La dash cam è un dispositivo che in Italia sta conoscendo una crescente diffusione, per aumentare la sicurezza alla guida e come strumento di documentazione in caso di incidenti. Quali sono i suoi reali vantaggi?
L’utilizzo delle dash cam si è esteso in Europa dopo che, fino a tempi recenti, riguardava soltanto alcuni paesi: in primis Russia, poi Stati Uniti, Brasile, Cina. La situazione varia da stato a stato: oggi si possono trovare limitazioni nell’uso, obbligo o divieto.
La funzione primaria della dash cam è risolvere controversie, evitando problemi legali e facilitando il lavoro delle assicurazioni grazie a una testimonianza visiva dell’accaduto in un sinistro o in un evento calamitoso. Poi c’è l’uso per intrattenimento (ad esempio, un video-diario personale di viaggio) oppure sportivo (la ripresa della prestazione di un pilota su pista).
Dash cam auto: cosa è e come funziona?
Dash cam è l’abbreviazione di dashboard camera, letteralmente “videocamera da cruscotto”. Si tratta infatti di una piccola telecamera che, tramite apposito supporto, si aggancia al parabrezza o si fissa sul cruscotto. Riprende tutto ciò che avviene durante il percorso, registrando il video su una memoria integrata o estraibile. Il tutto si può gestire tramite app mobile.
Di solito la dash cam si attiva in automatico all’accensione del motore e registra in loop: una volta riempita la memoria, il nuovo girato viene sovrascritto sui file più vecchi. Quando necessario, si salva il video. Una dash cam standard, alimentata dall’accendisigari o da una presa USB, consuma pochissimo: tra 0,5 e 2 ampere di corrente e quindi un consumo energetico tra 6 e 24 watt. L’impatto sulla batteria dell’auto è quindi minimo.
Esistono tanti modelli di dash cam auto, con varie fasce di prezzo proporzionali a qualità dell’immagine e funzionalità. I prezzi vanno da poche decine di euro a oltre 300. Tra le più sofisticate le dual camera (utili per i tassisti) coprono una visuale fino a 340 gradi.
Vantaggi e controindicazioni di una dash cam
Come detto, il principale vantaggio di una dash cam auto è fornire prove evidenti in caso di incidenti stradali, accertando la reale responsabilità ed evitando frodi assicurative. Oppure, ad esempio, per richiedere un risarcimento per danni causati dal manto dissestato. Alcune continuano a funzionare anche quando l’auto è parcheggiata, documentando furti e danneggiamenti.
Molte dash cam sono dotate di sensori GPS, accelerometro e rilevatori di movimento. Permettono così di di geolocalizzare il veicolo, misurare la velocità e attivare la videocamera in caso di movimenti circostanti.
Le controindicazioni riguardano in particolare le distrazioni alla guida, soprattutto in assenza di comandi vocali. Inoltre, aprire l’app dal proprio smartphone mentre si guida può far andare incontro a pesanti sanzioni, oltre che concreti rischi di incidente.
Gli aspetti normativi e legali
Installare una dash cam in auto è legale? Sì, nel senso che non esiste ancora in Italia una norma specifica per tale tipo di dispositivi. Tuttavia va fatto in modo corretto, per evitare multe o problemi di sicurezza. Innanzitutto non deve ostacolare la visibilità del conducente né limitarne la libertà di manovra (articoli 141 e 169 del Codice della Strada).
Quindi, c’è la questione della privacy dei soggetti filmati a loro insaputa. Le registrazioni sono soggette alle normative europee sulla riservatezza dei dati e non possono essere diffuse a terzi senza il consenso degli interessati.
Nelle controversie legali, il giudice può decidere di ammettere o meno il filmato come prova. Negli incidenti, infine, il video può essere mostrato solo a chi fa parte della catena assicurativa.