Cosa sono e quali sono i requisiti degli edifici sostenibili. Quando la sostenibilità non è solo al servizio del singolo utente, ma di tutta la collettività

Gli edifici sostenibili sono costruzioni che rispondono a diversi requisiti nel rispetto di criteri di qualità della vita, sostenibilità ambientale e risparmio energetico.

Il focus non è solo sul singolo utente, ma sulla collettività, in questo caso sull’inserimento della struttura edilizia nel contesto più ampio in cui la struttura stessa è costruita.

Edifici sostenibili: un’esigenza sentita da 50 anni

Case sostenibili in città sostenibili. Una visione sistemica che oggi è l’evoluzione dell’edilizia sostenibile, concetto nato intorno al 1970 in risposta ad una serie di fattori che iniziavano a prendere piede nella società: dalle preoccupazioni per l’inquinamento ambientale ai timori legati alla finitezza delle fonti energetiche da combustibili fossili.

I requisiti e le soluzioni tecniche degli edifici sostenibili

La casa sostenibile è biologica. Non a caso si parla di bioedilizia per definire lo studio e la progettazione degli edifici con un riguardo particolare alla sostenibilità ambientale. Vediamo quindi quali sono i principali requisiti ed elementi tecnici degli edifici sostenibili.

I materiali

Tutto parte dalla scelta di materiali che rispecchino questo concetto, materiali di derivazione naturale ottenuti con processi di raccolta e gestione sostenibili o riciclati da altri siti, il tutto a distanze ridotte per ridurre i costi (e gli impatti ambientali stessi) del trasporto.

Diversi di questi materiali sono disponibili da anni sul mercato, come le pietre sintetizzate. Ad esempio il Neolith, ottenuto con un processo di adattamento a temperature e pressione elevate di materie prime naturali, come l’argilla o la silice. O come il Dekton, una miscela di minerali sintetizzata in maniera simile al Neolith per ottenere caratteristiche uniche.

Alle pietre sintetizzate si affiancano materiali come acciaio riciclato, bambù, blocchi aerocon, cemento isolante, gomma riciclata, isolamento termico verde (come lana, poliestere, canapa, cellulosa), pareti biologiche, pannelli isolati strutturali e vetro elettrocromico.
Anche il legno può essere usato come base per una serie di materiali di nuova generazione, ad esempio l’X-Lam, composto di strati di legno d’abete, incrociati tra di loro e incollati.

La sostenibilità di un materiale è valutata scientificamente, attraverso un’analisi del ciclo di vita del materiale (LCA – Life Cycle Analysis) per capirne durata, capacità di riciclo, rifiuti creati ed efficienza energetica.

Rispetto della salute

Materiali di derivazione naturale giovano sì all’ambiente, ma in primo luogo a chi li vive o li visita. Vivere in una casa “bio” significa ridurre sintomi da asma o allergie, ma significa anche avere una casa più resistente all’umidità e alle muffe o a qualunque agente tossico possa svilupparsi dentro l’edificio.

Risparmio delle risorse

La sostenibilità non è solo più o meno CO2, ma anche gestione consapevole delle risorse come energia e acqua. Gli edifici sostenibili sono studiati per sfruttare al meglio la luce e l’energia del Sole, da un lato sfruttandola meno e meglio grazie all’isolamento termico dei materiali e degli inserti, dall’altro riducendo al minimo l’illuminazione artificiale interna.

L’elettricità stessa può diventare più sostenibile con elettrodomestici a basso consumo e fonti rinnovabili come eolico e fotovoltaico.

Allo stesso modo il consumo di acqua può essere ottimizzato con sistemi di cattura delle acque piovane per riutilizzarle nell’irrigazione o per lo scarico dei bagni.

Esempi di edifici sostenibili in Italia

Non stiamo parlando di fantascienza, ma di realtà consolidate dopo anni di studio e progressi tecnici. Alcuni esempi lampanti di edifici sostenibili si trovano anche in Italia, in diversi casi riportando a nuova vita edifici di più vecchia concezione. Ecco alcuni tra i più importanti.

Fiorita passive house

Costruita a Cesena. 8 unità abitative per la prima multiresidenza in Italia costruita con struttura portante in legno X-Lam. Produce elettricità e acqua calda in modo passivo, senza utilizzare energia esterna ma solo con pannelli fotovoltaici e una pompa di calore.

Gli appartamenti K19

Edifici con emissioni quasi a 0, (nZEBnear Zero Emissions Buildings) realizzati nel quartiere Piave di Milano. Da un garage è stato ricavato un volume voltato a botte ristrutturato, unito poi ad un edificio di sette piani di nuova costruzione, nato al posto di un’officina dismessa. A questo si aggiungono tecnologie pensate per ridurre il consumo di energie non rinnovabili.

Il nuovo Campus Universitario della Bocconi

Nato sui 35.756 metri quadrati dell’ex centrale del latte di Milano grazie agli architetti giapponesi dello Studio Sanaa. Costruito con particolare attenzione all’efficienza energetica, pannelli fotovoltaici, sistemi di ventilazione ed illuminazione naturale, muri e un sistema di riciclaggio dell’acqua piovana.

Kindergarten

Progetto realizzato a Guastalla (RE) da Mario Cucinella Architects. Una struttura per bambini da 0 a 3 anni, nata sulle ceneri degli asili nido Pollicino e Rondine distrutti durante il terremoto in Emilia del 2012. La struttura è costruita in legno multistrato, coniugando sicurezza e isolamento termico.