Una tappa nell’antica via Francigena, ma non solo. Boschi incantati, acque limpide, arte, cultura, biodiversità e paesaggi sorprendenti fanno del Comune di Acquapendente, in provincia di Viterbo, la Gerusalemme Verde.

La trovate sulla Cassia a 90 km da Siena e a 130 km da Roma. L’auto è l’opzione più consigliata visto che la stazione ferroviaria più vicina è Orvieto a 30 km. Su alcuni distributori potete pagare anche con Telepass, ma vi consigliamo di farlo prima di arrivare, perché una volta giunti ad Acquapendente difficilmente vorrete venir via. Scopriamo dunque quali sono le cose assolutamente da vedere e da fare.

La magia della natura di Acquapendente

Ad Acquapendente la natura regala grandi emozioni. Se non l’avete vista vi consigliamo di vederla dal vivo, ma magari l’avete vista e non lo sapete. Infatti…

Il Bosco del Sasseto

Il Bosco è stato utilizzato come set cinematografico. Si ricorda in particolare il film Il Racconto dei Racconti di Matteo Garrone. Qui trovate oltre 30 specie di alberi tra cui faggi, olmi, aceri di monte, lecci e alberi della manna. Deve il suo nome ai massi lavici originati da un antico vulcano, massi tra i quali sono cresciuti alberi centenari alti oltre 25 metri e con più di 1 metro di diametro. Le forme contorte degli alberi, i manti di felci e il ricco sottobosco donano al luogo un’atmosfera particolare.

La Riserva Naturale Monte Rufeno

Istituita nel 1983, fa parte del sistema delle aree protette della regione Lazio e si protrae per 2893 ettari nel territorio del Comune di Acquapendente. La flora è ricca di specie rare, così come la fauna. In cima al monte si trova l’Osservatorio Astronomico, gestito dall’Associazione Nuova Pegasus, un centro di ricerca, didattica e divulgazione scientifica.

L’arte, il racconto dei secoli

Durante il Medioevo una cinta muraria, poi parzialmente distrutta, circondava la città, che ha mantenuto la storicità dei suoi monumenti.

Basilica del Santo Sepolcro e Cripta

La Basilica del Santo Sepolcro si trova lungo la Via Francigena. La leggenda vuole che mentre la regina Matilde di Westfalia era diretta a Roma per edificare un santuario dedicato al Santo Sepolcro, i muli carichi d’oro che trainavano la carovana si siano fermati ad Acquapendente, inginocchiandosi e rifiutandosi di ripartire, e che durante la notte un sogno l’abbia convinta a costruirla lì. La cripta è meta ancora oggi di pellegrinaggio e custodisce la copia del sepolcro di Gesù più antica al mondo.

Palazzo Viscontini

Monsignor Antonio Viscontini lo commissionò nel 1581 a Ippolito Scalza di Orvieto. Alla morte del Viscontini passò alla nipote Egidia e poi alla famiglia Benci. Dal ‘700 ai primi dell’800 appartenne ai Cerri ed è attualmente di proprietà della famiglia Cordeschi.  All’interno del palazzo c’è il grande giardino in cui Alessandro Antonaroli Feliziani costruì nel 1871 un anfiteatro dedicato a Girolamo Fabrizio, pioniere della medicina moderna.

Chiesa di S. Agostino

Chiesa gotica risalente al 1290. Nel 1746 un violento incendio danneggiò la chiesa che fu parzialmente ricostruita e venne riaperta al culto l’anno seguente assumendo l’aspetto barocco che conserva ancora oggi. Il campanile è opera di Guglielmo Meluzzi, l’architetto che ha progettato gli edifici più importanti dopo l’unità d’Italia.

Chiesa di S. Francesco

Consacrata originariamente come chiesa francescana di Santa Maria da Monsignor Aldobrandini nel 1149. Faceva parte di un monastero abitato dai frati minori conventuali fino a qualche decennio fa. Per entrare nella chiesa si passa per un ampio portale, la cui cornice in pietra bianca e rosa e termina in un arco che racchiude un affresco dell’Assunta.

Nell’antica sagrestia la Pinacoteca conserva opere provenienti dal convento dei francescani, come il S. Bernardino da Siena di Sano di Pietro, La vergine in Adorazione del Bambino del Maestro di Marradi e 2 preziose repliche di opere di Raffaello del falsario Terenzio Terenzi.

Castello di Torre Alfina

Il Borgo di Torre Alfina (602 m) domina il territorio circostante. Nasce nell’alto medioevo attorno a una torre di avvistamento situata nel punto più alto dell’Altopiano dell’Alfina. Dopo Desiderio, ultimo re dei Longobardi, spetterà alla famiglia orvietana dei Monaldeschi prima e al suo ramo della Cervara poi, il ruolo di Signori del Castello, che passò in eredità nella seconda metà del ‘600 ai marchesi Bourbon del Monte.

Castello di Trevinano

Poche le notizie sul Castello di Trevinano, risalenti alla metà del XII secolo, nel periodo degli scontri tra aquesiani e orvietani. Nel 1187, il trattato di pace sancì la concessione dell’abitato di Trevinano ai Visconti di Campiglia, discendenti degli Aldobrandeschi. Attualmente il Castello appartiene alla famiglia Boncompagni-Ludovisi, che ereditò il castello dalla linea femminile della famiglia Bourbon del Monte, ultimi feudatari di Trevinano.

Molto da vedere, molto da vivere. La cultura ad Acquapendente

Museo della Città

A Palazzo Oliva oggi ha sede il Museo della Città. Dopo la distruzione del feudo di Castro, Papa Innocenzo X trasferì la sede vescovile ad Acquapendente; la Curia acquistò il palazzo privato della famiglia Oliva e ne fece il Palazzo Vescovile sin dal 1649. Le sue stanze ospitarono una lunga serie di ecclesiastici fino alla soppressione della diocesi di Acquapendente nel 1986.  Il Museo della Città valorizza l’identità del territorio attraverso reperti che ne documentano la storia, l’arte e la cultura. All’ultimo piano una sezione dedicata riproduce le tappe principali della Via Francigena, da Canterbury a Roma.

Museo del Fiore

Museo naturalistico nei boschi della Riserva Naturale Monte Rufeno, dedicato ai fiori in ogni loro sfaccettatura, con una sezione dedicata ai Pugnaloni, bellissimi mosaici realizzati con foglie e fiori.  Vi possono essere organizzati molti tipi di eventi e attività: dalle visite didattiche per gli studenti agli approfondimenti per i docenti, dalle visite turistiche alla gestione annuale di eventi.

La festa dei Pugnaloni e gli altri eventi

La festa più importante di Acquapendente è la Festa dei Pugnaloni, che si celebra ogni anno  la terza domenica di maggio ed è una delle feste folcloristiche più antiche della Tuscia. Narra la leggenda che, durante il dominio di Federico Barbarossa, due contadini abbiano assistito alla miracolosa fioritura di un ciliegio secco: venutolo a sapere, gli altri paesani, considerandolo un buon auspicio, insorsero armati di pungoli e attrezzi da lavoro, cacciando il sovrano. Ne nacque una festa per celebrare la riconquista della libertà e ringraziare la Madonna.

Altri eventi

Non sarà famoso come altri carnevali italiani ma anche Acquapendente ha un suo Carnevale. Oltre a questo, ogni anno si tengono importanti eventi culturali come il festival d’arte contemporanea Urban Vision a luglio e il Viaggio nella Civiltà Contadina e Artigiana ad agosto. Importanti anche gli eventi sportivi come la Scarpinata di Monte Rufeno, appuntamento fisso a settembre e manifestazioni podistiche sul percorso della Via Francigena: la Francigena Marathon, da Acquapendente a Montefiascone e la World Francigena Ultramarathon da Siena ad Acquapendente.