Centro di Milano chiuso alle auto? Potrebbe diventare realtà, in una parte di esso, entro il primo semestre del 2024. Lo ha annunciato il sindaco Giuseppe Sala nel suo intervento a Il Verde e il Blu, festival sui temi della sostenibilità.

Rendere le città più vivibili e assicurare loro una migliore qualità dell’aria passa inevitabilmente dalla riduzione del traffico automobilistico, considerato il principale fattore di emissioni inquinanti nelle aree urbane. Quindi, dal contestuale sviluppo della mobilità green e del trasporto pubblico.

La metropoli lombarda intende proseguire su questa strada. Lo dimostrano, ad esempio, l’aumento del ticket di accesso all’Area C (dal 30 ottobre 2023), ulteriori restrizioni alle ZTL e le misure a tutela di ciclisti e pedoni quali la segnaletica orizzontale in Corso Monforte.

Centro di Milano chiuso nel 2024: quali saranno le aree interessate

Il sindaco Sala ha utilizzato l’espressione “centro-centro” per individuare l’area interessata dal possibile provvedimento di interdizione al traffico privato. Si tratta del cosiddetto “quadrilatero della moda”, la celebre zona circoscritta da Via Monte Napoleone, Via Manzoni, Via della Spiga e Corso Venezia. Allargata però fino a Corso Matteotti, Via Case Rotte e Via Manzoni.

Dunque non l’intera Area C, cioè quella delimitata dalla Cerchia dei Bastioni, ma una porzione nettamente più piccola che tuttavia riveste un’elevato peso specifico, grazie all’elevata concentrazione di attività commerciali di lusso e alla vicinanza dal Duomo. E qui, non di rado, si assiste a vere e proprie sfilate di “supercar” le quali però non riescono a trovare parcheggio.

Come funzioneranno gli accessi

L’area sarà ovviamente accessibile con i mezzi pubblici, gli NCC e i taxi, ma non più alle auto private, a meno che non siano dirette ad autorimesse e garage. L’amministrazione comunale avrebbe riscontrato un certo favore da parte delle case di moda che hanno in zona i loro showroom e boutique.

Per il controllo degli accessi si ricorrerà alla videosorveglianza e ai varchi elettronici, da posizionare in particolare all’incrocio tra Corso Venezia e Via Senato. Non è da escludere il ricorso a telecamere con sistemi di rilevazione della targa, per avere un riscontro sempre più preciso di accessi autorizzati e non autorizzati.

Chiudere il centro città alle auto: le prospettive della scelta

Ovviamente non c’è ancora nulla di certo. Si tratta di una decisione che inevitabilmente farà nascere discussioni e polemiche. Esistono questioni tecniche e amministrative da affrontare e al momento si è ancora nella fase delle verifiche. In ogni caso, ciò sembra essere soltanto il punto di partenza per estendere le limitazioni al traffico nel cuore di Milano. Del resto, la città vuole sempre più porsi come modello in fatto di mobilità sostenibile e sistemi di trasporto pubblico.

Come ha affermato al quotidiano La Stampa,

“Con l’Area B il numero di macchine è diminuito di poco, 2-3% o qualcosa del genere. Però abbiamo visto che c’è un 7-8% di cambiamento nel profilo ambientale delle auto, meno inquinanti. Quindi è evidente che abbiamo chiesto un sacrificio a chi doveva cambiare macchina. Ma è anche evidente che abbiamo fatto qualcosa che va a favore dell’aria che respiriamo”.