La startup svedese Jetson presenta un nuovo modello di velivolo a decollo verticale. Negli Stati Uniti è iniziata l’era dei droni senza patente. Vediamo insieme le specifiche e gli sviluppi anche nel nostro Paese.
Con l’espansione della rete dei vertiporti anche in Italia, è lecito pensare che con il tempo il transito di aerotaxi e velivoli a decollo verticale possa diventare una fetta importante del traffico aereo.
Jetson One, prototipo dei droni senza patente in Usa
Tra le varie startup a lavoro su questo tipo di mobilità sostenibile, ce n’è una svedese che sta proponendo un’importante novità: un veicolo guidabile senza la licenza da pilota, almeno in alcuni Paesi.
La Jetson Aero ha tolto, infatti, il velo al suo ultimo progetto: si chiama Jetson One ed è un eVTOL, cioè un velivolo elettrico a decollo verticale. Non è il “Model A” di Alef, ma sicuramente costituisce un primo passo verso quella che potrebbe essere un’importante novità. Il suo peso ridotto (appena 40 kg senza carico) fa sì che negli Stati Uniti si possa guidare senza bisogno di brevetto.
La produzione 2023 è sold out, con consegne in diversi paesi del mondo, tra cui l’Italia (in particolare a Firenze, Perugia, Torino, Sant’Agata, Carpi e in Sardegna). Si può ordinare tramite il sito ufficiale con consegna stimata nel 2024, il costo è di 98 mila dollari. Molti degli slot disponibili sono stati comunque già prenotati, anche per il prossimo anno.
Quali sono le specifiche tecniche e le prestazioni del Jetson One?
Il Jetson One è costruito su una struttura in alluminio che conferisce leggerezza al velivolo. Un sistema di 8 motori muove altrettante eliche, spingendo il veicolo fino ad una velocità di 102 km/h. L’alimentazione è gestita da una batteria agli ioni di litio, per una potenza di 88 Kw. L’autonomia è di 20 minuti circa, con un pilota di peso fino a 95 kg. Il sistema di controllo si presenta come molto intuitivo: con la mano sinistra il pilota può gestire l’altitudine, con la destra la direzione.
L’azienda ha prestato anche molta attenzione alla sicurezza. Il Jetson One è stato, infatti, progettato per continuare a volare anche in caso di perdita di un motore. Ha in dotazione anche di un sistema di auto-atterraggio con sensori Lidar e diverse caratteristiche per proteggere il pilota in caso di emergenza, come un paracadute balistico a spiegamento rapido.
La situazione in Italia: semaforo verde da Aeci ed Enac
Nel frattempo la Jetson, che ha anche una sede italiana ad Arezzo, ha ottenuto 2 importanti riconoscimenti. L’Aero Club d’Italia (AeCI) ha autorizzato l’utilizzo del Jetson One (primo eTVOL a raggiungere questo risultato) come ultraleggero per VDS (Volo da Diporto Sportivo), consentendo ai piloti autorizzati di volare con i velivoli in pre-produzione anche nello spazio non controllato italiano. L’autorizzazione è arrivata il 5 ottobre 2023 – giorno del primo volo del negli Stati Uniti – che ha sancito negli Usa l’inizio dell’era dei droni senza patente.
Dal canto suo, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC) ha concesso l’utilizzo del Jetson One come drone in remoto per accelerare le fasi di test e valutazione. Questo permette alla startup svedese di ampliare in futuro le capacità di volo del mezzo senza mettere a rischio un pilota collaudatore.
Risultati importanti, che la Jetson ha voluto celebrare esibendo tre dei suoi nuovissimi droni al recentissimo Zero Emissions Mediterranean 2023 a Roma. Molto il lavoro ancora da fare sui droni senza patente, ma probabilmente siamo agli inizi di una novità importante.