La rivalsa è una clausola che, in caso di incidenti o danni, consente alla compagnia assicuratrice di richiedere al proprio assicurato il rimborso di quanto già risarcito a terzi. Ovviamente ciò può accadere solo al verificarsi di alcune specifiche condizioni.

Rivalsa assicurazione: cos’è

La rivalsa è un diritto esercitabile dalle compagnie di assicurazione nei confronti dei propri assicurati. La clausola che ne rende possibile l’applicazione è spesso presente nelle polizze assicurative. Questa stabilisce che la compagnia, pur liquidando in prima battuta i danni causati a terzi dal contraente/assicurato, possa rifarsi su quest’ultimo, richiedendo il rimborso, totale o parziale, di quanto pagato.

L’esercizio del diritto di rivalsa può essere previsto da tutte le polizze assicurative, pertanto ricorre non solo per le assicurazioni auto, ma anche per quelle relative a moto, furgoni e ciclomotori. A disciplinare la rivalsa assicurativa è il Codice delle Assicurazioni Private (articolo 144), testo che regola i rapporti assicurativi.

Quando si può applicare la rivalsa?

Generalmente, le compagnie assicuratrici esercitano il diritto di rivalsa verso conducenti assicurati che, attuando cattive condotte, hanno causato danni e/o incidenti. Più nel dettaglio, e a titolo di esempio, tali condotte possono essere riconducibili a:

  • Guida con revisione e/o patente irregolari o scadute;
  • Incidenti occorsi per guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti o psicofarmaci;
  • Violazioni delle norme di carico del veicolo (ad esempio, carico irregolare del mezzo o trasporto di passeggeri in numero maggiore rispetto al massimo previsto dal libretto di circolazione);
  • Guida non conforme, ossia quando il conducente del veicolo non è conforme a quanto previsto dal tipo di guida scelto in fase di stipulazione della polizza. Ciò si può verificare, ad esempio, quando la polizza è attivata con guida esperta, che assicura conducenti con più di 26 anni, ma a guidare il veicolo che ha causato il danno è una persona di età inferiore.

Altri casi di applicazione

Vi sono anche altre casistiche che possono dar luogo all’applicazione della rivalsa da parte dell’assicurazione. Tra queste ricorrono: la guida di un veicolo in stato di fermo amministrativo, le modifiche apportate al mezzo non conformi al libretto, i sinistri causati volontariamente o anche la dichiarazione di dati falsi sugli assicurati.

Come evitare la rivalsa assicurativa

Per evitare di dover pagare la rivalsa, l’assicurato può, in fase di stipula del contratto di assicurazione, avvalersi del diritto alla rinuncia della stessa. Infatti, alcune compagnie, tra cui anche Telepass Assicura, prevedono formule che includono l’acquisto di garanzie accessorie che escludono l’opzione della rivalsa.

La clausola di rinuncia rivalsa è facoltativa e incide sul premio base della polizza, facendolo aumentare leggermente. Al contempo, impedisce alla compagnia di potersi rifare sul contraente in alcuni casi specifici. L’applicazione della rinuncia alla rivalsa, infatti, non è illimitata e viene definita in modo specifico da ciascuna polizza assicurativa.

Ad esempio, per incidenti legati alla guida in stato di ebrezza, la clausola può fissare tassi alcolemici al di sotto dei quali non è applicabile la rivalsa. Superati gli stessi, invece, la compagnia potrà comunque rivalersi sull’assicurato. O ancora, si potrebbe definire una rinuncia alla rivalsa dell’assicurazione solo per guida con patente scaduta, restando attivo il diritto della compagnia a chiedere rimborsi in tutti gli altri casi di applicabilità della rivalsa.

Rinuncia alla rivalsa: quando conviene?

L’opzione di rinuncia alla rivalsa per le assicurazioni dei veicoli può rivelarsi utile in molte circostanze. In particolare, rappresenta una scelta vantaggiosa nei casi in cui l’auto o la moto dell’assicurato siano utilizzate anche da altre persone.

È il caso, ad esempio, di chi concede la propria macchina ai figli o a neopatentati, che hanno maggiori probabilità di commettere infrazioni o sinistri. In questi casi, occorre fornire alla compagnia assicuratrice prescelta l’elenco di tutti i possibili conducenti dei veicoli. Infatti, nel caso in cui il danno sia causato da un guidatore non indicato nell’elenco, l’opzione di rivalsa rimarrà comunque applicabile da parte della compagnia.