Utilizzare il gioco per incentivare comportamenti virtuosi? Non soltanto è possibile, ma ci sono già alcuni esempi di pratiche efficaci. È il caso della gamification che promuove un corretto utilizzo della bicicletta in città. Vediamo come funziona e perché gioca a favore della mobilità sostenibile.
Gamification è un metodo di insegnamento utilizzato per educare i bambini attraverso il gioco e gli incentivi ‘a premi’. Da sempre imparare divertendosi è una delle metodologie di apprendimento più efficaci, non soltanto per i più piccoli. Quando si applica agli adulti però il termine gamification assume un significato più ampio di quello che si riscontra dentro un’aula.
Cos’è la gamification e a cosa serve?
Il termine gamification può essere tradotto in italiano con ludicizzazione e indica una pratica che utilizza il gioco come strumento per conseguire obiettivi diversi e non esattamente ludici. Si tratta di un metodo di formazione e di sviluppo utilizzato anche in ambito aziendale per agire sul comportamento e sull’apprendimento delle risorse.
Facciamo il caso di un lavoro di routine per il quale è difficile mantenere alta l’attenzione: in questo caso è utile spostare il focus sull’aspetto gratificante di ciò che si sta facendo, utilizzando le dinamiche e gli elementi del gioco per coinvolgere maggiormente la persona e far sì che ottenga dei risultati in maniera veloce e divertente. E la cosa funziona, tanto che anche altri ambiti della società stanno guardando alla gamification come soluzione per, ad esempio, migliorare la qualità della vita nelle città.
Mobilità sostenibile: come divertirsi in modo smart?
La diffusione massiva degli smartphone e la connessione dati sempre più veloce, ha dato una spinta decisiva verso gli spostamenti intermodali, realizzati con i servizi di micromobilità elettrica integrati in quelli del trasporto pubblico urbano. In particolare, le app e gli strumenti di tracciamento permettono non soltanto di controllare le condizioni del traffico in tempo reale, ma anche di verificare il proprio livello di attività.
Ed è qui che la gamification può fare la differenza. Pensiamo ad esempio alla bicicletta, sempre più al centro dei progetti di mobilità sostenibile grazie anche al bike sharing, parte integrante dei piani di spostamento nei grandi centri urbani e non solo, e alle evoluzioni verso nuove forme di smart bike grazie ad IA (Intelligenza Artificiale).
Dal momento che il tracking consente di monitorare il numero di chilometri percorsi, l’itinerario completato e i dislivelli affrontati, perché non usare questi elementi per creare una strategia di bike-gamification e amplificare così i benefici ottenuti?
I benefici della bike-gamification
Riuscire a mettere in atto una bike-gamification efficace produrrebbe benefici per tutte le parti in causa. Immaginiamo un piano di sviluppo del gioco che preveda diversi livelli di premi in base ai chilometri percorsi o alla quantità di emissioni nocive risparmiate. Quali sono i vantaggi?
- Partecipanti: potrebbero vincere i premi in concorso, come piccoli bonus aziendali o coupon sconto da spendere;
- Aziende ed enti pubblici: gli organizzatori avrebbero modo di rispettare le norme di tutela ambientale, promuovendo comportamenti virtuosi tra dipendenti e cittadini;
- Tessuto economico locale: incentivare gli spostamenti lenti significa riuscire a coinvolgere anche gli esercizi commerciali e le attività imprenditoriali del posto che trarrebbero vantaggi in veste, ad esempio, di potenziali sponsor e di ‘luoghi tappa’ del gioco.
In sintesi, utilizzare un sistema di gamification per la bicicletta invoglierebbe più persone a usare questo mezzo per gli spostamenti quotidiani, compreso il Bike to Work. La qual cosa, come visto, avrebbe una serie di effetti positivi a cascata sul traffico e sull’inquinamento urbano, ma anche sulle attività locali.
Esempi di gamification in Italia
In realtà, non si tratta di ipotesi astratte perché la gamification è già una pratica sperimentata in vari modi in Italia. Ecco qualche esempio di come tale metodologia, abbinata alle nuove tecnologie di tracciamento e di connessione dati, è stata messa in pratica da aziende pubbliche e private:
- PinBike: si tratta di un dispositivo da montare sulla bici, progetto da un’azienda pugliese, che certifica in modo analitico gli spostamenti effettuati e li associa a un sistema di gamification. Le città di Bergamo e di Bari lo utilizzano da tempo. A Bergamo si viene premiati in base ai chilometri percorsi: 25 centesimi ogni 1.000 metri fino a un massimo di 80 euro al mese;
- Anthea: questa società di Rimini, specializzata in soluzioni per la gestione integrata dei servizi ambientali, anni fa attuò una coraggiosa iniziativa che sfruttava la gamification per realizzare una competizione tra i dipendenti. In pratica si premiava il dipendente che, in un periodo di 100 giorni, avesse usato più mezzi alternativi all’auto per il tragitto casa-lavoro;
- DINAclub: network di ricarica dedicato alle soluzioni per e-bike per muoversi in città e per bicicletta a pedalata assistita, incentiva l’uso dei propri prodotti offrendo in cambio la possibilità di scaricare gratuitamente le mappe dall’app Komoot, altrimenti a pagamento.