Il settore dell’automotive mostra segnali di netta ripresa. In crescita le immatricolazioni delle auto ibride e a benzina. Calano invece le elettriche e le plug-in.
Siamo ancora lontani dai numeri del pre-Covid. Eppure il mercato delle quattro ruote continua a crescere nel 2023. Chiudendo con un deciso 22,8% in più rispetto allo scorso anno. Le immatricolazioni corrispondenti ai primi nove mesi dell’anno in corso ammontano a 1.176.882 unità. Oltre 200mila in più in riferimento al periodo di gennaio-settembre 2022.
Ad oggi, l’auto più venduta resta la Fiat Panda (9.469), seguita dalla Dacia Sandero (4.033). Terzo posto, invece, per la Fiat 500 (3.893). Ecco la classifica aggiornata delle vetture più vendute in Italia.
In crescita le immatricolazioni di auto ibride
Le auto ibride sfiorano addirittura il 40% del totale delle preferenze. Ma mentre le full hybrid si fermano all’11%, le vetture mild hybrid raggiungono il 28,5%. La caratteristica di queste automobili, dette anche “ibride leggere”, è che affiancano un motore elettrico ai più classici a benzina o diesel. Consentendo di consumare meno carburante durante l’accelerazione.
Tra le più vendute, c’è la Fiat Panda (8.542). Seguita dalla Fiat 500 (3.610), dalla Toyota Yaris Cross (3.581), dalla Lancia Ypsilon (3.361), Ford Puma (2.942) e dalla Nissan Qashqai (1.800). Chiudono la classifica delle auto più vendute la Toyota Yaris (1.550), la Kia Sportage (1.429), Suzuki Ignis (1.090) e la Hyundai Tucson (989).
Gli italiani continuano a preferire la benzina
Fatta eccezione, dunque, per le auto ibride, gli italiani continuano a preferire i motori alimentati a benzina. Che, chiudendo con il 29,3% delle quote di mercato nel mese di settembre 2023, resta la prima scelta.
Va male invece per il diesel, che perde poco meno di 300 auto immatricolate, attestandosi comunque al 15,5% di quota. Le vetture a GPL si fermano all’8,9% del totale. Mentre il metano è il vero fanalino di coda della classifica, con lo 0,1%.
Scopriamo ora quali sono le auto più vendute, suddivise per alimentazione.
Le auto a benzina più vendute
Ecco la classifica aggiornata relativa alle vetture a benzina:
- Citroen C3 (2.898);
- Jeep Avenger (2.875);
- Peugeot 208 (2.529);
- MG ZS (2.401);
- Toyota Aygo X (2.137);
- Volkswagen T-Roc (1.778);
- Opel Corsa (1.695);
- Volkswagen T-Cross (1.694);
- Volkswagen Polo (1.497);
- Hyundai i10 (1.343).
La classifica delle auto diesel
Le auto diesel più vendute sono:
- Volkswagen T-Roc (1.206);
- Peugeot 208 (1.133);
- Mercedes GLA (1.059);
- Volkswagen Tiguan (1.037);
- Audi Q3 (936);
- Jeep Compass (854);
- Fiat 500X (730);
- Alfa Romeo Stelvio (666);
- Jeep Renegade (599);
- Fiat Tipo (563).
Sul GPL, il primato va alla Dacia
È la casa automobilistica rumena Dacia ad assicurarsi le prime due posizioni nella classifica delle auto più vendute. Con la Dacia Sandero (2.988) e la Dacia Duster (1.478). Seguono Renault Captur (1.207) e Renault Clio (1.031). Solo al quinto posto, in questa categoria, si attesta la Fiat Panda (833).
Chiudono la classifica, nell’ordine, Lancia Ypsilon (429), DR 4.0 (333), Dacia Jogger (317), DR 5.0 (316) e, infine, la Kia Stonic (300).
Calano le immatricolazioni di auto elettriche e plug-in
Discorso a parte, invece, quello relativo alle ECV. Le vetture elettriche pure e le ibride plug-in hanno chiuso il mese rispettivamente con 3,6% e il 4% delle immatricolazioni. A guidare la classifica delle auto elettriche più vendute si conferma la Tesla Model Y (803). Seguono, con un certo distacco, la Smart Fortwo (412) e la Volkswagen ID.3 (282). Al quarto posto, la Fiat 500 (281).
Per quanto riguarda invece le ibride plug-in, le auto più vendute sono la Cupra Formentor (527), Ford Kuga (414), la Jeep Compass (230) e, quasi a pari merito, l’Audi Q3 (223) e l’Audi Q5 (222).
Stando ai numeri delle immatricolazioni, dunque, si conferma il quadro emerso nello scorso giugno nel report diffuso da Acea. Secondo l’associazione europea dei costruttori automobilistici, infatti, l’Italia ancora arranca nel settore dell’elettrico. Che cresce, invece, nel resto dell’Europa.
La mobilità elettrica, pur confermandosi una scelta pienamente sostenibile, resta una soluzione complicata nel Belpaese, dove soprattutto scarseggia un’omogenea distribuzione delle colonnine elettriche di ricarica sul territorio.
A dare un quadro chiaro delle difficoltà è lo Smart Mobility Report 2023, studio dell’osservatorio Energy & Strategy della School of Management del Politecnico di Milano sulla decarbonizzazione dei trasporti in Italia. Lo stesso report racconta anche quali siano i motivi che spingono gli italiani verso elettrico. Tra questi figura proprio la volontà di ridurre le emissioni inquinanti, seguita dalla presenza di incentivi all’acquisto e all’uso.