Alla scoperta di DonnexStrada, un progetto per la sicurezza e l’autonomia delle donne nelle ore notturne, per costruire un futuro più sicuro. Quanto è stato fatto e quanto c’è da fare.
Non tutti i percorsi sono viaggi. Non sempre la strada è il percorso verso la meta delle vacanze, o verso il posto di lavoro, verso scuola o casa. A volte la strada può trasformarsi in un incubo. Soprattutto per le donne, già trascurate in altri ambiti. Soprattutto se sono da sole la notte.
Nel 2021 nasce DonnexStrada
Un articolo dell’agosto 2022, della rubrica Luce del sito del giornale La Nazione, riportava alcuni dati Istat piuttosto inquietanti: il 43,6% delle donne italiane avrebbe subito una o più forme di aggressione sessuale almeno una volta. Quasi la metà della popolazione femminile nazionale.
La forma più frequente è quella delle molestie verbali (4,8 milioni di casi riportati dall’Istat), 4 milioni i casi riportati di pedinamenti.
Nel marzo del 2021, dopo la morte di Sarah Everard, rapita, stuprata e uccisa mentre tornava a piedi a casa, di notte e da sola, scatta l’iniziativa della psicologa Laura De Dilectis. «Dovevo fare qualcosa. Così ho lanciato il progetto Donnexstrada, nato all’inizio come campagna per la sicurezza in strada delle donne» ha spiegato Laura a Forbes Italia, che l’ha inserita nella lista degli Under 30 del 2022.
Mai più da sole per strada la notte
Nasce quindi il progetto di accompagnare le donne nel momento in cui non si sentono sicure in strada, di notte, con dirette pubbliche o private su Instagram. Da DonnexStrada è nata Viola, una start-up che ha messo a disposizione delle donne un servizio di videochiamata per accompagnarle e per rendere la strada un posto più sicuro per loro, sapendo di non essere sole.
Il servizio funziona in tutta Europa, preferibilmente tramite prenotazione anticipata, ed è erogato in 17 lingue. Di fatto è come se le donne fossero accompagnate durante il tragitto, prevenendo approcci indesiderati e facendo da deterrente per possibili aggressioni.
Cosa sono i Punti Viola
L’associazione al momento annovera 165 mila follower social, 80 volontari e 100 professionisti per una rete impegnata a fornire assistenza legale, psicologica, nutrizionale e ginecologica, a prezzi sociali e calmierati alle donne che he hanno bisogno.
Ma DonnexStrada non si ferma qui, mirando anche alla prevenzione del fenomeno, intervenendo sia dal punto di vista culturale ed educativo che sul territorio, tramite la creazione di una rete di Punti Viola, luoghi che siano sicuri per le donne.
Per luogo sicuro si intende un esercizio commerciale, in particolare quelli che lavorano a contatto con il pubblico, che si ponga come luogo in cui una persona che ha subito violenza possa chiedere aiuto, essere ospitata per mantenere la propria incolumità, attendere l’arrivo delle forze dell’ordine, essere indirizzata verso la casa sicura o l’ospedale più vicino per accertamenti. Attualmente sono circa 200 i Punti Viola sul territorio nazionale e l’obiettivo è quello di rendere la rete sempre più capillare per rendere il singolo cittadino sempre più responsabile della tutela delle vittime di violenza e molestie sessuali.
Al via il DXS Lab
Annunciato circa 2 settimane fa il nuovo progetto di DonnexStrada: il DXS Lab, un percorso di costruzione della consapevolezza della comunicazione e dei suoi strumenti, in particolare digitali, destinato ai ragazzi delle scuole secondarie di secondo livello, per sollecitarne la riflessione e la partecipazione sui temi dell’attivismo e della violenza di genere, affrontando specifiche tematiche:
- Consenso;
- Empowerment femminile;
- Body shaming;
- Catcalling;
- Revenge porn;
- Dipendenza affettiva;
- Violenza di genere;
- Identità di genere;
- IVG;
- Violenza digitale.