La Festa di San Gennaro è una delle feste più attese e più conosciute di Napoli. Un evento che unisce il culto del Santo, patrono della città, alle tradizioni popolari e che la rendono ancora più colorata e festosa.
Quest’anno il fitto programma di eventi si amplierà, per la prima volta, con un’iniziativa speciale che farà incontrare il Santo con le storiche botteghe di San Gregorio Armeno.
La Festa di San Gennaro a Napoli
La Festa di San Gennaro, famosa in tutto il mondo e seguita con trepidazione da tutti i fedeli per l’avvento del miracolo dello scioglimento del sangue del Santo, celebra un rito che si ripete tre volte all’anno: il sabato che precede la prima domenica di maggio, il 19 settembre e il 16 dicembre.
In occasione del rito di settembre 2023, i festeggiamenti inizieranno a partire dal 16 settembre con una rievocazione storica, mentre i giorni principali per le festività saranno il 18 e il 19 settembre, giorno in cui si svolgerà il rito del miracolo di San Gennaro.
Ma i festeggiamenti si protrarranno fino quasi a fine mese e coinvolgeranno tutto il centro storico della città.
La storia del Santo e il suo legame con Napoli
La devozione a San Gennaro è legata alle sue reliquie conservate nel Duomo di Napoli, o Cattedrale di Santa Maria dell’Assunta, che contengono le ossa e due ampolle con il sangue del Santo raccolto durante la sua decapitazione, che avvenne proprio il 19 settembre del 305 d. C..
La storia ci racconta che San Gennaro visse nella seconda metà del III secolo d. C., diventando Vescovo di Benevento e condannato a morte per non aver rinnegato la sua fede cristiana, durante le persecuzioni di Diocleziano.
I giorni scelti per il rito della liquefazione rappresentano tre momenti che indicano il profondo legame del Santo con la città di Napoli.
Il sabato precedente la prima domenica di maggio ricorda la traslazione delle spoglie del Santo da Pozzuoli; il 19 settembre rievoca il giorno del martirio mentre il 16 dicembre è stato stabilito in memoria della drammatica eruzione del Vesuvio nel 1631, quando la città fu protetta, secondo i fedeli, proprio dal Santo.
Senza dimenticare il celebre contratto del 13 gennaio 1527 che il Popolo di Napoli, alla presenza di un notaio, stipulò con il Santo per ottenere la sua intercessione e fermare l’epidemia di peste in corso.
Il programma della Festa
La Festa di San Gennaro non è una semplice festa religiosa in onore del patrono della città ma è un vero e proprio evento che coinvolge tutti i cittadini in un rito collettivo con feste, cortei, canti e balli in onore della napoletanità travolgente e caratteristica.
Ogni momento della festività illustra il profondo legame tra il Santo e la popolazione con riti, tradizioni e ricorrenze che si perdono nella notte dei tempi e che mescolano sacro e profano creando un’atmosfera unica e coinvolgente.
Il programma religioso
La serie di attività previste per la Festa inizia nella giornata di sabato 16 settembre con un corteo storico, organizzata dal Comitato promotore per la candidatura Unesco del culto e devozione popolare del Santo Patrono di Napoli.
Il corteo, composto da circa 200 rievocatori storici provenienti da diverse associazioni, si snoderà lungo le vie del centro storico della città per terminare sul sagrato della Cattedrale, dove avverrà la rievocazione della stipula del contratto tra il Santo e la città. Il corteo, giunto alla sesta edizione, segnerà così l’inizio del programma religioso che verrà il suo culmine nelle giornate di lunedì 18 e martedì 19 con la celebrazione del rito della liquefazione.
Lunedì 18 inizieranno i riti vigilari, quelli ciò che anticipano il giorno esatto, con l’offerta dell’olio, una breve liturgia alle 17 nella chiesa di San Giorgio a Forcella, da dove si muoverà il corteo verso la Cattedrale con l’accompagnamento della Fanfara dei Carabinieri.
Alle 18, l’Arcivescovo Mons. Mimmo Battaglia, inizierà la celebrazione dei vespri e, durante l’omelia, lascerà il messaggio alla comunità diocesana per il nuovo anno e consegnerà l’agenda pastorale. Successivamente ci sarà l’accensione della lampada votiva posta davanti alle Reliquie di San Gennaro.
Martedì 19, si entrerà nel vivo dei festeggiamenti con l’apertura della Cattedrale dalle ore 7:30 e per tutta la giornata. Alle 9:45 verrà aperta la cassaforte che custodisce le ampolle con il sangue del Santo in presenza dell’Arcivescovo Mons. Mimmo Battaglia, dell’Abate Mons. Vincenzo De Gregorio e del sindaco Gaetano Manfredi.
Alle ore 10 inizieranno le celebrazioni solenni con il rito della liquefazione: l’Arcivescovo agiterà l’ampolla con il sangue del Santo in attesa che avvenga il miracolo della liquefazione. Allo scioglimento del sangue, che avviene quasi sempre, seguono poi le campane suonate a festa e, dopo la conclusione della celebrazione, le ampolle saranno mostrate alla popolazione presente all’esterno del Duomo. Le ampolle resteranno poi esposte ai fedeli per altri otto giorni.
La celebrazione religiosa potrà essere seguita anche sul portale della Chiesa di Napoli.
La mancata liquefazione del sangue del Santo è vista come un segno di cattivo presagio, come negli anni 1939 e 1940 con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale e l’entrata in guerra dell’Italia.
Il programma religioso si concluderà poi il 26 settembre con una messa alle ore 9 nella Cappella del Tesoro, successivamente le ampolle verranno poste sull’altare maggiore fino alle 12:30. La venerazione riprenderà poi dalle 16:30 alle 18:30 con la celebrazione della Santa Messa conclusiva.
Il programma della festa popolare
Il programma della festa popolare non è meno articolato e intenso e sarà arricchito dalla presenza di bancarelle di cibo e di oggetti dedicati al Santo, la suggestione delle luminarie nelle strade, concerti e spettacoli per le vie della città.
La novità di quest’anno è l’iniziativa “Sangue Nuosto, San Gregorio Armeno incontra San Gennaro”, organizzata dai maestri del presepe e che riempirà le vie di canti e suoni della tradizione popolare.
Gli eventi, tanti e diversi, si svolgeranno fino al 30 settembre con spettacoli, concerti e si inizierà il 19 settembre alle ore 17 con la sfilata- spettacolo in piazza San Lorenzo dei gruppi popolari Terra e Lavoro e Voce e Tammorre, con il gruppo Echi del Mediterraneo che canterà tra le botteghe, e lo spettacolo di marionette de Le Guarattelle.
Si esibiranno in vari concerti anche i Soulpalco, il duo Vento di Mare e il gruppo Marcello Colasurdo Paranza.
Non mancheranno bancarelle di specialità gastronomiche dove assaggiare i biscottini al limone e cannella, tipici della festa, e tutte le altre delizie della tradizione culinaria napoletana.
Questo evento è inserito in una serie di iniziative volte proprio a valorizzare il territorio e la tradizione napoletana, con le sue arti e mestieri oltre alle bellezze architettoniche e culturali della città partenopea.
La festa è talmente famosa e diffusa che viene festeggiata in tutte le parti del mondo, specialmente a New York con il nome di Feast of San Gennaro, dove venne celebrata la prima volta nel 1926 dagli immigrati napoletani in Mulberry Street nella zona di Little Italy.
Come arrivare a Napoli
Puoi arrivare a Napoli comodamente da tutta Italia, con l’auto, il treno e, anche in maniera veloce, con un volo di linea dalle grandi città.
Una volta arrivato, puoi tranquillamente spostarti e visitare la città partenopea in monopattino. Potrai, ad esempio, ammirare il murales di San Gennaro eseguito da Jorit o fare una visita suggestiva e affascinante nella Napoli sotterranea.
E se cerchi qualcosa di diverso e insolito, ti consigliamo una gita fuori dalla città alla scoperta dei borghi più belli della Campania.