Le consegne con cargo bike sono più rapide, ecologiche ed economiche e costituiscono una valida alternativa ai furgoni, che invece inquinano di più e tendono a creare ingorghi nel traffico cittadino.

Tra le realtà che hanno intuito il potenziale delle cargo bike per la mobilità sostenibile c’è il Comune di Milano, che ha promosso, nell’ultimo trimestre del 2022, un progetto pilota finalizzato a sviluppare un nuovo modello di consegne a domicilio.

Per l’occasione, il sistema è stato applicato a pacchi di peso non superiore a 5 chili in consegna negli scorsi mesi di ottobre, novembre e dicembre. L’amministrazione ha coinvolto l’operatore di ciclo-logistica UBM. L’azienda, individuata con un’apposita procedura di selezione, ha ricevuto un contributo di 10.000 euro e ha messo a disposizione il proprio magazzino per gli operatori partecipanti.

Quante sono le consegne a domicilio?

Ogni giorno, nella città di Milano, si effettuano 155.000 consegne a domicilio. Del resto, siamo nell’età dell’oro dell’e-commerce e dei corrieri espresso. Un’ascesa a cui il recente periodo di pandemia ha fornito ulteriore propulsione.

Tuttavia, la moltitudine di furgoni in circolazione nelle aree urbane non è certo un toccasana per l’ambiente, tra il rischio di circolazione congestionata e il peggioramento della qualità dell’aria. Così il Comune ha deciso di scommettere sulle cargo bike, come sta succedendo da tempo in diverse città europee.

Consegne con cargo bike: il progetto

La sperimentazione è avvenuta nell’ambito di un progetto finanziato da C40 Cities, network globale che riunisce oltre 100 sindaci di importanti città del mondo, uniti dal comune impegno per il contrasto alla crisi climatica. Nelle intenzioni di Palazzo Marino la mobilità sostenibile può e deve riguardare anche il commercio.

A tal scopo, amministrazione comunale e AMAT, l’agenzia municipale per la mobilità, l’ambiente e il territorio, hanno vinto il bando internazionale Zero Emission Urban Goods Transportation Technical Assistance Programme (Programma di assistenza tecnica per il trasporto urbano di beni a zero emissioni), indetto da C40 Cities con il supporto di Ingka Group (Ikea) e volto a incentivare consegne più veloci, a costi ridotti e con meno emissioni.

I risultati: tempi, costi e impatto ambientale

Nei tre mesi del progetto sono state effettuate 4.117 consegne per 4.784 pacchi, in un’area centrale di 3 chilometri quadrati. Secondo i dati elaborati da AMAT in collaborazione con il Politecnico di Milano, con le cargo bike le consegne di ultimo miglio risultano molto più efficienti rispetto a quelle effettuate con furgoni.

Infatti, le bici da trasporto si sono confermate un mezzo pratico e responsabile. Il tempo per concludere la consegna si è ridotto da 5,5 minuti per pacco a 4,2 (-23%). I costi sono scesi da 2,35 euro a 1,40 per ogni consegna (-40%). Infine, secondo le stime, le emissioni di polveri fini e sottili, CO2 e ossidi di azoto si sono quasi azzerate (-90%).

Come spiega Caroline Watson, direttrice trasporti di C40 Cities «le città di tutto il mondo stanno adottando ambiziose misure per ridurre al minimo l’impatto del trasporto urbano di merci. I risultati del progetto pilota dimostrano che le cargo bike rappresentano un’alternativa efficace e meno impattante rispetto ai veicoli a combustione termica. Esse possono offrire una soluzione competitiva, alle imprese più piccole per ridurre le emissioni nell’ultimo miglio».