Se ne parla da anni, ma nei prossimi mesi Dojo, il supercomputer di Tesla per la guida autonoma totale, dovrebbe iniziare ad essere operativo. Ecco i dettagli.
Siamo ormai abituati alle promesse “elastiche” (almeno a livello temporale) di Elon Musk, specialmente se si parla di guida autonoma. Sono infatti anni che il miliardario sudafricano insiste su un’imminente rivoluzione, che ancora non c’è stata. Questa volta però pare che Tesla possa davvero arrivare al suo obiettivo entro la fine del 2024, ovvero la guida autonoma totale.
Merito del supercomputer Dojo, una tecnologia in grado di cambiare per sempre il mercato dell’auto e non solo. La domanda è: si tratta di un annuncio attendibile oppure di un nuovo sistema per generare hype e alzare il titolo di Tesla in borsa? In realtà sembra proprio che ci troviamo di fronte ad una novità in dirittura d’arrivo. Andiamo a scoprire i dettagli.
Cos’è e come funziona Dojo di Tesla
Si tratta di un supercomputer progettato e costruito da Tesla, entrato in produzione a luglio 2023. Il suo compito è quello di elaborare e riconoscere i video provenienti dalle telecamere delle auto del colosso di Elon Musk. Inoltre, è anche in grado di addestrare i suoi modelli di intelligenza artificiale per il miglioramento del sistema di assistenza alla guida avanzata FSD (Full Self-Driving).
Dunque, la finalità di Dojo è elaborare milioni di terabyte di dati video catturati da situazioni di guida reali mentre si guida un’auto Tesla. La sua architettura, rispetto a quella dei supercomputer tradizionali, è molto diversa.
Tesla è pronta ad affrancarsi da Nvidia
Sostanzialmente, la tecnologia creata da Tesla è differente per via di tre aspetti che riuscirà a garantire:
- l’indipendenza, dal momento che non ci sarà più bisogno dei chip Nvidia utilizzati attualmente sulle sue auto;
- il salto quantico, andando ad offrire un vero autopilot (l’auto potrà effettivamente sostituire la persona);
- lo sviluppo del progetto Optimus, ovvero la realizzazione di robot umanoidi denominati Tesla Bot.
Il costo totale per il progetto Dojo si aggira intorno al miliardo di dollari, come annunciato dallo stesso Musk agli investitori lo scorso 19 luglio. Ad essere particolarmente importante sarà la separazione da Nvidia, che consentirà anche un maggiore controllo sui dati e quindi una protezione più elevata. Verrà utilizzato il chip D1 insieme ad una nuova piattaforma di autoapprendimento. Ciò, insieme all’intelligenza artificiale, consentirà di raggiungere risultati che fino ad oggi risultavano inavvicinabili.
Stando a quanto dichiarato dagli analisti di Morgan Stanley, Dojo impatterà su Tesla in modo veramente significativo. Questo perchè aprirà nei confronti del colosso nuovi mercati e opportunità di business. Non solo per via della vendita delle auto ad un prezzo più alto (perchè saranno più efficienti e sicure), dopo un periodo in cui Tesla ha abbassato i prezzi, ma anche per la possibilità di offrire il software FSD ad altri produttori, o ancora di sfruttare i dati raccolti dalle auto per creare nuovi servizi o applicazioni.