cellulare al volante è al centro dell’attenzione.

La sanzione infatti salirà drasticamente: da 440 a 1.697 euro, con la sospensione della patente già alla prima infrazione da quindici giorni a due mesi.

Non è tutto: il Ministero delle Infrastrutture precisa che «in caso di recidiva nel biennio, oltre alla sanzione accessoria della sospensione della patente da uno a tre mesi, già prevista dal codice vigente, si prevede il pagamento di una somma da 644 a 2.588 euro, oltre a una decurtazione dei punti dalla patente: 8 nell’ipotesi di prima violazione e 10 punti alla seconda violazione».

Le pene si fanno ancora più severe, dunque: anche se manca ancora tempo prima dell’effettiva messa in atto e della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, questa proposta di legge si prefigge di ottenere una maggiore sicurezza sulle strade, andando ad aumentare multe e sanzioni anche in materia di monopattini e guida in stato di ebbrezza, oltre a un’intensificazione dei controlli (da remoto e autovelox).

Come usare il cellulare al volante in sicurezza e con prudenza

È chiaro a questo punto che l’unica soluzione è quella di evitare di usare il cellulare alla guida, e di cercare piuttosto un parcheggio comodo e al riparo da possibili sanzioni.

L’uso dello smartphone alla guida è consentito solo a certe condizioni. Se teniamo presente che è obbligatorio mantenere entrambe le mani sul volante, il modo più prudente e sicuro rimane quello di collegare lo smartphone alla macchina attraverso la tecnologia Bluetooth, per sfruttare il computer di bordo senza dover tenere il telefono in mano e distogliere lo sguardo dalla strada.

Il vivavoce del telefono resta ammesso, ma prendere in mano l’apparecchio per comporre la chiamata resta comunque una grossa imprudenza: come abbiamo visto all’inizio di questo articolo, 2 secondi di disattenzione potrebbero essere già troppi.