Il cruise control, in italiano ‘velocità di crociera’, è un ADAS (Advanced Driver Assistance Systems): un sistema di assistenza alla guida. Scopriamo in questo articolo come funziona, a cosa serve e quali sono gli sviluppi di tale tecnologia.

Il cruise control consente di impostare la velocità e di mantenerla automaticamente in modo costante. Così, chi guida può tranquillamente godersi il viaggio senza bisogno di toccare il pedale dell’acceleratore. Basterà un colpo di freno per disattivare il sistema e riprendere il controllo manuale del veicolo.

Come funziona il cruise control della tua auto?

Il ‘pilota automatico’ della tua auto si attiva/disattiva dai comandi elettronici posizionati sul volante, mentre le levette servono per aumentare o diminuire la velocità di crociera.

Il meccanismo di funzionamento del cruise control dipende dal corpo farfallato del motore a benzina: la parte del motore che regola la quantità di aria destinata alle camere di combustione.

Nelle vetture moderne, con motori a iniezione elettronica, il funzionamento del Cruise Control è elettrico.

Quali sono i vantaggi del sistema di controllo della velocità?

Il cruise control è comodo soprattutto durante le lunghe percorrenze in autostrada, situazione durante la quale offre i massimi vantaggi:

  • Rispetto del limite di velocità;
  • Posizione comoda al volante;
  • Risparmio di carburante.

Relativamente ai limiti di velocità, c’è poco da aggiungere: il cruise control ti solleva dalla preoccupazione del controllo del tachimetro ed evita il rischio di sanzioni. Per quanto riguarda il risparmio di carburante, una velocità media costante, senza accelerazioni, permette di ottimizzare le prestazioni soprattutto sulle lunghe distanze su strade piane e diritte.

Il beneficio più evidente è però quello che riguarda il comfort alla guida: usare questo sistema permette di alleviare la tensione del piede poggiato sul pedale dell’acceleratore e di sgranchire le gambe. E quando desideri riprendere il controllo dell’auto basta un colpetto al freno, oppure premere un pulsante.

E gli svantaggi? Quasi nessuno, se non l’eccesso di confidenza derivante proprio dalla guida rilassata che potrebbe incidere sulla capacità di concentrazione di chi è alla guida.

ACC e le nuove frontiere del cruise control

Il cruise control si è con il tempo evoluto diventando Adaptive Cruise Control (ACC), noto anche come Intelligent Speed Assistance (ISA). Si tratta come detto di un ADAS: una funzionalità che fornisce ausilio durante la guida, come l’assistenza al parcheggio, il lane assist e il rilevatore di stanchezza.

ACC è diventato obbligatorio, a fare data dal 6 luglio 2022, in seguito all’applicazione del Regolamento UE 2019/2144: l’obbligo è in vigore per le auto di nuova omologazione in Europa e da luglio 2024 lo sarà anche per quelle di prima immatricolazione.

Il controllo di velocità adattivo non soltanto permette di impostare la velocità automatica di crociera, ma agisce anche sulla distanza di sicurezza: quando la distanza da un veicolo o da un ostacolo si riduce la velocità del veicolo viene automaticamente rallentata. Ciò è possibile grazie all’installazione di un radar che rileva la distanza dalle vetture che ci precedono e sulla base di tale dato rallenta o accelera.

Esattamente come succede con il cruise control standard, che regola la velocità automatica da raggiungere e mantenere, anche per il cruise control adattivo è il guidatore a decidere la distanza di sicurezza che desidera. Generalmente, in caso di pericolo, scatta un sistema di allarme con segnali sonori che avvisa della presenza di un ostacolo troppo vicino: ciò permette di riprendere il controllo manuale della vettura e di gestire la situazione in prima persona.

In conclusione, il cruise control è uno strumento progettato per evitare collisioni e urti, perché agisce su velocità e distanza che incidono sulle probabilità di sinistro stradale. Motivo per cui l’installazione di dispositivi di sicurezza e controllo, nell’allestimento della vettura, è valutata positivamente nelle polizze delle assicurazioni, dal momento che abbassa il livello di rischio, uno dei fattori che condizionano maggiormente il valore del premio assicurativo.