Con 17 percorsi, 42 Paesi raggiunti e migliaia di chilometri da percorrere da nord a sud e da est a ovest del continente, EuroVelo rappresenta il network di ciclovie più grande del mondo. E quest’anno compie 25 anni. Alla scoperta delle incredibili rotte che attraversano l’Italia, da vivere in sella alla propria bici

In Norvegia in estate il sole non tramonta mai. E se le forze lo consentono, si può pedalare per ore e ore, persino giorni, ininterrottamente. Partenza da Capo nord, si procede verso sud, e superati i 10 km delle gallerie di Skarsveg e Nordkapp, si può pedalare ancora molto, anzi moltissimo: fino in Italia.

La rotta, che sembra tracciata da un compasso ciclopico, è la EV7, anche nota come Percorso del Sole, e fa parte della rete di ciclovie di Eurovelo, il più grande network del mondo di tragitti da esplorare in sella alla bici.

La grande ragnatela di ciclovie si ispira al modello della rete ciclabile danese. Attualmente il progetto si compone di 17 itinerari ciclistici di lunga percorrenza di qualità, che collegano l’intero continente toccando 42 nazioni. Degli oltre 93mila km previsti, 56mila km sono già percorribili in bicicletta.

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Un tratto norvegese della ciclovia EuroVelo 7, conosciuta come il “Percorso del Sole”

Lasciata la punta più settentrionale della Norvegia, dopo circa 400 km si entra in Finlandia attraverso il villaggio di Kivilompolo. Nel Paese di Babbo Natale, però, si resta poco: circa 100 km e si varca la frontiera con la Svezia tagliando il fiume Muonio.

Il viaggio non è finito: la Ciclovia del Sole è lunga oltre 7.400 km e si inoltra lungo 9 Paesi, fino all’isola di Malta nel cuore del Mediterraneo.

Dopo oltre 2.100 km dal nord al sud della Svezia, tra boschi, foreste e case in legno colorate, la EV7 arriva a Helsingborg: un traghetto e si accede alla Danimarca. Una manciata di chilometri ed ecco Helsingør col famoso castello di Kronborg, dove è ambientato l’Amleto di Shakespeare. Altre due ore di pedalata pianeggiante, superando una dopo l’altra le cittadine del Mal Baltico, ed ecco profilarsi all’orizzonte Copenaghen.

Rotta fissa verso sud, dopo alcuni ponti il traghetto di Gedser permette l’approdo in Germania. Dal porto di Rostock la si attraversa per 660 km, arrivando ai piedi della Porta di Brandeburgo a Berlino e poi ancora più giù. Lasciata quindi Desdra e la Valle dell’Elba, la ciclovia si avventura nel cuore industriale di quello che fu l’Impero austro-ungarico, la Boemia nella Repubblica Ceca. Altri 380 km e le ruote s’insinuano in Austria. E dopo aver attraversato le Alpi, il corso del fiume Drava guida i ciclisti fino al confine con l’Italia.

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Un ponte ciclabile in Val di Reno lungo la EV7

La EV7 percorre il nostro Paese per 1.970 km fino a Pozzallo, in Sicilia, dopo essere passata per Trentino-Alto Adige, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Campania, Basilicata e Calabria, e aver toccato innumerevoli località della penisola, città come Bologna, Firenze e Roma e essersi spinta fino al traghetto per Malta, dove la ciclovia conclude il suo affascinante viaggio inseguendo il sole europeo.

Oltre che con l’EV7, EuroVelo attraversa l’Italia con altri due suggestivi percorsi: l’EV5 e l’EV8.

Attraversamento del Tevere lungo la Ciclovia del Sole. Il passaggio è comune anche all’EV5

Buon compleanno EuroVelo: storia e curiosità della rete ciclabile più grande del mondo

Il prossimo autunno EuroVelo compirà 25 anni. La sua ideazione risale infatti agli anni Novanta, quando l’entusiasmo per l’Unione Europea e la fiducia verso il futuro erano palpabili. L’URSS era crollata, i paesi dell’Europa Centrale e Orientale premevano per liberarsi dall’influenza russa e il trattato di Maastricht riformava le istituzioni europee, stabilendo le basi per la creazione dell’euro. L’Europa incarnava l’idea di modernità. E in questo nuovo  fermento culturale numerosi progetti presero vita, tra cui l’idea di unire l’intero continente con percorsi ciclistici.

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In bicicletta verso il faro di Cap Frehel, percorrendo l’EV4 in Bretagna (Francia)

Il 21 novembre 1997, a Logroño in Spagna, su iniziativa della European Cyclists’ Federation (ECF),  nasceva così EuroVelo. Dal 2011 Il coordinamento in Italia è affidato a FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, già parte del gruppo di lavoro originario dell’ECF.

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Uno dei tanti suggestivi affacci sull’Oceano Atlantico offerti dal network EuroVelo

La rete di percorsi EuroVelo ha preso forma attraverso la combinazione di molte ciclovie nazionali preesistenti, soprattutto nell’Europa centro-occidentale. In alcuni casi, però, è stata la voglia di farne parte a spingere alla creazione di percorsi nazionali. Il risultato è una rete ciclistica transnazionale che abbraccia 42 nazioni, con l’obiettivo di offrire ai ciclisti l’opportunità di esplorare il continente pedalando senza soluzione di continuità.

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Un tratto dell’EuroVelo 1 immerso nella natura in Portogallo

Attualmente il network è composto da 17 percorsi numerati secondo una logica geografica: gli itinerari dispari corrono da nord a sud, mentre quelli pari da ovest a est. Fanno eccezione alla regola l’EV10, che circumnaviga il Mar Baltico, e l’EV12 che percorre la costa del Mare del Nord.

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La mappa con i tragitti EuroVelo attualmente percorribili

Una curiosità riguarda l’EV14: non esiste! Dopo l’EV13, infatti, è stato creato un nuovo percorso nord-sud denominato EV15. Stessa cosa per la pista del Rodano, inclusa come EV17, saltando il numero 16.

Per ottenere la certificazione EuroVelo, le strade devono avere pendenze inferiori all’8% e un traffico inferiore a 1.000 veicoli al giorno.

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Una galleria illuminata in Estremadura (Spagna), lungo il percorso della ciclovia EV3

L’Italia nel crocevia di Eurovelo: la Via Romea Francigena e la Ciclovia del Mediterraneo

Altrettanto affascinati dell’EV7 sono la EV5 e l’EV8, rispettivamente conosciute come la Via Romea Francigena e la Ciclovia del Mediterraneo.

Lungo 3.200 km il percorso dell’EV5 segue in gran parte le orme del tracciato dei pellegrini, che da tutta Europa si dirigevano a Roma. La ciclovia inizia a Londra e si spinge fino a Brindisi, attraversando 130 km nel Regno Unito, 145 km in Francia, 260 km in Belgio, 75 km in Lussemburgo, altri 340 km in Francia, 340 km in Svizzera e infine raggiungendo l’Italia. Da qui, prosegue lungo il versante tirrenico per passare a quello adriatico all’altezza della Basilicata.

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Un tratto della Romea Francigena (EV5) all’altezza di Berceto, in provincia di Parma

È un percorso altamente suggestivo, che permette di far correre lo sguardo in una grande varietà di panorami: dalle sponde del Tamigi alle scogliere di Dover, alle mura della fortezza di Lille e poi fino agli Appennini e al mare azzurro della Puglia, in un susseguirsi di colline, vallate, chiese, cattedrali medievali e città d’arte.

La Ciclovia del Mediterraneo (EV8) copre 7.000 km lungo la costa nord del Mediterraneo, da Cadice in Spagna fino all’isola di Cipro. È una rotta affascinante ma impegnativa, considerata una sfida a causa dei numerosi passi di montagna da superare, che la rendono una delle più difficili di EuroVelo.

Si parte dallo stretto di Gibilterra, attraversando l’Andalusia e percorrendo 1.660 km in Spagna. In Francia, si può scegliere tra la costa pianeggiante ma trafficata o superare alcune basse colline dei Pirenei. Dopo Avignone, le colline diventano montagne di 1.200 metri di altezza.

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La splendida vista dell’Adriatico dall’EV8 all’altezza di Grado, in provincia di Gorizia

Abbandonate le terre galliche, si attraversa l’Italia settentrionale per 965 km, passando per Ventimiglia, Torino, Pavia, Piacenza, Ferrara e seguendo le rive del Po fino a Venezia e poi Trieste.

Si prosegue in Slovenia e Croazia, toccando Spalato e l’entroterra di Krajna, vicino alla Bosnia. A Porto Tolero ci si imbarca sul traghetto per Trpanj e si pedala fino Dubrovnik per varcare il confine con il Montenegro. Lì, tra monasteri ortodossi e cattolici e mare blu, si compie il periplo della baia e poi ancora a sud per entrare in Albania: Scutari, Alessio, Tirana, con pendenze fino 11,4%, la provincia di Elbasan e infine la Grecia.

Tra salite, discese e siti archeologici di grande pregio, nelle terre elleniche si resta per 480 Km. Ad Atene il traghetto carica cicloturisti e bici e li trasporta nella parte greca di Cipro a Limassol, poi pedalando fino a Nicosia si accede alla parte turca e si completa il viaggio.

EuroVelo in palmo di mano: l’app ufficiale

L’EV5 e l’EV 8 sono presenti anche all’interno di “EuroVelo”, l’app ufficiale del network, scaricabile gratuitamente da Google Play e Apple Store, che offre i servizi di navigazione guidata con mappa interattiva e GPS

Una delle mappe interattive dell’app EuroVelo

Mentre si è in sella alla propria bici, l’applicazione consente quindi di accedere facilmente alle informazioni generali su Paesi, percorsi e tappe della Via dei Pellegrini (EV3), della Via Romea Francigena (EV5), dell’Itinerario del Mediterraneo (EV8), della Ciclovia del Mar Baltico (EV10) e del Sentiero della Cortina di Ferro (EV13). Altre green road si aggiungeranno in futuro.

Le mappe segnalano anche i Punti di Interesse lungo il tragitto, consentendo la scoperta sia dei vari siti Unesco che dei luoghi più nascosti e segreti delle località raggiunte.

Le funzionalità offerte dall’app EuroVelo

Inoltre grazie a un sistema di gamification, i cicloturisti possono visualizzare lo stato di avanzamento del percorso, effettuare il check-in nei Punti di Interesse visitati e condividere il tutto con gli amici.

Non resta dunque che scegliere una destinazione e iniziare a pedalare alla scoperta delle meravigliosa Europa!