La seconda vita delle bici vintage è garantita da un progetto sviluppatosi durante la pandemia e in continua crescita: Adèss Pedala combina ciclofficina, creatività artistica e sostenibilità per trasformare le vecchie biciclette in nuove e sorprendenti opere estetiche.
Ideato da Rosangela Rossi, meglio conosciuta come Pinky, icona della vita notturna del celebre club Plastic di Milano, Adèss Pedala si propone di riportare le bici vintage nell’era moderna, trasformandole in opere d’arte.
La rinascita delle bici vintage
Pinky ha avviato il progetto durante il primo lockdown, nell’aprile 2020, quando si è imbattuta nella vecchia bici di sua madre, abbandonata in un ripostiglio. Questo le ha risvegliato ricordi affettivi e aneddoti del passato: ha deciso in quel momento di recuperare la vecchia Bianchi per darle nuova vita e nuovi ricordi. Ha ripulito la bici, l’ha ridipinta in viola ciclamino e verde bosco e l’ha rimessa in funzione. Questo è stato il primo passo verso la creazione di quella che di lì a poco sarebbe diventata una vera e propria officina attrezzata, curata da un team composto da Gianni Cattaneo, Daniele Colombo, Corrado Parodi, Ilaria Rossi e Giovanni Torrani.
Il primo laboratorio è nato nella primavera del 2020 nel cortile di casa di Pinky, grazie a esperimenti amatoriali e ai consigli dei vicini. Dopo il successo del riciclo della Bianchi, altre due Grazielle sono state ripristinate e decorate in stile découpage, con i fumetti di Diabolik e Paperino.
Adèss Pedala, la seconda vita delle bici vintage
Il progetto ha preso una forma sempre più concreta, con l’introduzione del logo di Adèss Pedala disegnato da Nicola Guiducci, fino alla presentazione ufficiale dello scorso aprile in Terrazza Martini a Milano.
L’obiettivo principale di Adèss Pedala è dare una seconda possibilità a biciclette e tricicli vintage, che emergono da vecchi magazzini, cortili abbandonati, depositi di periferia e cantine. Pinky le cerca con cura, selezionando modelli pronti a rinascere grazie a una nuova, imprevedibile configurazione estetica.
Il progetto ha coinvolto numerosi artisti, creativi, amici e conoscenti di Pinky che hanno offerto le proprie interpretazioni artistiche. Molte le collaborazioni significative: Barbara Crimella, Matteo Domenichetti, Duty Gorn, Daniele Innamorato, Antonio Marras, Uros Mihic, Fabio Novembre, Gianluca Quaglia, Arte Vetraia, Max Villani, Corrado Parodi e Nicola Guiducci.
L’incontro con Milovan Farronato, critico e curatore d’arte contemporanea, ha aperto nuove possibilità creative e scultoree, coinvolgendo ulteriori artisti come Thomas Berra, Sergio Breviario, Giulio Delvé e Alek O.
Grazie al progetto Adèss Pedala, le biciclette retrò, con le loro contaminazioni artistiche, hanno ottenuto una nuova vita, sono state rimesse a nuovo e sono state riportate in strada, in un’ottica sostenibile che vede il recupero e la reinvenzione protagonisti: la biciletta diventa così un simbolo di riuso, riciclo e libertà, un invito a ridefinire il nostro stile di vita, già promosso dal concetto di bike sharing.