Attivo da pochi giorni il portale per chiedere il bonus retrofit, che copre di buona parte delle spese sostenute per la conversione di un motore termico in un motore elettrico
Possedere un’auto elettrica ha i suoi vantaggi, così come convertire in elettrico un motore che originariamente non lo è. Dal 15 febbraio è infatti attiva la piattaforma creata per permettere agli utenti di richiedere il bonus retrofit per l’installazione di sistemi di riqualificazione elettrica su veicoli usciti dalla fabbrica e immatricolati con un motore termico.
Il contributo è coperto da fondi accantonati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. È erogabile solo una volta per sistemi installati per la riqualificazione elettrica dei veicoli a partire dal 10 novembre 2021 al 31 dicembre 2022, salvo esaurimento delle risorse. Copre il 60% della spesa sostenuta per l’installazione, fino ad un massimo di 3.500 euro, più il 60% delle spese per l’imposta di bollo per l’iscrizione al PRA e per l’imposta regionale di trascrizione.
Cos’è la riqualificazione di un veicolo
Per usufruire del bonus retrofit 2023, occorre convertire l’auto (l’operazione ancora non può essere effettuata su veicoli a due ruote) rispettando le procedure richiamate dal decreto n. 219 del 2015 del Ministero che specifica le caratteristiche di una riqualificazione a norma. Perché si parli di riqualificazione occorre che il veicolo convertito comprenda:
- Un motopropulsore (macchina elettrica e relativo convertitore di potenza), montato a monte degli organi di trasmissione;
- Un pacco batterie (comprensivo di sistema di gestione elettrica e termica degli accumulatori e di sistema di sezionamento e protezione) per fornire energia e potenza di trazione;
- Un’interfaccia per la ricarica del pacco batterie;
- Eventuali altri sottosistemi necessari al corretto funzionamento del veicolo trasformato.
Quali mezzi possono essere riconvertiti?
Il bonus retrofit è destinato a chi ha riqualificato in elettrico un veicolo di una di queste tipologie:
- M1: mezzi per il trasporto di persone, con almeno 4 ruote e massimo 8 posti a sedere, oltre al sedile del conducente;
- M2: veicoli progettati e costruiti per il trasporto di persone, con più di 8 posti a sedere oltre a quello del conducente e massa massima non superiore a 5 tonnellate;
- M3: veicoli destinati al trasporto di persone, con massimo 8 posti a sedere oltre al sedile del conducente, peso massimo oltre 5 tonnellate;
- N1: veicoli per il trasporto di merci con peso massimo non superiore a 3,5 tonnellate;
- Le categorie M1G, M2G, M3G e N1G, le versioni fuoristrada delle categorie sopra citate.
Come funziona la piattaforma Retrofit
Per ottenere l’erogazione del contributo i soggetti richiedenti devono dunque inviare l’apposita richiesta mediante la piattaforma Retrofit.
Per accedere alla piattaforma e richiedere l’erogazione del contributo è necessaria l’autenticazione tramite SPID e seguire i passaggi:
- Riempire le caselle nella pagina Compila l’istanza;
- Fornire i dati supplementari come e-mail, personalità fisica o giuridica del proprietario del mezzo;
- Fornire informazioni sul veicolo come numero di targa, tipologia e data di installazione del nuovo motore;
- Dichiarare le spese sostenute differenziando della spesa sostenuta per l’installazione, le spese per l’imposta di bollo per l’iscrizione al PRA e per l’imposta regionale di trascrizione;
- Fornire i dati per l’accreditamento del bonus, come Iban e intestatario del conto;
- Caricare gli allegati nella piattaforma, ossia tutta la documentazione delle fatture e dei pagamenti e la carta di identità;
- Firmare;
- Inviare la domanda.