È possibile vivere in un quartiere progettato in funzione del benessere dei suoi abitanti e in base ai criteri più avanzati di sostenibilità ambientale ed efficienza energetica? Sì, questi luoghi esistono. Sono gli ecoquartieri e ne vengono realizzati sempre di più nel mondo e in Italia.

Nei quartieri ecosostenibili trovano concretizzazione gli elementi basilari della smart city e dell’economia circolare. Qui le varie componenti pubbliche e private diventano parti di un sistema integrato. Gli sprechi di risorse ed energia sono ridotti al minimo, attraverso l’applicazione di soluzioni e tecnologie all’avanguardia.

Il risultato di ognuna di queste pianificazioni è un district in cui la qualità della vita è resa migliore e più conveniente grazie ai principi green sui quali si fonda. Il tutto in una strategia d’insieme che equilibra comfort e rispetto per l’ambiente.

Ecoquartieri: le caratteristiche fondamentali

In primis, un ecoquartiere deve essere costituito da NZEB (Nearly Zero Energy Buildings). Vale a dire edifici ad alta efficienza energetica che seguono criteri, ormai universali e in parte obbligatori, in grado di ridurre le emissioni quasi a zero.

In queste aree urbane si rispettano tutti i principi di sostenibilità. Dalla progettazione alla costruzione, proseguendo con il funzionamento e con i comportamenti virtuosi di chi ci vive, ogni fase è rivolta all’obiettivo di preservare le risorse del pianeta e ridurre ogni dispersione.

Quindi negli ecoquartieri trovano spazio fonti rinnovabili, materiali naturali e riciclati, sistemi di recupero e riutilizzo dell’acqua piovana, attenzione totale alla gestione dei rifiuti in grado di favorire riuso e riciclo, aree verdi. Anche la mobilità sostenibile è uno strumento importante, con ampio ricorso a sharing e veicoli elettrici.

Realizzare un ecoquartiere è più costoso rispetto all’edilizia e all’urbanistica ordinarie. Ma è un investimento a medio-lungo termine che apporta benefici alle persone e all’intera città.

Alcuni esempi di ecoquartiere in Europa

Tra i migliori esempi di ecoquartiere in Europa c’è BedZed (Beddington Zero Energy Development), a sud di Londra. Un neighborhood nato oltre vent’anni fa e interamente realizzato con materiali naturali e riciclati di provenienza locale, dove ogni edificio è disposto per agevolare ventilazione e irraggiamento naturali ed è ampiamente dotato di pannelli fotovoltaici.

In Germania, a Friburgo, sorge Vauban. Qui non si può circolare in auto, lasciando posto a verde pubblico, aree pedonali, piste ciclabili, parchi gioco. Nella stessa città, nel Weingarten 2020 la riqualificazione dei fabbricati ha seguito il modello delle case passive, compresa la chiesa.

A nord di Parigi ecco Clichy-Batignolle, dove non c’è bisogno dei camion che passano a raccogliere i rifiuti, canalizzati attraverso un sistema di tubi pneumatici. A nord-est c’è invece Îlot Fertile, pianificato secondo la logica della città del 15 minuti.

In Svezia, a Malmö, nel 2001 è stato inaugurato il quartiere Bo01, il primo quartiere al mondo in cui il 100% della sua energia proviene da fonti rinovabili.

Gli ecoquartieri in Italia: dove sono

Anche in varie città d’Italia si stanno diffondendo gli ecoquartieri. Un esempio di complesso NZEB è il Parco di Plinio a Roma, nella zona di Castel Fusano, non lontano dal mare. Un’area composta da sei edifici residenziali in legno, improntati su criteri di bioedilizia e riduzione delle emissioni.

A Milano sono in fase di realizzazione Sei Milano dell’architetto Mario Cucinella a ovest – dove anche la selezione delle piante predilige specie ad alto potenziale di cattura di anidride carbonica e basso fabbisogno idrico – e Santa Giulia a sud-est.

Vicino Modena si trova l’Ecovillaggio Montale, interamente improntato sul risparmio idrico grazie a edifici progettati allo scopo e sistemi di recupero dell’acqua piovana.

A Trento, Le Albere di Renzo Piano, nato nel luogo dell’ex area industriale Michelin, include anche il Museo delle Scienze. Infine, a Bolzano, nel quartiere Casanova, gli edifici sono caratterizzati da elevati spessori di isolamento e da elevati apporto solare e ventilazione naturale.