Cosa si intende per strade extraurbane principali? Tutto ciò che c’è da sapere su questa tipologia di strada e sulle sue caratteristiche e limitazioni.
La rete stradale italiana si compone di una molteplicità di strade differenti per caratteristiche costruttive, tecniche e funzionali. Le strade extraurbane principali costituiscono una delle categorie delle strade che scorrono all’esterno dei centri abitati. Conosciute anche con il nome di Superstrade, sono arterie stradali di rilevanza strategica per i collegamenti tra le varie località del nostro Paese, al punto che, in molti casi, si tende a confonderle con le autostrade. Pur avendo in comune alcuni aspetti con l’autostrada, le superstrade non prevedono un sistema di accesso con pagamento del pedaggio e si distinguono per il possesso di caratteri peculiari, inclusi appositi segnali e specifiche norme e limitazioni.
Caratteristiche delle strade extraurbane principali
Le extraurbane principali sono definite dal Codice della Strada, all’articolo 2, come strade “a carreggiate indipendenti, o separate da spartitraffico invalicabile, ciascuna con almeno due corsie di marcia e banchina pavimentata a destra”. A caratterizzare ulteriormente una strada come extraurbana principale sono l’assenza di intersezioni a raso e la presenza di appositi segnali che ne indicano inizio e fine.
Altre caratteristiche della extraurbana principale sono la dotazione di apposite aree di servizio, comprensive di spazi per la sosta, e la presenza di accessi con annesse corsie di decelerazione e accelerazione. Anche la segnaletica che identifica tali strade è peculiare ed è costituita da segnali verticali e di forma rettangolare, con fondo blu e pittogrammi e scritte bianchi.
Tipi di strade extraurbane principali
A seconda dell’ente della proprietà che le gestisce e delle funzioni svolte, le extraurbane principali si classificano in:
- Regionali o provinciali, nei casi in cui colleghino tra di loro capoluoghi della stessa regione o provincia;
- Comunali, quando congiungono il capoluogo del comune con le sue frazioni o le frazioni fra loro, oppure se collegano il capoluogo con località o sedi di servizi essenziali per la collettività comunale (ad esempio, stazioni ferroviarie, porti o aeroporti, ecc.);
- Statali, quando allacciano la rete viabile principale dello Stato con quelle di Stati limitrofi, o anche nei casi in cui colleghino tra di loro i capoluoghi di regione o di provincia situati in regioni diverse.
Limitazioni e divieti
La circolazione sulle strade extraurbane principali prevede specifiche regole e limitazioni. Al pari delle autostrade, anche sulle extraurbane principali, ad esempio, è vietata la circolazione per pedoni, animali e alcune categorie di veicoli. Sono inoltre previsti specifici limiti di velocità da rispettare nel momento in cui vi si transiti. Vediamoli nel dettaglio.
Divieti di circolazione sulle extraurbane principali
Secondo quanto specifica l’articolo 175 del Codice della Strada, sulle strade extraurbane principali non possono circolare i seguenti mezzi:
- Ciclomotori, velocipedi (ad esempio biciclette classiche ed elettriche), motocicli (con cilindrata fino a 149 cc se a motore termico o con potenza inferiore a 11 kW se a motore elettrico) e motocarrozzette di cilindrata fino a 249 cc se a motore termico;
- Altri motoveicoli di massa a vuoto fino a 400 kg o di massa complessiva fino a 1300 kg (ad eccezione dei tricicli e con cilindrata non inferiore a 250 cc se a motore termico e comunque di potenza non inferiore a 15 kW) destinati al trasporto di persone e con al massimo un passeggero oltre al conducente;
- Veicoli non muniti di pneumatici;
- Macchine agricole e operatrici;
- Veicoli con carico disordinato e non solidamente assicurato, sistemato o fissato, o sporgente oltre i limiti consentiti, oppure con carico o dimensioni che superino i limiti previsti;
- Veicoli a tenuta non stagna e con carico scoperto, se trasportano materie suscettibili di dispersione;
- Veicoli le cui condizioni di uso, equipaggiamento e gommatura possono costituire pericolo per la circolazione.
Limiti di velocità
Come precisa il Codice della Strada (articolo 142), sulle extraurbane principali non è possibile circolare superando una velocità di 110 km/orari. Tale limite scende a 90 km/orari in caso di precipitazioni atmosferiche.
I limiti indicati valgono per la generalità degli automobilisti, ad eccezione dei neopatentati. Questi ultimi, infatti, per circolare su strade extraurbane principali dovranno rispettare i 90 km/orari, in ogni circostanza e fino al compimento di 3 anni dalla data di conseguimento della patente.