Nella dichiarazione dei redditi 2023 l’assicurazione auto è detraibile, sì oppure no? Cominciamo con il dire che l’attuale normativa è piuttosto restrittiva verso gli automobilisti.

Rispetto al numero totale di contribuenti, i titolari di RC Auto obbligatoria che usufruiscono di qualche agevolazione fiscale sono una minoranza. Ma è comunque possibile, a certe condizioni, portare in detrazione l’assicurazione auto.  Vediamo nel dettaglio quali sono le polizze che consentono le detrazioni e i casi in cui invece non è ammessa tale possibilità.

Dichiarazione dei redditi e assicurazione auto: dal 2014 stop alla detrazione

Il 2014 ha segnato una poco piacevole inversione di tendenza: da quell’anno di imposta non si può detrarre l’assicurazione auto dalla dichiarazione dei redditi.

Fino ad allora il premio RCA era detraibile e la detrazione era calcolata nella misura corrispondente alla quota della polizza versata al SSN (Servizio Sanitario Nazionale), a patto che l’importo fosse superiore ai 40 euro sulla parte eccedente. Altrimenti non si aveva diritto a nessuna agevolazione.

In ogni caso, inutile mettersi a fare calcoli perché il DL 102/2013 ha cancellato tale possibilità e ha stabilito che il contributo versato al SSN, calcolato sul premio dell’assicurazione dei veicoli, non è più deducibile a prescindere dall’importo.

Quali spese dell’assicurazione auto sono detraibili dalla dichiarazione dei redditi 2023?

Con tali premesse, l’ovvia conclusione è che la polizza non serva ai fini della dichiarazione dei redditi e che non si possa detrarre l’assicurazione auto dal 730. Ma è non esattamente così.

C’è infatti un’opportunità per rientrare dalle spese sostenute per l’assicurazione auto, anche in caso di contratto con compagnia assicuratrice estera: la detrazione IRPEF del 19% per i costi della polizza auto che prevede la garanzia per il rischio di morte o di invalidità permanente.

La polizza di assicurazione sulla vita e contro gli infortuni deve essere stata stipulata o rinnovata entro il 31/12/2000 (durata del contratto almeno di 5 anni); oppure stipulata o rinnovata a partire dall’anno 2001 con la garanzia per rischio di morte o di invalidità permanente non inferiore al 5%.

Attenzione anche agli importi massimi detraibili che variano a seconda delle tipologie di polizza: 530 euro il tetto per tutte le assicurazioni auto con polizza che copre il rischio morte/invalidità; 750 euro il massimo per le polizze che coprono il rischio di morte di persone con grave disabilità (contratti sottoscritti dopo il 1° gennaio 2016).

Quando è possibile scaricare l’assicurazione auto nella dichiarazione dei redditi?

Agli stretti requisiti appena enunciati se ne aggiungono altri necessari per sfruttare la detrazione IRPEF del 19% per l’assicurazione auto. Il beneficio fiscale spetta ai premi versati per:

  • Limite di reddito: dal 2020 la detrazione per intero spetta soltanto in caso di reddito complessivo annuo fino a 120.000 euro. Superato tale limite, la detrazione decresce progressivamente e infine si azzera al raggiungimento di un reddito complessivo annuo pari o superiore a 240.000 euro;
  • Modalità di pagamento: dal 2020 le spese assicurative sono detraibili soltanto se sostenute con un sistema di pagamento tracciabile;
  • Polizze con soggetto preventivamente individuato: nel contratto è espressamente indicato il conducente, che può essere e l’intestatario della dichiarazione dei redditi oppure un familiare a suo carico.

Se tutte le rigide condizioni sopra elencate sono rispettate, allora sarà sufficiente allegare alla dichiarazione dei redditi 2023 la ricevuta di pagamento del premio assicurativo e la copia del contratto per beneficiare della detrazione.