Se il costo dell’assicurazione auto in Italia resta elevato rispetto agli standard europei, nonostante il recente trend al ribasso, lo si deve anche al fenomeno dell’evasione dall’obbligo della RC Auto.
Il tasso di veicoli che transitano senza assicurazione nel nostro paese rappresenta quasi il 6% del totale, pari a quasi 3 milioni di veicoli secondo le stime dell’Ivass.
Quanto costa l’evasione della RC Auto
Chi guida senza assicurazione non solo rischia di incappare in severe sanzioni, ma danneggia tutta la collettività. L’Ania ha stimato che l’evasione assicurativa comporta ogni anno un mancato incasso di premi di circa 1 miliardo di euro. Soldi che le compagnie assicurative recuperano facendole gravare sui premi dei conducenti. Non solo questo, perché si stima una perdita per le casse dello stato di circa 280 milioni di euro. L’evasione assicurativa, insieme alle frodi, ai costi degli incidenti e al funzionamento del sistema bonus-malus (di cui la stessa Ivass e Ania ha proposto, in questi anni, una revisione) sono tutti fattori che contribuiscono a mantenere elevate le tariffe RC auto in Italia. Inoltre, ci sono anche costi per il mantenimento del Fondo di garanzia per indennizzare le vittime dei pirati della strada e dei veicoli non assicurati, che incidono sui premi RC auto.
Un fenomeno diffuso ma difficile da quantificare
«L’evasione assicurativa oltre a non essere socialmente ammissibile, crea gravi danni al sistema – aveva dichiarato nel 2021 la presidente dell’Ania, Maria Bianca Farina in un’audizione in Parlamento –, perché riduce l’accessibilità complessiva delle polizze RC auto, diminuisce il beneficio della mutualità e aggrava le differenze territoriali, essendo un fenomeno maggiormente diffuso in alcune aree del Paese. Quanto alla portata di tale fenomeno, è bene evidenziare che non è semplice far emergere la sua dimensione reale».
Il fenomeno dell’evasione assicurativa è difficile da arginare, nonostante le misure prese per contrastarlo. Ad esempio, la lettura a distanza delle targhe tramite telecamere attualmente non può sanzionare automaticamente le auto non assicurate, ma può soltanto essere di supporto alle forze dell’ordine.
L’impegno di Ania contro le misure
«Data la gravità del fenomeno – proseguiva l’audizione della presidente Farina –, l’Ania ha già intrapreso, negli anni, varie iniziative di ausilio alle Forze dell’Ordine, con il fine di combattere chi circola sprovvisto di assicurazione RC auto, facendo leva sui mezzi tecnologici oggi disponibili. Nello specifico, la Fondazione Ania alla fine del 2018 ha approvato un progetto triennale per supportare le Forze dell’Ordine nella lotta all’evasione assicurativa, fornendo strumenti tecnologici che consentono di controllare 100 targhe al secondo tra le auto in circolazione. A tal fine è stato siglato un Protocollo di collaborazione tra la Fondazione Ania e la Polizia Stradale, che ha sancito l’avvio, dal 1 gennaio 2019, del progetto “Plate Check” per il monitoraggio, la prevenzione e il contrasto dell’evasione assicurativa. Il progetto ha previsto la fornitura ai compartimenti della Polizia Stradale di 140 kit da impiegare nelle 29 province individuate dall’Ivass come a maggior rischio di incidenti».