Luoghi senza tempo, paesaggi mozzafiato, spiagge ampie e mare cristallino, i profumi della natura incontaminata e i sapori della cucina tradizionale fatta di ingredienti semplici e genuini a cui è impossibile resistere. Dove siamo? Naturalmente in Calabria.
Se dovessi fare una lista di che cosa vedere della Calabria scommettiamo che non ti basterebbe una giornata. Per questo motivo, dopo averti suggerito quali sono i dieci posti da vedere in Sicilia, abbiamo deciso di proporti un elenco di quello che non puoi perdere nella punta dello stivale italiano, concentrandoci in particolare sulla costa tirrenica.
Sogni una vacanza all’insegna del relax o dell’avventura? Sei un turista enogastronomico sempre a caccia del prodotto tipico del territorio oppure preferisci lasciare a casa la fretta, andare nella direzione opposta alla frenesia e concederti uno slow travel? La risposta è sempre e solo una: Calabria.
Non ci resta che scoprire quali sono i 12 luoghi imperdibili del versante tirrenico, dove si trovano località davvero speciali che fanno felice ogni tipo di viaggiatore.
Scalea: la città delle 4 porte tra tesori storici e un mare da favola
A metà strada tra mare e montagna, Scalea è senza dubbio una delle mete più apprezzate della suggestiva e profumata costa della Riviera dei Cedri, il cui nome deriva dalla diffusa coltivazione del particolare agrume.
Il centro storico dell’antico borgo medievale, arroccato sul promontorio che domina il paesaggio costiero e protetto dal massiccio complesso del Pollino, è un intreccio di vicoli, scale, larghe, archi, supporti (piccole gallerie) e architetture medievali, come il magnifico Palazzo dei Principi, con numerosi punti di osservazione che al tramonto regalano una vista suggestiva su Scalea. Inoltre, l’accesso alla città vecchia è costituito da quattro porte e la più importante è Porta Marina, in piazza Padre Pio, dove puoi visitare anche la casa del filosofo cartesiano e matematico Gregorio Caloprese. Dopo una passeggiata tra le bellezze del borgo antico, ti suggeriamo di fare un giro in barca o in kayak per esplorare le meravigliose grotte marine du Trasi e du’ Jesci, della Pecora e del Bacio, partendo dalla splendida spiaggia di Ajnella, un arenile ampio e sabbiolo, lungo circa 8 km e interrotto a metà da un grande scoglio che ospita la Torre Talao, simbolo della città.
Ami gli sport acquatici? Le spiagge di Scalea, con il loro mare trasparente e i fondali da sogno, sono un vero paradiso per gli appassionati di snorkeling, nuoto e tuffi.
Santa Maria del Cedro: Bandiera Blu, archeologia e coltura del cedro
Un altro borgo caratteristico della Riviera dei Cedri è Santa Maria del Cedro sulla cui spiaggia, caratterizzata da sabbia fine alternata a ghiaino, in particolare verso la riva, e da un mare limpido con tonalità cangianti, dall’azzurro al blu, sventola la Bandiera Blu assegnata dalla Foundation for Environmental Education (FEE).
Fondata nel XVII secolo dagli abitanti di Abatemarco, a seguito della distruzione di quest’ultimo, la cittadina conserva importanti testimonianze archeologiche che ne raccontano le diverse fasi di sviluppo a partire dall’antica città greca di Laos che sorgeva a est dell’odierna frazione di Marcellina, in località San Bartolo. Sul territorio santamariota si trovano anche altri reperti storici sopravvissuti al tempo e degni di nota, come Torre Longa, Torre Nocito e Torre Sant’Andrea, costruzioni di epoca normanna, e lo splendido opificio risalente al XV-XVI secolo, conosciuto con il nome di Carcere dell’Impresa, che oggi ospita il Museo del Cedro, dove puoi scoprire curiosità e aneddoti sull’oro verde della Calabria e degustare i migliori prodotti artigianali a base di cedro, tra cui l’autentica cedrata. Da Santa Maria del Cedro, percorrendo la SP9 e la S.da Statale 19 delle Calabrie/SP241, puoi raggiungere in meno di un’ora il Parco del Pollino, che segna il confine tra Calabria e Basilicata, ma prima fermati a visitare il Castello di San Michele, la fortezza risalente al XI secolo che domina la piana del fiume Abatemarco.
Diamante: la “perla del Tirreno” e la città dei murales
Non è un caso se gli scrittori Maltide Serao e Gabriele D’Annunzio hanno ribattezzato Diamante la “perla del Tirreno”. Questo antico paese di pescatori, con le sue stradine strette, le affascinanti scalinate, le larghe piazze, gli affacci panoramici sul mare, che offrono una splendida vista sulla vicina isola di Cirella, e i muri dei vicoli dipinti da artisti provenienti da diverse parti del mondo, è considerato un vero e proprio gioiello della costa cosentina. Inoltre, la serie di murales che decorano le pareti degli edifici del centro storico ha fatto guadagnare a Diamante l’appellativo di “città più dipinta d’Italia”.
Ad accoglierti all’ingresso della città c’è subito lo splendido Lungomare nuovo, mentre proseguendo verso la parte antica incontrerai il secondo lungomare, detto anche Lungomare vecchio o “salotto di Diamante”, da cui la sera è possibile osservare l’affascinante spettacolo della costa illuminata dalle imbarcazioni dei pescatori con le lampare. Uno degli aspetti più belli di Diamante è il contrasto tra il paesaggio marino e quello montano del Parco La Valva, un’area verde situata lungo il fiume Corvino, ideale per lunghe passeggiate rilassanti o per un pic-nic immersi nella natura. Nel parco, inoltre, ha sede l’Accademia Italiana del Peperoncino che ogni anno a settembre organizza il festival dedicato all’ingrediente più famoso della cucina calabrese.
Cetraro: la meta perfetta per una vacanza lenta tra mare, cultura e buon cibo
Una passeggiata sul porto mentre degusti un gelato, un giro tra le vie di una città secolare, i vicoli del centro storico medievale racchiuso tra le porte di Mare, di Basso e di Sopra, un tuffo in acque azzurre e limpide, un giro in barca per scoprire grotte marine e spiagge nascoste, scorci suggestivi e un susseguirsi di passaggi incredibili che vanno dal Mar Tirreno al verde delle montagne incontaminate.
Cetraro, probabilmente la prima città marittima bruzia, è la risposta al tuo desiderio di vivere una vacanza tranquilla, con i suoni della natura a fare da colonna sonora. Qui il tempo scorre a un ritmo più lento e il profumo del mare si mescola a quello dei piatti proposti dai ristoranti che propongono le specialità della cucina locale. Nei pressi di piazza del Popolo, la principale della città, dove si trova u Giganti, ovvero la Fontana del Nettuno, fermati a visitare la chiesa in stile barocco di San Benedetto Abate, con il suo antico torrione convertito in campanile.
Tappa obbligata anche al Museo dei Brettii e del Mare, sito nello storico Palazzo del Trono, dove sono conservati i reperti provenienti dai siti archeologici presenti sul territorio che raccontano la storia e l’identità del piccolo borgo in provincia di Cosenza. Particolarmente bella è la spiaggia della Scogliera dei Rizzi, racchiusa tra alte scogliere, caratterizzata da sabbia mista a ghiaia fine e bagnata da un mare cristallino, l’ideale se anche tu ami le lunghe nuotate in mare aperto e lo snorkeling.
Fuscaldo: alla scoperta di un borgo poco conosciuto ma ricco di cultura
Probabilmente Fuscaldo è uno dei borghi meno conosciuti della Calabria occidentale, ma è sicuramente tra i più suggestivi, con un centro storico situato in posizione panoramica a 350 metri sul livello del mare. Il nome del piccolo comune del Medio Tirreno Cosentino, che sorge tra Paola, la città che ha dato i natali all’eremita San Francesco (fondatore dell’Ordine dei Minimi), e Guardia Piemontese, dove ancora oggi si parla la lingua occitana, deriverebbe dal latino fons calidus, ovvero “fonte calda”, in riferimento alle fonti termali che si trovano nei pressi del Convento di San Francesco, o forse dal nome di persona Foscoaldus diffuso in epoca medievale.
Il “Paese dei Cento Portali”, così chiamato per i numerosi portali tufacei realizzati a mano per adornare i palazzi signorili, è la destinazione ideale per coloro che alle vacanze leisure preferiscono il turismo culturale: oltre al già citato Convento di San Francesco, in pieno centro puoi visitare l’antica Chiesa Matrice, risalente al XI-XII secolo, e la Chiesa dell’Immacolata, con il suo campanile alto 35 metri e sorretto da 12 colonne di tufo. Fuscaldo è anche molto altro: panorami suggestivi, affacci sul mare, zone boscose, distese di ghiaia e sabbia del litorale di Marina di Fuscaldo, paesaggi rurali e numerosi punti panoramici da cui ammirare il colore degli incantevoli tramonti calabresi.
Fiumefreddo Bruzio: uno dei borghi più belli d’Italia tra arte e natura
Inserito nella lista dei Borghi più belli d’Italia, Fiumefreddo Bruzio sorge nella parte meridionale della provincia di Cosenza e conserva ancora intatto il fascino di città medievale tanto che il tempo sembra essersi fermato. Il simbolo del piccolo borgo incastonato tra le colline, dal cui belvedere, nelle giornate più limpide, è possibile scorgere i profili del Vesuvio (a nord), dello Stromboli (a ovest) e dell’Etna (a sud), è il Castello della Valle la cui fondazione risale al 1201. Il castello merita una visita non solo per la sua valenza storica (è stato dichiarato anche “Monumento Contro Tutte le Guerre), ma anche perché alcune pareti interne ed esterne all’edificio sono state affrescate dal famoso pittore italiano Salvatore Fiume che negli anni Settanta volle rivitalizzare con la sua arte sia il castello, sia il paese ai piedi del Monte Cocuzzo. Inoltre, dal castello puoi godere di un magnifico panorama sul mare e sulla costa tirrenica. Dalle meraviglie storico-artistiche passiamo ai gioielli della natura: Fiumefreddo Bruzio, infatti, vanta anche un lussureggiante patrimonio montano, ricco di querce, castagni, piante officinali e aromatiche, a cui si aggiunge la bellezza di una spiaggia immersa nella vegetazione della macchia mediterranea, con un arenile caratterizzato da sabbia mista a ciottoli.
Amantea: la splendida località balneare della costa tirrenica
Amantea, facilmente raggiungibile dall’aeroporto di Lamezia Terme, da cui dista circa 30 minuti, ha tutto quello che ti serve per vivere una vacanza indimenticabile: un ricco patrimonio culturale, composto da edifici religiosi, palazzi nobiliari e i resti di un castello di origini medievali, bellezze naturalistiche, come il Parco Marino Regionale “Scogli di Isca” e la grotta posta sotto al centro storico, un tempo approdo per velieri e mercantili, spiagge magnifiche e acque limpidissime che fanno felici gli amanti di windsurf, kitesurf e immersioni subacquee.
Uno degli edifici più importanti della città è la Chiesa di San Bernardino da Siena, un monumento nazionale risalente alla prima metà del Quattrocento, ma meritano una visita anche la Collegiata di San Biagio, e Palazzo delle Clarisse, la dimora storica che un tempo ospitava le suore dell’omonimo ordine religioso e oggi è la sede dell’Accademia degli Arrischiati, del Museo della Copia d’Autore e di un ristorante di alta cucina. Dopo il tramonto, quando le luci si accendono e Amantea si trasforma in un piccolo presepe, goditi una cena in uno dei ristoranti sul lungomare e concludi il pasto con un goloso bocconotto ripieno di gelato.
Cleto: il paese del “turismo lento”
Conosciuto come il “Comune dei Due Castelli”, in riferimento alla presenza di due castelli medievali entrambi visitabili, Cleto dista circa 10 chilometri dal mare e dalle grandi spiagge della zona di Amantea e sorge sulle colline dell’entroterra, nel basso Tirreno Cosentino, ai piedi di Monte Sant’Angelo e di fronte alle isole Eolie. Il nome di questo piccolo paese è legato al mito di Cleta e quindi, secondo la leggenda, la sua fondazione risalirebbe al periodo della guerra di Troia (X secolo a.C.). Se credi che lo slow tourism non sia una moda, ma un modo per diverso per scoprire nuovi luoghi, e non rinunci mai a una passeggiata nella natura, allora Cleto è il posto che fa per te: qui puoi scegliere tra diversi percorsi di trekking, in base al tuo livello di preparazione, e ammirare le bellezze del piccolo borgo da punti di vista lontani dai classici itinerari turistici. L’incantevole centro storico del paese, al quale si accede mediante quattro porte, ad ogni passo rivela agli occhi del visitatore vestigia di tempi lontani, mentre le scalinate che attraversano il cuore del paese conducono agli imponenti resti del castello di Petramala (o castello di Cleto), scavato nella roccia e circondato da uliveti secolari.
Curinga: la città dei due giganti e della tradizione artigiana
Non uno ma ben due alberi secolari che gli sono valsi il soprannome di “paese dei due Giganti”. Curinga è il borgo storico della provincia di Catanzaro dove puoi ammirare da vicino il maestoso platano orientale millenario, tra i più grandi e vecchi d’Europa, mentre il pioppo nero più grande d’Italia, rimasto in vita per circa 300 anni all’ingresso del paese, purtroppo è crollato nel 2018. Così, il grande patriarca verde in località Vrisi, che nel 2020 ha gareggiato per aggiudicarsi il titolo di “Tree of the year” è rimasto l’unico a guardia del paese arroccato su una collina e distante pochi chilometri dalle spiagge della Costa dei Feaci, nota anche con il nome di Riviera dei Tramonti. Nei pressi del grandioso albero, in località Corda, su un poggio che domina il paese e il mare, trovi anche l’Eremo di Sant’Elia, uno dei monumenti più misteriosi della storia calabrese che nelle giornate limpide offre una vista impareggiabile sul golfo di San’Eufemia e sulla piana di Lamezia fino alle isole Eolie. Per un altro panorama mozzafiato ti consigliamo di raggiungere il Santuario di Maria SS del Carmelo, edificato verso la metà del Seicento su uno colle che sovrasta l’abitato e con un campanile in stile normanno. Tappa obbligata anche alle Terme Romane, nella frazione di Acconia, considerate un unicum in tutta la Calabria per l’ottimo stato di conservazione, con i muri che si ergono fino a raggiungere quasi all’altezza della copertura.
Bellezze paesaggistiche e punti di interesse storico-culturale, ma non solo: Curinga vanta anche una lunga tradizione artigiana, soprattutto nella produzione di della seta, nell’arte del ricamo, nella lavorazione del vetro, del ferro e del legno, nella produzione di cesti e canestri intrecciati a mano. Un giro tra le botteghe del paese, quindi, è fortemente consigliato.
Tropea: nel cuore della Costa degli Dei tra panorami mozzafiato e gastronomia
Nella lista di che cosa vedere nella Calabria tirrenica non può mancare Tropea, il centro più importante della Costa degli Dei, con le sue lunghe spiagge bianche e il centro storico ricco di chiese, palazzi e ville nobiliari, dove puoi trovare numerosi punti panoramici che offrono meravigliosi scorci sul mare caraibico, come l’Affaccio dei sospiri, al fondo di corso Vittorio Emanuele, quello della storica Piazza del Cannone e il Belvedere Rico-Ripa, un piccolo balcone incastrato tra due palazzi in largo Migliarese. Nelle giornate più limpide, dagli affacci del borgo, si può vedere anche lo Stromboli.
Naturalmente, quando si parla di Tropea è impossibile non pensare subito all’arcinota cipolla rossa IGP che nella città fondata da Ercole, oltre ad essere utilizzata in cucina, è usata anche come ornamento di negozi e piccole botteghe. Il prodotto simbolo dell’identità del territorio è anche il protagonista della Tropea Experience, una tre giorni dedicata alla cipolla rossa tra la fine di aprile e i primi giorni di maggio, che ti conviene segnare in agenda se non vuoi perdere le degustazioni nei ristoranti della città e i cooking show con i maestri della ristorazione italiana.
Uno dei luoghi imperdibili della città è senza dubbio il Santuario di Santa Maria dell’isola, che sorge su uno scoglio a strapiombo davanti alle isole Eolie, un luogo scenografico, ricco di leggende, da cui potrai godere di una vista davvero unica che va da Punta Riace a Punta Zambrone, mentre all’orizzonte si scorgono nitidamente i profili delle isole di Vulcano e Stromboli e perfino dell’Etna. Ultimo consiglio: circa 3 km distante da Tropea c’è una delle spiagge più belle della Calabria, selvaggia e un pò più nascosta: è la spiaggia di Michelino
Capo Vaticano: un paradiso terrestre dove mare e cielo si toccano
Il roccioso promontorio di Capo Vaticano, nel comune di Ricadi, a sud-ovest di Vivo Valentia, dista poco più di dieci chilometri da Tropea, fa da spartiacque naturale tra il golfo di Sant’Eufemia e il golfo di Gioia Tauro. Di fronte si apre lo splendido panorama delle Isole Eolie.
Il paesaggio di questa zona della Calabria sembra essere stato dipinto da un abile pittore: le morbide distese di sabbia bianca e fine, intervallate da strapiombi rocciosi che formano meravigliose calette e incantevoli insenature, sono lambite da un mare limpido e dalle mille sfumature di azzurro, contornato da una rigogliosa e profumata vegetazione. Basti pensare che la rivista francese Les Grands Voyageurs ha definito Capo Vaticano la terza spiaggia più bella d’Italia e fra le 100 spiagge più belle al mondo, mentre per la rivista Traveler si tratta di una delle dieci spiagge più belle del nostro Paese. Uno scenario magico e suggestivo che puoi ritrovare anche sotto la superficie dell’acqua, grazie agli spettacolari fondali marini ricchi di flora e fauna che fanno di Capo Vaticano il posto giusto per coloro che amano fare immersioni o praticare snorkeling. La natura è un’opera d’arte, ma anche il cibo non scherza, soprattutto se parliamo di eccellenze famose in tutte il mondo come la ‘nduja. Il celebre salume calabrese nasce a Spilinga, nell’entroterra vibonese, facilmente raggiungibile da Capo Vaticano tramite la SP22 che in poco meno di 20 minuti azzera le distanze tra te e una delle migliori esperienze culinarie che si possono provare nella vita.
Scilla: una città tra storia e leggenda affacciata sul mare dello Stretto di Messina
Il nostro viaggio alla scoperta delle dodici località imperdibili sul versante occidentale della Calabria non poteva che concludersi a Scilla, situata su un promontorio proteso sullo stretto di Messina. Le origini di questa città sospesa tra cielo e mare si perdono nel tempo, mescolando mitologia, storia e leggende che sono state alimentate nel corso dei millenni.
Nell’Odissea e nelle metamorfosi di Ovidio, Scilla è descritta come una ninfa marina di rara bellezza che Circe, accecata dalla gelosia, trasformò in un mostro presso Zancle (Messina). Oggi, il suggestivo promontorio calabrese a picco sul mare è una rinomata località turistica più rinomate e le sue spiagge dorate, in particolare quella delle Sirene, di Chianalea e Marina Grande, sono tra le più popolari della Calabria. Per conoscere la vera anima della città percorri il dedalo di viuzze, stradine e caratteristici vicoli del centro storico, dove fanno bella mostra di sé le chiese dedicate a Maria Santissima Immacolata e al patrono San Rocco, e visita l’antico quartiere di Chianalea, ovvero il borgo dei pescatori, soprannominato la piccola “Venezia del Sud”.
Fuori dal centro abitato, tra Scilla e la frazione Melia di Scilla, trovi invece le Grotte di Tremusa, un importante sito naturalistico di origine pleistocenica protetto da boschi di castagno. Ma l’attrazione più famosa di Scilla è sicuramente il castello Ruffo, noto anche con il nome di castello Ruffo di Calabria, l’antica fortificazione situata sul promontorio che divide le già citate spiagge di Marina Grande e Chianalea.